Contest is King: come il mobile accelera i processi di IoE

Contest, not content, is king.” Un rovesciamento di prospettiva del celebre motto che potrebbe sembrare forzato ma che Joseph Bradley, IoE Evangelist di Cisco, sceglie per rappresentare la spinta che la mobilità sta dando all’ Internet of Everything.

La riflessione di Bradley arriva dall’esperienza pratica: qualche tempo addietro, dopo aver lasciato per errore le sue cuffie in hotel – racconta online – e non volendo passare ben dieci ore di volo senza musica e privacy, ha acquistato un paio di auricolari in un distributore automatico in aeroporto. Contrariamente a quando fatto in altre occasioni, il contesto lo ha spinto ad acquistare senza le consuete analisi di prezzo e prestazioni che avrebbe fatto se fosse stato comodamente a casa davanti a un pc. Il che lo ha portato ad acquistare anche senza controllare il prezzo, peraltro più alto di quanto pagato per l’acquisto dei perduti auricolari. “La differenza l’ha fatta il contesto” spiega “e ciò dimostra che una volta che i retailer sapranno sempre con più precisione dove siamo, cosa stiamo facendo e quale è la situazione attuale dei clienti, si potrà vendere letteralmente quello che si vuole.” Fatta salva la necessità di rispondere ovviamente a problemi di privacy. Ma le possibilità ci sono eccome, e saranno sempre di più. 

Continua Bradley: “La mobility oggi è il miglior strumento per la creazione di un ambiente privo di attrito. E ‘chiaro, tuttavia, che, mano a  mano che le cose che ci circondano diventeranno sempre più parte di quei 50 miliardi di dispositivi connessi a Internet entro il 2020, la capacità di percepire, comprendere e prevedere le situazioni umane, ovvero il contesto di cui parliamo, diventerà una realtà. E aziende e le organizzazioni in qualsiasi settore ne potranno beneficiare.”

Ambienti di lavoro più sicuri

Pensiamo al mondo del lavoro: Secondo la Safety & Health Administration lavoro (OSHA) negli Stati Uniti, 4.405 lavoratori sono stati uccisi sul posto di lavoro nel 2013. In media 85 a settimana ovvero più di 12 morti al giorno.  Mano a mano che le capacità del sensori avanzeranno e forniranno sempre maggiori dettagli del contesto di lavoro, le nuove applicazioni saranno in grado di migliorare ulteriormente la sicurezza dei lavoratori. Immaginiamo un dipendente che lavora in un impianto chimico: c’è una esplosione e vengono allertati i soccorsi che subito puntano al luogo del disastro. Ma mancano i dati di contesto: quanti lavoratori erano vicini l’esplosione? Sono stati coinvolti?  Dove si trovano? Di quali cure hanno maggiore bisogno? Qual è il contesto attuale dentro e fuori lo stabilimento?

Ancora oggi, in caso di emergenze in cui anche i secondi servono per salvare vite umane, non si hanno queste informazioni. Nel prossimo futuro, tuttavia, la combinazione di Wi-Fi e di altre reti di rilevamento combinati con sensori indossabili incorporati in indumenti protettivi darà soccorritori le informazioni di cui hanno bisogno per rispondere alle emergenze in modo appropriato.

In altre parole la mobility è la tecnologia che sta guidando il cambiamento esponenziale dell’IoE.

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