Roberto Venturini: ci mancherai no guru

Roberto Venturini

Siamo l’ultima generazione a ricordare il mondo prima della rete. Siamo l’ultima generazione che su Facebook c’è entrata, non ci si è ritrovata. Siamo l’ultima generazione che ha visto il proprio gruppo storico di amici e colleghi non costruirsi dietro a un like ma attorno ad una pizza. Quegli amici e quei colleghi che ricordano un tempo “prima” di internet, e “prima” dei social media. Quegli amici e quei colleghi che ci sono sempre stati, con i quali – indipendentemente dalla distanza fisica o dalla frequenza delle relazioni – si è sempre cresciuti. Quegli amici e quei colleghi che si sentono di rado ma che, grazie ai social media, si leggono spesso. Con i quali si condivide un sistema di valori semplicemente perché si ha la consapevolezza di venire dalle stesse storie. Le storie degli albori. Le storie di chi c’era “da prima”.

E proprio per questo esserci “da prima” pare impossibile che oggi non ci sia più.
Per questo pare impossibile che Roberto Venturini se ne sia andato. Lo conobbi quando scriveva per Web Marketing Tools – non servono spiegazioni su cosa sia stato WMT; tutti quelli che c’erano “da prima” la ricordano. Gli altri non capirebbero. Lo ricordo prendermi in giro quando misi su il primo sito web di una rivista per “amighisti”. Riviste cartacee, ovviamente, che allora il Web era una cosa diversa. Lo ricordo quando, dopo qualche anno, ci ritrovammo in Reiss Romoli a fare lezione di Web Marketing. Modulo di base lui, modulo avanzato io. Modulo di base io, modulo avanzato lui. Lo ricordo quando, quattro anni fa, lo chiamai per dirgli che stavo lanciando una nuova idea: Tech Economy. “Dai, che ripartiamo da dove avevamo lasciato con WMT”, mi disse. E infatti il nome della sua rubrica era sempre lo stesso, paradigmatico: No Guru. Perché come tutti i veri “guru” Roberto non credeva nei guru. Credeva nella capacità di avere una visione, nella serietà che viene dalla competenza e dalla consapevolezza del proprio valore, nell’umiltà di chi non ha paura di sporcarsi le mani ma sa bene come volare alto. Digital Planner ante-litteram, ma soprattutto professionista vero: di quelli che la rete la guardavano con la consapevolezza che viene dalla conoscenza di ciò che c’era prima, e la capacità di vedere a ciò che sarebbe diventata.
Ci mancherà il tuo sguardo su questo mondo.

(foto Vincenzo Cosenza)

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