Non c’è pace per Uber: il mese scorso in Germania l’app ha affrontato un lungo stop a Berlino, sospeso pochi giorni più tardi da una corte tedesca. Ma, secondo quanto riportato dalla stampa estera in queste ore, per l’azienda sarebbe arrivata una nuova ingiunzione, questa volta direttamente da un tribunale distrettuale di Francoforte, che avrebbe emesso un divieto ad esercitare che si applica a livello nazionale. E, nel caso Uber violasse lo stop, l’azienda californiana verrebbe multata, riporta Dar Spiegel, con una sanzione amministrativa di 250.000 euro per ogni singola corsa.
Secondo quanto riportato da TechCrunch l’azione civile cui è seguito il fermo è stata portata avanti dal settore taxi del paese. Al centro del contendere la mancanza di un permesso ufficiale per Uber che l’autorizzi a operare in Germania in base al Passenger Transport Act. Il giudice, in sintesi, accusa Uber di concorrenza sleale a svantaggio dei taxi regolamentati e vieta all’app di trasmettere agli autisti le richieste inviate dagli utenti. Di fatto, quindi, ne blocca completamente l’attività.
Un nuovo attacco durissimo, dopo quelli cui l’azienda americana è stata oggetto in questi mesi, che colpisce una compagnia ormai mondiale, dal momento che è attiva in 42 nazioni e in 200 città. In Germania Uber è disponibile a Berlino, Dusseldorf, Amburgo, Monaco e Francoforte e proprio pochi giorni fa, è stato annunciato un ampliamento del business in altri centri tedeschi.
Uber potrà opporsi e chiedere che la decisione venga revocata ma fino ad allora non le sarà possibile garantire il servizio.
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