I comuni italiani, le smart city e il mondo della cultura e del turismo. Sono questi gli ingredienti del report tematico Smart Culture & Travel rilasciato da Between come anticipazione dello Smart City Index 2014. L’indice delle smart city è nato l’anno scorso per misurare il livello di “smartness” dei 116 comuni capoluogo analizzate in base a determinati parametri. Quest’anno l’indice si arricchisce di un indicatore, volto a fornire una fotografia di come le città italiane si stanno muovendo verso il digitale nel turismo e nella cultura: come ricorrono al web per la promozione e la vendita e come usano i social network per segmentare la clientela, per citare alcuni degli aspetti analizzati.
Le città
Le prime posizioni in classifica sono occupate da città metropolitane: Roma, Bologna, Torino e Firenze che sono le prime quattro. Roma è la città più «smart» nel Turismo e nella Cultura, grazie ad un sistema di portali tematici che permette di informarsi e prenotare alberghi e monumenti, un sistema bibliotecario all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e molti servizi all’utenza via web e «app». Le medie città d’arte e di turismo seguono in classifica: Rimini, Ferrara, Ravenna, Bolzano e Bergamo sono comunque nella «top 10». Tra le città piccole (< 80.000 abitanti) Siena è l’unica tra le prime dieci ed insieme a Urbino l’unica tra le prime 20. Reggio Calabria è la prima città del Sud (al 11mo posto), e complessivamente sono solo sei le città meridionali in prima fascia (oltre a Reggio C., anche Lecce, Cagliari, Olbia, Catania, Napoli e Potenza).
I portali turistici e culturali delle città italiane
Tutti i comuni capoluogo hanno un sito web, ma meno della metà essi ha un portale specifico per il turismo ed ancora meno (il 17%) un portale specifico per la cultura. Solo il 14% dei comuni offre sul web la possibilità di prenotare le strutture ricettive, a partire dal proprio portale specifico o dalle proprie pagine dedicate al turismo e alla cultura. Solo 4 comuni consentono l’acquisto on-line di biglietti per i punti di interesse (musei, monumenti, ecc.).
L’uso dei social network
Facebook, Twitter e YouTube si stanno affermando come i nuovi canali di comunicazione rivolti alle generazioni più giovani, all’utenza web più evoluta, ai turisti più attenti alla dimensione «social» delle loro vacanze, basata sulla condivisione, sullo scambio di consigli e sull’analisi della valutazione degli altri utenti.
In 6 comuni capoluogo su 10 è presente almeno un canale ufficiale Facebook, Twitter o YouTube, ma meno di metà di essi (29%) è dotata di tutti e tre questi canali. Più di metà (54%) sono i Comuni con un canale ufficiale Facebook, mentre un po’ meno diffusi risultano i canali ufficiali su Twitter (44%) e YouTube (41%).
I servizi mobili e la app sugli smartphone
Molti comuni si stanno dotando di «app» ufficiali, ma poche di esse sono specificatamente pensate per offrire informazioni turistiche o culturali “a tutto tondo” su una città. In definitiva meno di un comune su dieci ha un’ «app» specifica dedicata al turismo o alla cultura della città. Si riscontrano invece numerose iniziative o sperimentazioni di «app» per la realtà aumentata (ad esempio su singoli monumenti), che risultano presenti in un Comune su 4.
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