5 startup per 5 percorsi di accelerazione

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Una su 100 ce la fa. Questo dice una recente ricerca in riferimento alle startup che cercano un investitore pronto a puntare su una idea innovativa. Ostacoli non mancano, come però non mancano grandi opportunità e sostegno attraverso iniziative specifiche come quella offerta da Fashion&Retail Accellerator H-Farm in partnership con Cisco che ha visto protagoniste 5 startup early-stage che sviluppano soluzioni innovative nell’ambito della moda e del retail in ottica B2B. Le 5 selezionate, oltre ai servizi erogati da H-FARM mirati allo sviluppo e alla crescita del progetto e a un primo investimento di 20.000 euro, hanno potuto contare sul supporto tecnologico di Cisco e sulla mentorship di Adidas, Diesel, Miroglio e Percassi. L’acceleratore Fashion & Retail ha appena visto la sua conclusione con la Demo Night tenuta il 6 ottobre scorso; a breve, partirà un secondo acceleratore sempre sostenuto da Cisco, dedicato al settore Agrifood.

Abbiamo incontrato le 5 startup selezionate, chiedendo direttamente a loro quali fossero a loro avviso i punti di forza e di debolezza della loro idea imprenditoriale.

Xensify dà la possibilità ai piccoli retailer di imparare tutto quello che serve per gestire in maniera più semplice ed efficace e digitale la propria attività. Migliorando le competenze e sfruttando i tool suggeriti. I motivi per i quali un investitore dovrebbe puntare su di loro li riassume il co-founder Mauro Mezzenzana così: “Abbiamo una mission precisa, un piano accurato e credibile, orientamento all’execution dimostrato da pilot e progetti operativi già attivati; garantiamo soluzioni che coprono i bisogni di innovazione digitale di piccoli e grandi retailer e un team con competenze adeguate e complementari e conoscenza del mercato retail maturate in anni di lavoro nel settore”.

Indigo Recommendations è l’assistente virtuale che semplifica la spesa al supermercato. Si tratta di un chatbot – un’intelligenza artificiale che interagisce in chat – disponibile su Facebook Messenger che offre informazioni geolocalizzate e personalizzate sulla “convenienza d’acquisto. Gianluca Maruzzella, co-founder e CEO Indigo, identifica i punti di forza della startup nel team, estremamente qualificato e tecnico. “Oltre alle competenze – afferma – alle spalle di Indigo c’è un team appassionato di chatbot: andiamo al lavoro ogni giorno entusiasti di insegnare al nostro assistente virtuale come interagire con il mondo ed assistere al meglio le persone nel fare una spesa più semplice. Oltre alla squadra puntiamo sulla tecnologia, quella dei chatbot e dell’intelligenza artificiale, i cui effetti saranno dirompenti in tutti i business. La combinazione di deep learning e natural language processing farà in modo che, molto presto, chatbot intelligenti si prenderanno cura degli aspetti più monotoni della nostra quotidianità”. Sicuramente tra i punti di forza poi la scalabilità del business, sia orizzontale che verticale. “In questo momento – continua – stiamo rivolgendo la nostra offerta al mercato italiano ma, verticalmente, possiamo estenderci a qualsiasi supermercato in qualsiasi altra nazione. Inoltre, la nostra tecnologia è perfettamente convertibile, orizzontalmente, anche in altri settori come il fashion, il beauty, il DIY, etc”.

Adzuki Mobile è piattaforma specializzata in servizi di ricerca visiva su dispositivi mobile e di riconoscimento immagini per il settore moda e retail. “Il nostro sistema è scalabile – rispondono all’unisono Claus e Veronika – e la soluzione alla quale stiamo lavorando è solo la punta dell’iceberg rispetto allo scenario che questa soluzione tecnica apre. Lavoriamo in un mercato che sta vivendo una crescita costante e possiamo contare su un team internazionale davvero eccezionale con competenze complementari”.

Loyaly è un sistema digitale che, nel settore del beauty, migliora l’engagement del cliente e aumenta le vendite semplificando il processo di acquisto. Tra i punti di forza individuati anche in questo caso si parla del team di persone che lavorano alla startup. “Possiamo contare – dice Bernard d’Ore – su collaboratori con oltre 15 anni di esperienza. Il nostro prodotto è innovativo e crediamo possa rivoluzionare il settore, aumentando le vendite e la fidelizzazione dei clienti. Siamo convinti che chi deciderà di investire sulla nostra startup avrà un elevato ritorno sull’investimento”.

