“Guardiani della Natura”: la tutela dell’ambiente e della biodiversità grazie alla tecnologia

Per la protezione dell'ambiente e della biodiversità, una delle sfide più importanti per lo sviluppo sostenibile, un aiuto fondamentale può arrivare dal digitale: a dimostrarlo, il progetto "Guardiani della Natura", nato dalla collaborazione tra Huawei e WWF Italia

Immagine distribuita da Pixabay

La protezione dell’ambiente e della biodiversità è una delle più grandi sfide che ci si pongono davanti nella strada verso lo sviluppo sostenibile. Mettere in campo azioni che vadano in modo deciso in questa direzione è quindi quanto mai necessario, tanto per la tutela della natura e delle sue limitate risorse, tanto per la salute dell’uomo e delle future generazioni, in un’ottica di sostenibilità sociale.

Un obiettivo dunque fondamentale, per raggiungere il quale oggi l’umanità può contare sul potenziale di uno strumento decisivo, come il digitale, il cui sviluppo e applicazione devono – e dovranno sempre più – essere orientati proprio al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità.

In questo senso, il progetto “Guardiani della Natura”, nato dalla collaborazione tra Huawei e WWF Italia, rappresenta sicuramente un esempio virtuoso: le due realtà, infatti, hanno unito le forze per salvaguardare la biodiversità di alcune delle Riserve Naturali dello Stato gestite dall’associazione, in particolare quella di Astroni in Campania e quelle di Orbetello e Burano in Toscana, tramite l’utilizzo di dispositivi, Cloud e Intelligenza artificiale, secondo il modello realizzato in collaborazione con il partner tecnico Rainforest Connection.

Proteggere (e studiare) il patrimonio della natura con l’aiuto della tecnologia

La tecnologia può offrire un contributo enorme alla risoluzione di problematiche globali complesse e urgenti come la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità”, ha dichiarato Wilson Wang, CEO di Huawei Italia. “Siamo da lungo tempo impegnati in progetti di sostenibilità e inclusione in tutto il mondo tramite il nostro programma Tech4All. Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a introdurre in Italia, attraverso la nostra partnership con il WWF e il supporto delle istituzioni locali, un modello efficace in grado di contribuire alla tutela del ricco patrimonio naturale del Paese”.

La tecnologia può offrire un contributo enorme alla risoluzione di problematiche globali complesse e urgenti come la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità

L’iniziativa ha previsto l’installazione, tra agosto e settembre, nei tre siti pilota e progressivamente in altre 9 Oasi sul territorio italiano, di due tipi di dispositivi: i cosiddetti “Guardiani della Natura”, che sono in grado di registrare i suoni fino a 3 km2 di distanza e inviare allarmi in tempo reale alle guardie WWF, e quelli chiamati “Edge Audiomoth”, che lavorano invece offline immagazzinando i suoni di questi ecosistemi per condurre successivamente studi finalizzati all’analisi e alla conservazione della biodiversità.

La rete di dispositivi tecnologici “Guardiani della Natura”, installati presso le Oasi WWF e Riserve Naturali dello Stato di Astroni, Burano e Orbetello, ha raccolto oltre 300.000 registrazioni audio e inviato oltre 1000 segnalazioni in tempo reale di possibili attività illegali, generate dal sistema di riconoscimento automatico dei suoni basato sull’Intelligenza Artificiale. A seguito di questi alert sono state intraprese oltre 15 azioni di verifica, tra cui un blitz della Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Napoli che, accompagnata dalle guardie WWF all’interno dell’Oasi Cratere degli Astroni, ha effettuato il sequestro di un impianto acustico illegale per la cattura di fauna selvatica, individuato proprio grazie ai sensori installati all’interno della Riserva Naturale.

L’utilizzo di tecnologie innovative, che stiamo sperimentando per la prima volta in Italia attraverso la collaborazione con Huawei e Rainforest Connection, ci ha consentito finalmente di meglio tutelare la natura italiana e di approfondire la conoscenza della sua biodiversità

La biodiversità è minacciata a livello globale da attività umane illegali perpetuate ai danni della fauna selvatica e degli habitat naturali – ha dichiarato Marco Galaverni, Direttore Programma e Oasi di WWF ItaliaMa l’utilizzo di tecnologie innovative, che stiamo sperimentando per la prima volta in Italia attraverso la collaborazione con Huawei e Rainforest Connection, ci ha consentito finalmente di meglio tutelare la natura italiana e di approfondire la conoscenza della sua biodiversità”.

