#MobilePayment e mondo retail: il caso Walmart

Walmart è uno dei più grossi retailer americani specializzato nella grande distribuzione il cui fatturato annuale si aggira intorno ai 483,13 miliardi di dollari (dati ufficiali del 2015): un vero e proprio colosso negli USA, che deve sostenere quotidianamente un enorme volume di transazioni. È facile immaginare quali possano essere i problemi per una così alta affluenza quotidiana di clienti nei negozi tra lunghe code alle casse e pagamenti in contanti che rallentano le operazioni. Per risolvere il problema Walmart ha pensato di inaugurare un proprio servizio di mobile payment: Walmart Pay.

MCX e necessità di mercato: aspettare è rischioso

Inizialmente Walmart aveva deciso di boicottare Apple Pay. In vista del lancio di MCX, una piattaforma unica per il mobile payment sostenuta proprio dalla joint venture dei retailer, molte catene internazionali, tra cui Rite-Aid e Best Buy, avevano deciso, infatti, di non accettare le transazioni attraverso il sistema diffuso con i nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus. Al momento, però, non risulta fissata una data ufficiale di lancio della piattaforma (inizialmente previsto per il 2015) così Walmart ha deciso di un proprio servizio di pagamento.

Obiettivo del retailer americano è quello di rendere la propria shopping app ancora più utile per i clienti rispetto a quelle dei competitor. Come riporta Fortune, l’app del gigante americano ha registrato circa 24 milioni di utenti attivi al mese, ma c’è ancora molto su cui lavorare: il tasso di crescita del numero di visitatori unici è al 20%. Un buon risultato ma non certo confrontabile ad esempio con quello di Amazon pari al 64%.

Il gigante del retail non poteva aspettare, pena la perdita della competitività. Secondo eMarketer, il 2016 è l’anno in cui il mobile payment vedrà una significativa crescita tra i consumatori; le previsioni stimano che il valore totale delle transazioni in mobilità in Usa crescerà del 210%, arrivando a comprendere un volume di transazioni di ben 27.05 milioni di dollari, con una spesa utente che raggiungerà la quota di 721.47 dollari all’anno.

Walmart Pay: quali esigenze e come funziona 

“Walmart Pay non è un’operazione fine a se stessa”, ha dichiarato Daniel Eckert, senior vice presidente dei servizi di Walmart USA, “si tratta di un sistema che abbiamo realizzato pensando al miglioramento dell’esperienza dei clienti che fanno shopping”. L’obiettivo è rendere più facili le operazioni di cassa, aggiungendo dei check-point dove effettuare il pagamento tramite smartphone, garantendo maggiore velocità e sicurezza ai clienti.

“Le aziende non possono permettersi di smettere di investire in tutto ciò che ha valore per il cliente ha ricordato Gianluca Bosisio, Direttore generale di Banca Mediolanum, in occasione del lancio del Mediolanum Wallet – “e ciò che il cliente chiede è l’immediatezza. Il discorso vale per tutte le imprese, in tutti i settori. L’innovazione è veloce, è un dato di fatto e oggi una azienda che pone attenzione alle esigenze delle persone non può arrivare “tardi” né sulle tecnologie né sui servizi basati sulle tecnologie perché quando il cliente cerca qualcosa, quel qualcosa deve essere subito a disposizione.”

L’introduzione del mobile payment potrebbe contribuire, per Walmart, ad abbattere il livello di insoddisfazione di chi quotidianamente si reca in negozio per fare acquisti. Walmart Payutilizza la fotocamera dello smartphone per leggere il codice a barre dei prodotticodice che viene riportato sul POS per poter finalizzare il pagamento attraverso lo smartphonenonostante i dati della carta di credito non potranno essere salvati (come solitamente succede) nell’app di pagamento, ma solo sul sito ufficiale di Walmart.

In conclusione, la sfida con i sistemi di Apple, Google e Samsung è davvero ardua, tuttavia c’è ampio spazio nel mercato per una società come Walmart per procedere con una applicazione tutta sua. Ad affermarlo è James Wester, analista di IDC, che sottolinea: “nulla è davvero decollato c’è ancora spazio nel mercato e ciò permette (a Walmart, ndr) di negoziare con gli istituti di credito per conto proprio”. Per ora Walmart è la prima a lanciarsi in un’operazione di questo tipo: gli altri seguiranno l’esempio? Non possiamo saperlo, ma quel che è certo è che il mondo retail è in fermento e il mobile payment ne è un elemento centrale.

 

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