Dossier Passera: internet, start-up, energia per il rilancio dell’Italia

In vista della riunione del consiglio dei Ministri che il Governo ha programmato per il 24 Agosto, fa la sua comparsa all’ordine del giorno non più soltanto il piano per l’abbattimento del debito pubblico, ma anche il nuovo “piano per la crescita” promosso dal Ministro Corrado Passera.

Ogni Ministro infatti, su richiesta di Monti, dovrà presentare un proprio dossier con le misure da adottare nei rispettivi ambiti fino alla fine di quest’anno. A primavera del 2013 i partiti saranno già attivi per la campagna elettorale e per questo il Governo vuole, in tempi brevi, mettere in campo tutte le iniziative necessarie per stabilizzare il Paese.

I dossier dei Ministri saranno la base sulla quale lavorare per realizzare delle “armi anti-crisi”, che aiutino l’Italia nel rilancio Economico e nella battaglia contro lo spread. In questo scenario, il dossier del Ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, gioca un ruolo centrale per la ripartenza economica del Paese.

Ecco allora che, sbirciando nel dossier, spunta immediatamente Internet: considerato non solo un volano bensì un asset strategico per la nostra economia. L’idea principale è quella di incentivare l’e-commerce e gli acquisti online, che secondo alcuni potrebbe rappresentare non solo un rilancio del mercato interno ma anche un’opportunità interessante sul fronte delle esportazioni. Secondo elemento cruciale, è l’impiego di internet per la gestione dei rapporti e dei servizi tra la Pubblica amministrazione e i cittadini. Un tema che, come è emerso nei giorni scorsi con l’accordo tra MIUR e INPS, può rappresentare anche una via per l’efficienza e dei servizi tra istituzioni pubbliche. Il terzo ed ultimo punto, invece, riguarda le infrastrutture: in particolare l’estensione della rete a banda ultralarga (High broadband) su tutto il territorio nazionale.

In parallelo a questi punti, c’è una strategia per facilitare la nascita delle “start-up”, che si basa su due elementi: semplificazione delle norme, e riorganizzazione delle risorse messe a disposizione delle imprese innovative (risorse finora impiegate in modo discontinuo). Ovviamente, la semplificazione delle norme richiede anche una semplificazione burocratica, e pare che nel dossier Passera le imprese abbiano ricevuto un occhio di riguardo su questo aspetto.

Il punto determinante resta sempre la copertura delle spese, oltre all’attenzione per gli altri asset dell’economia italiana; da quanto emerge pare che nel dossier Passera sia stato molto chiaro anche su questi aspetti. In primo luogo, il Ministro punta a raccogliere risorse con il taglio delle spese per gli scali aeroportuali con bassi livelli di transito, sia di persone che di merci.

Sul fronte dell’economia preesistente, invece, Corrado Passera punta sulla strategia energetica nazionale. Il nuovo piano energetico comprenderà il rilancio dell’estrazione di petrolio e gas dal sottosuolo italiano (fino a coprire il 20% del fabbisogno italiano rispetto al 10% attuale), e la trasformazione dell’Italia in un Hub per lo smistamento in altre nazioni europee del gas proveniente dall’estero.

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