Infatti, le registrazioni audio effettuate dai dispositivi “Edge Audiomoth”, insieme ai dati dei Guardians, permetteranno lo studio della biodiversità in ambienti mediterranei, in collaborazione con gli esperti del Centro Interdisciplinare di Bioacustica del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia. Nello specifico, saranno realizzate analisi del panorama sonoro degli habitat per valutarne lo stato di salute analizzando la biodiversità acustica e l’impatto del rumore, identificazione delle specie presenti per monitorarne la presenza, i trend e fattori di disturbo – quali il cambiamento climatico –, e analisi della ricchezza e della diversità acustica.

Il paesaggio sonoro è la diretta espressione della vitalità, ricchezza e biodiversità di molti ambienti naturali

Il paesaggio sonoro è la diretta espressione della vitalità, ricchezza e biodiversità di molti ambienti naturali; esso rappresenta una componente essenziale di molti ecosistemi nei quali gli animali hanno evoluto complessi sistemi di comunicazione, di ecolocalizzazione e di percezione dell’ambiente grazie al suono”, ha commentato Gianni Pavan, Professore di Bioacustica presso l’Università di Pavia. “L’ecoacustica è una nuova disciplina che nasce dal coniugare la bioacustica e l’ecologia, per studiare l’ambiente acustico naturale attraverso il monitoraggio della sua composizione, il riconoscimento delle specie presenti e il controllo del rumore di origine antropica che ha un impatto sulla vita di molte specie animali. Il paesaggio sonoro è anche importante per la fruizione umana ed è scientificamente riconosciuto il valore terapeutico dei suoni della natura associati alla mancanza del rumore antropico che ci affligge nella vita quotidiana”.

Insomma, primi importanti riscontri – anche in prospettiva – per un progetto innovativo che dimostra, tanto nello studio quanto nella tutela della natura e della biodiversità, l’importanza di sfruttare al meglio le possibilità che la tecnologia ci offre: l’importanza, cioè, di un approccio orientato alla sostenibilità digitale nell’affrontare le sempre più urgenti sfide ambientali.

il nostro recente progetto ‘Guardiani della Natura’ realizzato in collaborazione con il WWF Italia, ci permette di supportare – e non sostituire – l’attività umana nella salvaguardia di un bene comune preziosissimo come l’ambiente grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative

La missione di Huawei è portare il digitale a ogni persona, casa e organizzazione”, ha dichiarato Fabio Romano, Head of Industrial Ecosystem Development di Huawei Italia, a Tech Economy 2030. “Partendo dalla profonda convinzione che la tecnologia possa giocare un ruolo fondamentale nella realizzazione di una società e di un’economia prospere, Huawei concretizza il proprio impegno attraverso una serie di progetti indipendenti e iniziative congiunte con partner internazionali e locali. Ne è un esempio il programma globale TECH4ALL, ombrello sotto il quale sono raccolti progetti che hanno l’obiettivo di promuovere l’inclusione digitale e la salvaguardia della natura. In questo contesto, il nostro recente progetto ‘Guardiani della Natura’ realizzato in collaborazione con il WWF Italia, ci permette di supportare – e non sostituire – l’attività umana nella salvaguardia di un bene comune preziosissimo come l’ambiente grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative. Tuttavia, per noi di Huawei, il termine sostenibilità ha un significato molto più ampio e comprende una vasta gamma di iniziative che ricadono nell’ambito CSR. Questo è chiaro se prendiamo in considerazione il nostro Rapporto di Sostenibilità 2021 – oggi alla sua tredicesima edizione – dove, oltre alla protezione ambientale, ci impegniamo ad agire anche nelle seguenti aree chiave: inclusione digitale, sicurezza e affidabilità e creazione di un ecosistema sano e armonioso. Riusciamo così a tenere traccia dei nostri risultati e cogliere l’opportunità unica che la pandemia ci sta offrendo di combinare la crescente attenzione per lo sviluppo sostenibile alla spinta forzata alla digitalizzazione, proiettandoci così in un mondo sempre più connesso, dove la tecnologia si conferma ancora una volta come un prezioso strumento al servizio delle persone e dell’ambiente”.

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