Oracle chiede la conclusione del processo contro SAP

La compagnia statunitense produttrice di software per il business Oracle, ha lanciato un appello affinchè si acceleri la chiusura del secondo grado di giudizio contro SAP. La Oracle è infatti coinvolta da ormai cinque anni, in un processo per violazione del copyright, e che potrebbe vedere la SAP costretta a risarcirle milioni di dollari (oltre alle sanzione per la violazione del copyright).

Ma lunedì, un portavoce della SAP ha sottolineato al quotidiano tedesco Manheimer Morgen, come la proposta di Oracle sia una sorpresa: “nel peggiore dei casi il ricorso in appello potrebbe durare altri due anni“. Questo vuol dire prolungare la controversia, mentre SAP si era già offerta di raggiungere un accordo. “Abbiamo optato per un accordo ragionevole – ha infatti aggiunto il portavoce della SAP – dal momento che crediamo che questo caso si sia già prolungato a lungo

Nel mese di Agosto, infatti, SAP si era offerta di pagare ad Oracle un risarcimento di 306 milioni di dollari, per i danni e le accuse di violazione del copyright; ciò con lo scopo di “risparmiare tempo e denaro rispetto a quelle che sarebbero le spese di un nuovo processo – ha aggiunto il portavoce – e per accelerare la risoluzione del ricorso“; una posizione condivisa e caldeggiata in modo bipartisan anche dagli avvocati.

Forse l’obiettivo di Oracle non è tanto quello di ottenere giustizia a questo punto, bensì tentare di tirare sul prezzo per far cassa. Forte di quello che è stato il primo verdetto assegnato da una giuria californiana nel 2010, secondo la quale a Oracle spetterebbe un risarcimento di 1,3 miliardi di dollari per la violazione compiuta da TomorrowNow (società controllata di SAP) che avrebbe appunto violato il copyright attraverso il download di milioni di file di Oracle.

Tuttavia il giudice distrettuale Phyllis Hamilton, l’anno scorso, aveva già stralciato il verdetto della giuria sostenendo che Oracle potrebbe accettare un risarcimento di 272 milioni di dolalri. Dando così ragione a SAP, che ha già dato disponibilità ad offrirle una cifra superiore. Nella peggiore delle ipotesi, però, Oracle potrebbe addirittura rimettere in gioco il dibattimento e richiedere un nuovo procedimento legale contro la SAP.

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