Eye-tracking: uno sguardo verso il futuro

Negli ultimi anni abbiamo assistito al rapido sviluppo di nuovi sistemi e tecnologie studiate appositamente per garantire il controllo sempre più rapido ed efficace dei nostri device, e dal primo (quasi preistorico) mouse ai recenti comandi vocali, sembra passata un’eternità.

Quasi tutte queste innovazioni sono state sviluppate partendo dal bisogno di garantire la possibilità di usare i dispositivi informatici anche alle tante persone colpite da impedimenti motori o sensoriali, e nel tempo, quelle particolarmente utili anche per il grande pubblico, si sono inserite all’interno di prodotti delle grandi aziende, rendendo in breve tempo un risorsa per pochi un sistema familiare per il grande pubblico.

Per molti siamo entrati nella cosiddetta “Era del Touchscreen”, anche se qualcos’altro sembra già bussare alla porta delle nostre case, progettando di rimanerne ospite per i prossimi anni.

La tecnologia di Eye-tracking, cioè la possibilità di comandare un dispositivo con il solo movimento degli occhi, ha fatto passi da gigante negli ultimi tempi. Tobii, azienda che opera da anni in questo settore, ha migliorato notevolmente il processo che sta alla base di questa modalità di controllo, utilizzando due proiettori a raggi infrarossi per illuminare gli occhi degli utilizzatori e due piccole telecamere per registrare la loro posizione e dimensione, registrandone i movimenti.

Un sistema che, dalle promesse dell’azienda, può essere implementato in tantissimi dispositivi, sembra essere già pronta e migliorata un’interfaccia per gestire Windows, ed a dimostrazione di questo fatto Tobii ha creato un videogioco: Eye Asteroids.

Chi ha avuto possibilità di testarlo afferma che, dopo pochi minuti per familiarizzare con la tecnologia, ci si dimentica totalmente di usare esclusivamente i movimenti oculari per gestire il gioco, lasciandosi così alle spalle in poco tempo anni e anni di pulsanti e joystick.

Una tecnologia che, presumibilmente, presto verrà integrata all’interno di computer, smartphone e tablet, rendendo la lettura dei display e la navigazione in rete sempre più veloce ed intuitiva, quasi come se il dispositivo stesso possa leggere nella mente ed intuire in anticipo desideri ed intenzioni, conducendoci verso i contenuti indicati dai nostri occhi.

Dando un rapido sguardo ad un futuro non troppo lontano, potremo quindi strizzare l’occhio ai nostri device, con la loro piena complicità.

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