Google: con la piattaforma Elezioni 2013, il dibattito è online

Notizie, video, tg, interviste, social network, hangout, app: in occasione del prossimo appuntamento elettorale, in Italia debutta un esperimento di convergenza tra media. Google, La Stampa e La7 lanciano il progetto Elezioni 2013 una piattaforma accessibile da computer, smartphone e tablet che cerca di spostare sui nuovi media il dibattito della campagna elettorale, ma anche di incentivare il confronto tra politici e cittadini-utenti. Quattro le sezioni principali di questa piattaforma già usata in paesi come Francia, Germania, Messico, Olanda e Stati Uniti. La prima è “Segui il dibattito”: ospita video, interviste e notizie relative alla campagna elettorale estratti dal Tg e dai programmi di approfondimento de La7; ma anche gli ‘hangout’ – videochat in diretta del social network Google+ – con i protagonisti della politica, realizzati da La7 e La Stampa.

Nella sezione “Partecipa al dibattito” è invece possibile seguire politici e partiti presenti su Google+ per restare aggiornati in tempo reale. In “Notizie” vengono aggregati i risultati generati automaticamente da Google News sulla base di una selezione di parole chiave messa a punto da La Stampa (permette di leggere notizie e approfondimenti sui siti dei giornali che li hanno pubblicati). Infine, “Calendario degli eventi live” è l’agenda degli appuntamenti che si potranno seguire in livestreaming sul canale YouTube e degli hangout, sia quelli organizzati da La7 e La Stampa sia quelli organizzati da partiti, movimenti e politici.

All’interno di Elezioni 2013, La7 si occuperà del canale youtube.com/elezioni2013 (dirette streaming per approfondimenti come Piazzapulita e Servizio Pubblico; sezione “Protagonisti”, “Tematiche e le ultime news del ‘TgLa7”.

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1 COMMENT

  1. Sono tutti dei piccoli uomini nonostante tutto quello che hanno fatto e che fanno ancora hanno pure la faccia tosta di parlare ancora sono solo degli uomini di merda.

    Questa Italia non cambiera’ mai .

    E intanto tutto il mondo ci prende per
    il culo a noi poveri Italiani che non abbiamo le palle di levarceli dai cogliono e ci facciamo continuare a rubare da sutto il naso.
    Parole crude e vere .
    Antonio viscomi

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