La rivoluzione è “sotto” di noi: quando l’IoE entra nel settore minerario

Molto spesso si parla dell’Internet of Everything come qualcosa che “sta per accadere”, progetti e idee che arriveranno nel prossimo futuro e che, a ben guardare cambieranno radicalmente la nostra vita quotidiana. In realtà molte di queste idee sono già in mezzo a noi e trovano applicazione in settori differenti, il più delle volte molto lontani dall’idea di innovazione tecnologica che l’IoE porta con sé.

Il settore minerario può essere considerato uno di questi ambiti.

Dalla rivoluzione industriale all’IoE

Ormai da più parti gli esperti ci dicono che nessuna industria o azienda può permettersi di restare indietro sul fronte dell’IoE e alcune delle imprese che esistevano ancora prima dell’IoE, e ancor prima della rivoluzione industriale, hanno capito come adattare i principi dell’Internet of Everything ad attività lavorative che abbiamo quasi dimenticato.

La Dundee Precious Metals (DPM) ne è un esempio. Si tratta di una società canadese che gestisce l’estrazione dell’oro ed è impegnata “nell’acquisizione, esplorazione, sviluppo, estrazione e  lavorazione di metalli preziosi.” La Dundee Precious ha capitalizzato le connessioni tra le persone, i processi, i dati e le cose in una delle industrie più tradizionali di tutto il mondo e per il motivo più classico, ovvero l’aumento della produzione. Quando la DPM ha deciso di aumentare la produzione della loro miniera di punta del 30%, il loro team IT aveva bisogno di trovare un modo per raggiungere l’obiettivo senza aumentare il numero della manodopera o il numero di veicoli coinvolti nell’estrazione. Nella pratica le criticità legate alla logistica costituiscono degli ostacoli, soprattutto sul fronte della comunicazione: la connessione Wifi in un ambiente sotterraneo non garantisce prestazioni ottimali e l’estensione degli scavi può incidere sul raggio d’azione del segnale.

La soluzione è arrivata con la rete wireless unificata di Cisco per fornire la copertura lungo i 50 chilometri di gallerie. Un sistema che consente a driver, supervisori e manager di comunicare in modo efficiente – sia nel sottosuolo sia in superficie – con le chiamate e la messaggistica istantanea. Il Radio Frequency Identification (RFID) viene installato sugli elmetti e sui veicoli dei minatori per rilevare la loro posizione tramite una mappa in 3D con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei lavoratori. Inoltre le nuove funzionalità di collaborazione si estendono ad altre posizioni all’interno della miniera, rendendo possibile il lavoro tra dirigenti, geologi e metallurgici mentre discutono la produzione, lo sviluppo e la pianificazione dei progetti.

innovation-itCon l’aiuto dei collegamenti IoE, la Dundee può oggi condividere informazioni importanti in tempo reale, come la location dei minatori, gli aggiornamenti sulla manutenzione delle attrezzature e i dati di raccolta, come il numero di secchi pieni. In questo modo le loro squadre monitorano costantemente la situazione, senza aspettare la fine di un turno, e possono risolvere le problematiche in tempo reale, ottimizzando i tempi e le performance degli equipaggi per soddisfare gli obiettivi quotidiani.

Questi cambiamenti nella filiera produttiva hanno portato a dei risultati in breve tempo.

  • Innanzitutto la produzione è aumentata del 400%, superando di gran lunga l’obiettivo originario del 30%.
  • I sistemi di sicurezza sono migliorati grazie al monitoraggio dei movimenti di macchine e minatori mentre la manutenzione dei veicoli è resa più efficiente dalla trasmissione continua dei dati relativi al loro stato di usura.
  • I costi delle comunicazioni e dell’energia sono stati ridotti attraverso un uso più efficiente delle risorse.

Ed è solo l’inizio. La società stessa, a fronte di questi risultati estremamente positivi, già prevede di replicare gli stessi sistemi in tutte le sue miniere, così come l’estensione dell’Internet of Everything al monitoraggio della salute dei lavoratori.

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