Codice Amministrazione Digitale in consultazione: parla l’on. Paolo Coppola

Il Governo, con la legge 124 del 7 agosto 2015 in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, è stato delegato a intervenire sulla disciplina contenuta nel Codice dell’Amministrazione Digitale, CAD, al fine di promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale di cittadini e imprese. Lo schema di decreto legislativo di modifica e integrazione del CAD è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri e ha ricevuto il parere della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e del Garante per la protezione dei dati personali. Lo schema di decreto legislativo è stato poi trasmesso alle Camere per i pareri delle Commissioni parlamentari competenti.
coppola
On. Paolo Coppola

L’avvio del provvedimento normativo sul Codice dell’Amministrazione Digitale è di importanza strategica – afferma Paolo Coppola, deputato del Pd nominato relatore della commissione Affari Costituzionali della Camera – Per questo motivo considero doveroso ascoltare i portatori di interesse e la società civile attraverso un percorso di consultazione aperto a chiunque vorrà dare il proprio contributo“. Oltre 200 i soggetti interessati, tra rappresentanti della società civile e coloro che avevano già partecipato al miglioramento dell’art. 1 della legge delega alla riforma del Cad, sono stati invitati a partecipare attivamente al miglioramento del testo. A prescindere dall’invito a partecipare, chiunque può chiedere di essere aggiunto ai gruppi di lavoro semplicemente scrivendo a [email protected].

I documenti con le proposte di modifica sono on line – continua Coppola – e sono aperti al contributo di tutti. Chiuderemo la consultazione l’11 luglio per organizzare poi tre incontri in presenza alla Camera in cui discutere dei diversi contributi e chiudere il tutto prima della pausa estiva della Camera“.
Per agevolare la contribuzione, sono stati predisposti tre sottogruppi tematici con referenti specifici e per ciascun  sottogruppo sono state riportate indicativamente le disposizioni del CAD e i principi della legge delega di riferimento:
Il lavoro è coordinato da Fernanda Faini, Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici, che commenta così l’iniziativa: “Si tratta di un percorso di reale open government, di apertura delle istituzioni su un provvedimento normativo strategico per lo sviluppo del Paese e per garantire la cittadinanza digitale. Il futuro dell’Italia passa anche da un’amministrazione digitale e aperta e da norme in grado di realizzarla”. 
I contributi dovranno essere “sintetici, puntuali e fare riferimento stringente ai principi e ai criteri della legge delega”.
Leggeremo con attenzione ogni contributo – conclude Coppolae ci fa piacere che i documenti condivisi contengano già delle proposte. Questo è un segnale che vogliamo dare: la Camera si apre alla partecipazione e alla collaborazione della società civile su un testo, il Codice dell’amministrazione digitale, determinante per garantire diritti e cittadinanza digitale e assicurare la crescita, lo sviluppo e l’innovazione del Paese“.

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