Economia circolare, energie alternative, tutela dell’ambiente sono gli ambiti di ricerca in cui Eni ed ENEA stanno lavorando in sinergia grazie a una partnership siglata nel luglio 2018.
Da tempo Eni ha tra le sue priorità quella di attivare sinergie tra scienza e industria attraverso la sottoscrizione di collaborazioni con Università e Centri di Ricerca, in Italia e all’estero, al fine di ampliare la visione su sfide complesse affiancando al pragmatismo aziendale il sapere accademico. Ne sono esempi l’accordo con il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston, i Politecnici di Milano e Torino, l’Università degli Studi di Napoli Federico II e quello con il CNR.
“L’accordo – ha dichiarato il presidente ENEA Federico Testa – consentirà di mettere insieme le specificità dell’ENEA, come le competenze tecnico-scientifiche e il ruolo di trasferimento tecnologico alle imprese, e l’impegno di Eni verso l’energia e l’ambiente, temi per noi strategici. In questo modo si avranno ricadute positive per il Paese in termini di decarbonizzazione dell’economia, di sostenibilità ambientale e di nuova occupazione”.
Eni ed ENEA stanno lavorando a una serie di iniziative congiunte legate ai temi dell’economia circolare e a nuovi modelli economici sostenibili, alla produzione di energia limitando le emissioni di gas serra grazie al solare a concentrazione, al fotovoltaico e allo sfruttamento delle biomasse. Inoltre sono in corso ricerche sulle tecnologie di stoccaggio dell’energia, sull’efficienza energetica e sul monitoraggio e protezione ambientale, grazie a un robusto investimento sulla digitalizzazione. L’obiettivo è dare un contributo scientifico concreto alle azioni di contrasto del cambiamento climatico.
“Siglando l’accordo con ENEA – ha dichiarato Claudio Descalzi, amministratore delegato Eni – abbiamo confermato il nostro impegno strategico nel percorso di decarbonizzazione, finalizzato a ridurre le emissioni, a promuovere l’utilizzo del gas naturale e sviluppare le energie rinnovabili. Un impegno che sta crescendo sia in termini di risorse interne dedicate, sia di collaborazioni con i migliori centri di ricerca e di innovazione a livello nazionale e internazionale. Un impegno che ci vede anche focalizzati a sviluppare soluzioni tecnologiche in un’ottica di economia circolare applicata al business, il che significa ampliare il concetto di efficienza, con la riduzione degli sprechi e la valorizzazione dei materiali di scarto”.
Tra le prime iniziative presentate congiuntamente “CappottoMio”, un servizio finalizzato alla riqualificazione energetica degli edifici condominiali con l’installazione del cosiddetto “cappotto termico”, che rappresenta una soluzione tecnologica efficiente ed efficace per ridurre le dispersioni termiche degli immobili. Progettato in conformità con la normativa in materia di “ecobonus” (detrazioni fiscali fino al 75% dell’importo dei lavori) e “sismabonus” (fino all’85%), favorisce la riqualificazione di interi quartieri, spesso immersi nel degrado, dove sono presenti edifici degli anni Cinquanta e Settanta che non sono stati oggetto negli anni di interventi di efficientamento energetico.
Progettato da Eni gas e luce con Harley&Dikkinson e i Partner specialistici della propria rete di servizi energetici, CappottoMio potrebbe generare risparmi fino al 60% dei consumi e andrebbe a valorizzare il lavoro di Versalis, società chimica di Eni, che nel suo stabilimento di Mantova produce il Polistirene espandibile o EPS, il materiale isolante più utilizzato per la realizzazione dei cappotti termici.
“Mettere in contatto fra loro ricercatori di Paesi e discipline diverse sprigiona una grande energia creativa”, affermano in Eni. Energia creativa di cui si avverte forte il bisogno nel momento in cui si vuole innovare.
In collaborazione con Eni
Facebook Comments