Il Parlamento Europeo boccia a larga maggioranza l’ACTA

L’Unione Europea boccia il controverso Anti-Counterfeiting Trade Agreement (ACTA), nonostante il sostegno espresso da nomi importanti dell’establishment europeo come Neelie Kroes (vice presidente della Commissione Europea e responsabile per l’Agenda Digitale).

Il trattato,  un accordo internazionale anticontraffazione riguardante beni, servizi e prodotti immateriali, secondo molti avrebbe comportato forti restrizioni  della libertà degli utenti della rete; questo in nome del diritto d’autore. Secondo il testo ad esempio, lo scambio di file protetti da copyright sarebbe stato equiparato alla contraffazione; e pesanti obblighi erano previsti per i servizi che svolgono funzioni di intermediazione informativa come Google o Youtube. Essi sarebbero stati obbligati a controlli molto più stringenti dei contenuti indicizzati, e in caso di violazioni, alla piena collaborare con le autorità.

Il Parlamento Europeo ha oggi rigettato il trattato con 478 voti contrari alla ratifica, 146 astensioni e solo 39 voti a favore. Il voto di oggi elimina dunque qualsiasi possibilità che l’accordo, nella sua attuale versione, possa essere adottato nei paesi dell’Unione. E’ tra l’altro, la prima volta che il Parlamento sfrutta il suo potere di rigettare accordi internazionali, come riconosciutogli dal trattato di Lisbona.

Il trattato potrebbe avere ancora qualche chance qualora venga riscritto e ripresentato sotto una nuova veste. Ma innanzitutto riducendo gli ampi margini di vaghezza in esso contenuti, che nella loro attuale formulazione; avrebbero potuto comportare limitazioni fortissime della libertà dei cittadini e numerosi fraintendimenti.

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