Per la mobilità sostenibile? Accelerare la digitalizzazione del settore ferroviario: intervista a Roman Kurzo di Fincons Group

Per una mobilità più sostenibile, occorre spostare più attività verso modalità di trasporto più green, come quella ferroviaria. Il settore deve però aumentare la propria attrattività, accelerando la trasformazione digitale: ce ne parla Roman Kurzo, Global Business Unit Transportation General Manager di Fincons Group

Un quarto: questa la quota di emissioni di gas a effetto serra riconducibile ai trasporti sul totale nell’UE nel 2018. Su di essa, pesa in particolar modo il trasporto su strada, responsabile per oltre il 72%. Un dato importante e sul quale, peraltro, risulta allineata anche l’Italia: nel 2019, infatti, il settore è stato responsabile del 25% delle emissioni nazionali, con il trasporto stradale che ha influito per oltre il 92%.

Insomma, il settore dei trasporti ha un peso rilevante sull’ambiente, nella strada verso lo sviluppo sostenibile. È per questo che, per raggiungere uno degli obiettivi primari previsti dal Green Deal europeo, ossia quello della neutralità climatica entro il 2050, un ruolo importante lo avrà proprio la trasformazione sostenibile dei trasporti, che dovrà concretizzarsi in una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra garantendo, allo stesso tempo, soluzioni accessibili per tutti i cittadini.

Il trasporto ferroviario rappresenta il solo 0,4% del totale delle emissioni del settore nell’UE, e lo 0,1% sul totale nel contesto nazionale, pur spostando, in Europa, l’8% del traffico passeggeri e il 19% di quello merci

Come evidenziato dai dati, però, non tutte le forme di mobilità influiscono allo stesso modo dal punto di vista delle emissioni. Infatti, se come visto il trasporto su strada è quello ad aver dato il maggior “contributo”, quello ferroviario è stato invece quello più virtuoso, rappresentando il solo 0,4% del totale delle emissioni del settore nell’UE, e lo 0,1% sul totale nel contesto nazionale, pur spostando, in Europa, l’8% del traffico passeggeri e il 19% di quello merci. Non è quindi un caso che, vista la sua maggiore efficienza rispetto ad altre modalità di trasporto, l’Unione Europea abbia inserito il trasporto ferroviario al centro della trasformazione sostenibile della mobilità, designando il 2021 come l’European Year of Rail.

Ma per sfruttare al meglio queste potenzialità occorre accelerarne ulteriormente lo sviluppo, migliorandone la competitività e l’attrattività, tanto per quanto riguarda il trasporto delle persone, quanto quello delle merci. Uno sviluppo fondamentale, del quale beneficerebbe tanto il settore ferroviario quanto, di riflesso, l’intero settore della mobilità, che può contare sul digitale come importante chiave di volta.

Il digitale come leva per l’attrattività del trasporto ferroviario

Il Green Deal europeo riporta che affinché la mobilità diventi sostenibile, devono essere messe in campo azioni decise per spostare più attività verso modalità di trasporto più sostenibili”, afferma Roman Kurzo, Global Business Unit Transportation General Manager di Fincons Group, “Questo anche aumentando il numero di passeggeri e la quantità di merci che viaggiano e si spostano su rotaia. Ma questo cambiamento non potrà avere luogo finché i viaggi e i trasporti in treno non diverranno davvero competitivi: perché le ferrovie diventino più attraenti per i passeggeri dell’UE, dovrebbero fornire esperienze di viaggio più semplici e integrate, con più comfort e maggiore puntualità; perché lo diventino per gli spedizionieri, invece, devono offrire più convenienti, puntuali e tracciabili opzioni di spedizione. Un’ulteriore elettrificazione del trasporto ferroviario giocherà sicuramente un ruolo fondamentale in questa direzione, ma la nostra esperienza in Fincons Group ci dice che sarà la trasformazione digitale il vero elemento cardine per portare un cambiamento nell’industria.

