#OpenLibri: Proprietà condivisa e Open Source

Nonostante il software libero e l’open source siano nati, rispettivamente, più di trenta e di venti anni fa, molti sono ancora convinti che essi non consentano di realizzare un business tale da ottenere dei profitti. In realtà esistono molti modelli di business basati sui principi del FOSS, alcuni più noti, perché adottati da realtà importanti nel panorama del software aperto (Red Hat e Canonical, tanto per citarne due), altri meno.

Nel testo di cui parliamo questo mese gli autori sostengono una tesi molto interessante: il concetto di proprietà è in continua evoluzione e sta conducendo ad un sistema nuovo, per molti versi rivoluzionario, che modificherà radicalmente il modello di esclusività cui siamo abituati a pensare quando si parla di proprietà.
In questo nuovo sistema giocano un ruolo fondamentale i principi che sono alla base del software libero: condivisione della conoscenza, collaborazione tra sviluppatori e utilizzatori, libertà di riutilizzo e di diffusione.
Questi elementi, applicati all’impresa, possono condurre alla nascita di nuove ecologie del valore, favorire la creatività e, di conseguenza, portare vantaggi (anche economici) a tutti i soggetti coinvolti, come dimostrano i diversi esempi riportati nel testo.

Il testo è chiaramente rivolto ad un pubblico che possieda già conoscenze in ambito economico; il linguaggio e la forma utilizzata sono tecnici e gli argomenti vengono molto approfonditi dal punto di vista dello studioso di economia e management. Perfetto, dunque, per chi si occupa già di questi settori ed ha una formazione adeguata.
Per i profani può risultare tedioso, soprattutto in alcuni passaggi; tuttavia chi affronterà la lettura con l’impegno necessario troverà il libro interessante e ne trarrà indubbiamente nuove conoscenze e spunti di riflessione, anche grazie ai numerosi approfondimenti proposti attraverso le note.

Nonostante il testo sia stato pubblicato la prima volta alcuni anni fa, la natura dei temi trattati fa sì che esso non risulti obsoleto, se non per quanto riguarda alcune informazioni relative ai progetti indicati tra gli esempi.

Si tratta, in conclusione, di una lettura impegnativa, ma di assoluto interesse.

Motivi per leggerlo:

  • Fornisce informazioni interessanti e approfondite
  • Mostra esempi concreti di applicazione dei principi dell’open source in ambiti anche diversi dallo sviluppo software
  • Contiene riflessioni interessanti sul concetto di proprietà e sulla sua evoluzione futura

Motivi per non leggerlo:

  • Utilizza un linguaggio tecnico, poco accessibile ad un pubblico non esperto
  • La forma rende la lettura impegnativa

 

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