InteriorBe è una piattaforma che permette di incontrare il proprio interior designer e professionista online per la casa o attività, ottimizzando esigenze, tempistiche e budget. Federica Sala, cofondatrice e CEO di InteriorBe, dice: “Crediamo che un investitore investa prima di tutto sulle persone e poi sul progetto. Il nostro Team è un esempio di mix generazionale basato su 3 caratteristiche fondamentali per il successo di una startup: entusiasmo, dedizione e competenza. Siamo usciti sul mercato con quasi un anno di anticipo ottenendo la possibilità di testare il processo ed il prodotto arrivando ad avere dal cliente stesso la risposta alla nostra domanda: di cosa ha bisogno chi cerca online informazioni per rinnovare la sua casa? Il mercato è in fermento ed il momento migliore per farsi conoscere e scalare è adesso. InteriorBe funziona: i clienti stanno in questo momento acquistando book di progetto e lavorando online con i loro interior designer. Abbiamo alle spalle traction interessanti: più di 100 book di progetto venduti, una community di più di 120 professionisti italiani, selezionati online e importanti brand ed e-commerce partner”.

Quali sono gli ostacoli che si incontrano lungo il cammino?

Per Xensify non riuscire a comunicare agli investitori in maniera corretta il prodotto, che significa avere magari ben chiaro il mercato, ma non valutare attentamente tutte le variabili. Oltre questo il pensare più al prodotto che al cliente finale e alle sue esigenze. Acceleratori rispetto a questi ostacoli possono essere strutture in grado di lavorare con le startup in maniera concreta, entrando in ogni singolo progetto (e non proponendo soluzioni preconfezionate) e dando l’opportunità di un confronto continuo con “il mondo reale”.

Indigo identifica gli ostacoli più grandi nella scarsa coesione del team e/o la mancanza di competenze necessarie a coprire gli aspetti più importanti del proprio business. “Quando questi requisiti base non vengono a mancare – spiega Maruzzella – la partecipazione ad un programma di accelerazione può essere un driver fondamentale per far crescere la propria idea. Noi di Indigo abbiamo appena concluso il nostro percorso in H-Farm e l’accelerazione ci ha dato la possibilità sia di confrontarci con un grandissimo network di mentor provenienti da qualunque angolo del pianeta, sia di poter lavorare senza preoccupazioni per 4 mesi”.

Parlando con Adzuki si capisce che i limiti avvertiti sono, come in ogni fase iniziale, il tempo e il denaro. “Dobbiamo essere rapidi – affermano – utilizzando una quantità limitata di risorse per fornire la migliore soluzione possibile per il mercato. Il tempo è una sfida e un’opportunità allo stesso momento: le pressioni ci costringono a identificare la nostra proposta migliore da sviluppare il più rapidamente possibile”.

Per Loyaly il rischio nell’investire in una startup è alto così come può essere alto però il ritorno. “Le startup – dice d’Ore – devono affrontare un mercato veloce e sono tenute a conquistare clienti e investitori in modo rapido. Per quanto riguarda Loyaly, abbiamo avuto una risposta inimmaginabile da parte di potenziali clienti e dal mercato nel suo complesso”.

Federica Sala di InterioBe rispetto agli ostacoli crede che nella fase iniziale l’entusiasmo e la sovrabbondanza di task possano portare a defocalizzarsi dall’obiettivo o addirittura, a non porne uno rilevante disperdendo energie. “Definire una timeline precisa e seguirla ritengo sia essenziale per raccogliere importanti risultati in breve tempo”.

Quale il vantaggio dell’iniziativa H-Farm in un tweet?

Xensify: fare un bagno di realtà raccogliendo feedback sulla startup da investitori, partner e potenziali clienti.

Indigo: la Demo Night è stata un vero spartiacque per la crescita di Indigo. Costruire relazioni in tale contesto ha un valore incommensurabile.

Adzuki: opportunità eccezionale per incontrare persone eccezionali di altre startup e confrontarsi con mentor davvero brillanti.

Loyaly: grande supporto per lo sviluppo del nostro business, utile a capire i nostri punti di forza.

InterioBe: H-FARM è l’opportunità che aspettavi per esporti al 100% e presentarti ai migliori sapendo, che non c’è una seconda occasione per fare una prima bella impressione.

mercadanteLa pervasività delle tecnologie disponibili oggi – ha commentato Enrico Mercadante, responsabile delle attività legate all’ecosistema dell’innovazione nel piano di investimenti Digitaliani di Cisco – supporta la creatività e l’innovazione delle persone come mai prima d’ora. Il percorso che stiamo facendo con H-FARM ci mette a contatto con realtà innovative che ci consentono di guardare alle sfide che i nostri clienti tradizionali devono affrontare da un punto di vista nuovo. Mi auguro di poter progredire con le opportunità che stiamo seguendo congiuntamente con alcune delle startup. Anche l’interazione con le altre grandi aziende che hanno partecipato è stata importante per noi: la loro expertise nel mercato specifico è una fonte di ispirazione importantissima, che ci consente di migliorare costantemente il nostro approccio alla digitalizzazione del fashion & retail, un mercato particolarmente importante e strategico per l’Italia”.

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