Un’ulteriore elettrificazione del trasporto ferroviario giocherà sicuramente un ruolo fondamentale, ma la nostra esperienza in Fincons Group ci dice che sarà la trasformazione digitale il vero elemento cardine per portare un cambiamento nell’industria

Guardando ad esempio al trasporto merci e, in particolare, al trasporto intermodale – quella forma di movimentazione delle merci che prevede l’utilizzo combinato di due o più modalità di trasporto come, appunto, strada e rotaia – la centralità del digitale risulta infatti subito evidente, nel consentire un’attenta gestione di tutte le fasi del processo. Una centralità che, nel pratico, è ben rappresentata dal progetto “Digitalisation of intermodal supply chains – KV 4.0”, di cui Fincons è partner tecnologico, del quale Kurzo ci ha parlato: “il progetto, fortemente voluto dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali tedesco, punta a digitalizzare l’intera supply chain del trasporto intermodale, dal ritiro dell’unità di carico dal mittente alla consegna al destinatario, rendendo il processo più chiaro e trasparente in tutti i suoi passaggi. La sua realizzazione è stata resa possibile dalla creazione di un data hub comune a tutti gli undici partner di progetto, presenti in Germania, Svizzera e Italia, che in futuro potranno avere accesso a tutti i parametri di riferimento rilevanti per la gestione del trasporto combinato e la preparazione e il carico dei vagoni, armonizzando così le procedure e ottimizzando i processi. Questo progetto consente di rendere il trasporto intermodale ancora più competitivo e sostenibile e, di conseguenza, di rafforzare l’attrattività della ferrovia come alternativa di trasporto, con benefici per l’ambiente.

Per innovare occorre fare sistema

È fondamentale che il settore ferroviario si adatti rapidamente ai veloci movimenti dell’ambiente tecnologico, e che agisca sulle nuove tendenze per promuovere la propria attrattività e competitività

Se i vantaggi sono quindi rilevanti in questa direzione, il digitale rappresenta però, in generale, lo strumento attraverso il quale realizzare uno sviluppo a tutto tondo dell’intero settore, dal rapporto con i clienti all’efficientamento dei processi interni. “È fondamentale che il settore ferroviario si adatti rapidamente ai veloci movimenti dell’ambiente tecnologico, e che agisca sulle nuove tendenze per promuovere la propria attrattività e competitività”, sottolinea ancora Roman Kurzo. Questo sembra essere chiaro agli operatori del settore, che “attualmente stanno esplorando in modo attivo le opportunità e si stanno adattando al nuovo ecosistema digitale, a partire da azioni più piccole, come il migliorare l’esperienza di biglietteria digitale, fino a quelle più complesse, come ad esempio l’uso di algoritmi per supportare l’ottimizzazione della pianificazione delle risorse, la gestione del personale e la manutenzione predittiva, con una riduzione dei costi e un miglioramento delle prestazioni. Insomma, sono molte le aree che richiedono interventi immediati, e un approccio frammentario alla digitalizzazione, che apporti modifiche qua e là, non è più adatto: serve una trasformazione completa”.

In questa direzione, secondo Kurzo, sarà fondamentale fare sistema: occorre, cioè, “lavorare in modo congiunto, sia all’interno del settore, sia insieme a produttori, fornitori, clienti e utenti finali. L’obiettivo è quello di costruire partnership vantaggiose per tutti e lavorare in un modello di co-creazione, sviluppando una mentalità innovativa centrata sul cliente, per potenziare la capacità di quest’ultimo di integrare il viaggio in treno nella propria esperienza. Tuttavia, anche questi sforzi faranno fatica ad avere successo senza il supporto di istituzioni e governi, che devono continuare a promuovere la creazione e lo sviluppo di un European Digital Single Market. Un obiettivo fondamentale, per un futuro delle ferrovie che vada nella direzione della sostenibilità digitale.

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