Apple condannata dalla giustizia americana per cartello su prezzo ebook

Apple è colpevole di aver violato le norme antitrust “giocando un ruolo centrale nel facilitare” un aumento dei prezzi degli ebook, creando un cartello con le maggiori case editrici. A stabilirlo è la giustizia americana, dopo anni di controversie, che infligge una pesante sconfitta a Cupertino: Apple a differenza dei cinque editori ugualmente accusati di aver dato vita a uno schema per far salire i prezzi degli ebook, era l’unica a non aver patteggiato con le autorità americane, preferendo finire in tribunale.

Nonostante la sentenza, Cupertino afferma: “non abbiamo fatto nulla di male. Presenteremo appello“. Discriminante per la sconfitta di Apple è l’email del suo co-fondatore, Steve Jobs. La missiva è ritenuta una prova schiacciante dal giudice e dal Dipartimento di Giustizia, perchè mostra l’intenzione di Apple di voler spingere Amazon, leader del mercato degli ebook, a rivedere il proprio modello di business e spingere in alto i prezzi. “Ci sono prove inconfutabili sul fatto che Apple sapeva degli intenti illegali della cospirazione e abbia deciso di farne parte con l’obiettivo chiaro di successo” afferma Cote, chiedendo un processo per determinare l’ammontare esatto che Apple dovrà pagare per aver gonfiato i prezzi.

Questo risultato è una vittoria per milioni di consumatori che scelgono di leggere i libri elettronici. Con la decisione odierna e il patteggiamento precedente con i cinque maggiori editori, i consumatori tornano a beneficiare da una maggiore concorrenza dei prezzi” esulta il Dipartimento di Giustizia americano, che ha avviato un’azione contro Apple e le cinque maggiori case editrici lo scorso anno, accusando di aver fatto cartello per alzare i prezzi poco prima che Apple introducesse l’iPad nel 2010. “Le aziende non possono ignorare le norme antitrust quando ritengono che sia nel loro interesse farlo. la decisione odierna – precisa il Dipartimento di Giustizia – è passo essenziale per colmare i danni causati dalle azioni illegali di Apple”. “Apple non ha cospirato per fissare i prezzi degli ebook e continuerà a combattere contro queste false accuse – afferma Cupertino -. Quando abbiamo introdotto iBookstore nel 2010 abbiamo offerto ai consumatori maggiore scelta, iniettando innovazione e concorrenza sul mercato e spezzando il monopolio di Amazon”.
La decisione della giustizia americana è probabile che non avrà motli effetti sui prezzi degli ebook: in seguito al patteggiamento delle cinque maggiori case editrici sono infatti già calati, perchè gli editori sono obbligati ad agire nel rispetto dell’accordo raggiunto con le autorità americane.

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