Gartner: l’#IoT cambierà per sempre il mondo della cyber security

Oltre il 20% delle imprese ricorrerà a servizi di sicurezza digitali interamente dedicati a proteggere iniziative imprenditoriali che utilizzano dispositivi di Internet of Things (IoT) entro la fine del 2017: è quanto emerge da una nuova ricerca di Gartner che sostiene come l’aumento dei rischi connessi ad ambienti e servizi IoT incrementerà gli investimenti in sicurezza dedicati alla protezione delle risorse digitali.

L’IoT è arrivato al confine con il mondo fisico e introduce nuovi e importanti elementi da tener d’occhio sul fronte sicurezza, soprattutto se miliardi di oggetti cominceranno a trasmettere dati“, ha dichiarato Ganesh Ramamoorthy di Gartner. “L’IoT ridefinisce il concetto di sicurezza ampliando il suo campo di applicazione aggiungendo le responsabilità che derivano dalle nuove piattaforme, dai servizi e dalle strategie. In futuro, le imprese dovrebbero considerare il rimodellamento dei propri reparti IT e le strategie di sicurezza informatica“.

Nel mondo dell’Internet delle cose, l’informazione è il “combustibile” che viene utilizzato per modificare lo stato fisico reale degli ambienti tramite dispositivi e servizi che sono progettati per scopi specifici (ad esempio, aumentando la temperatura di una stanza automaticamente quando un sensore ha determinato che è troppo fredda, oppure regolando il flusso di una flebo di un paziente in un letto d’ospedale in base alle informazioni della cartella clinica): non si tratterà più di dover proteggere i computer, ma bisognerà tener conto di tutti i device connessi. Proprio per questo l’Internet delle cose rappresenta un punto di non ritorno per la sicurezza informatica e i CISO (Chief Information Security Officer) dovranno essere in prima linea per gestire il cambiamento.

La governance, la gestione e le singole funzioni dovranno essere ampliate e modificate ad un livello simile a quanto già successo con l’arrivo del BYOD e del cloud computing, ma su una scala molto decisamente più grande“, ha concluso Ramamoorthy.

Gartner non è l’unico istituto di ricerca preoccupato per la sicurezza dell’IoT: anche Juniper Research, in una recente ricerca, ha dichiarato che la cyber security dovrà subire necessariamente un cambio di paradigma, o quantomeno dovrà essere oggetto di molta più attenzione rispetto alla situazione attuale. Il modello di sicurezza dell’IoT richiederà metodologie solide e consolidate al fine di identificare violazioni rete, questo perché il numero di oggetti collegati relativi all’Internet of Things raggiungerà quota 38,5 miliardi nel 2020, contro i 13,4 miliardi registrati quest’anno, un incremento di oltre il 285%.

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