Le aziende si aspettano che l’Internet of Things (IoT) migliorerà profondamente la customer experience. Un’affermazione condivisa da molti ma che nasconde un obiettivo ancora molto lontano rispetto al reale stato dell’arte: è quanto emerge dal report di TEKsystems, incentrato proprio sul mondo IoT, che si basa su un sondaggio a cui hanno risposto circa 200 business leader in tutto il mondo.
Il sondaggio ha rivelato che quando le aziende intendono affrontare le sfide dell’IoT, si affidano soprattutto a risorse interne: il problema, però, è che meno di quattro dipendenti su dieci dichiara di avere preparazioni eccellenti o comunque molto buone sull’argomento. Un numero alquanto esiguo per affrontare i cambiamenti che porta l’Internet of Things.
Il lato positivo però è che le aziende vedono i propri clienti come i principali beneficiari dei loro sforzi per l’implementazione dell’Internet of Things. Ecco come gli imprenditori si aspettano che le proprie iniziative dell’IoT possano influenzare le loro attività nel lungo periodo (nello specifico, il sondaggio fa riferimento ai prossimi cinque anni):
- 64% – Creazione di una customer experience di livello più alto
- 56% – Aumento dei processi di innovazione in tutti i reparti
- 52% – Creazione di nuovi e più efficienti metodi di lavoro
- 50% – Realizzazione di nuovi flussi di ricavi
- 36% – Aumento sostanziale del ROI
- 35% – Abbattimento dei costi
Il lato negativo è che molte aziende dichiarano di non essere in grado di utilizzare nel migliore dei modi le proprie risorse interne e credono di sprecare parecchie energie inutilmente: ad esempio, solo un terzo (35%) del top management afferma che il proprio business è eccellente o di essere efficaci nel definire le strategie.
Quello che è davvero rilevante però è il nuovo livello di consapevolezza delle aziende: dal momento che la maggior parte (55%) delle imprese comincia a comprendere che nei prossimi cinque anni l’IoT avrà forti impatti, è auspicabile pensare che l’aumento dei progetti legati alla tecnologia dell’Internet delle cose possa portare anche ad un aumento di competenze, da costruire nel tempo. Attualmente, infatti, solo il 2% delle imprese pensa che l’IoT non possa avere alcun impatto reale.
Come confermato da altri studi che si sono susseguiti negli ultimi anni, il rischio percepito (che spesso pone dei freni) dalle aziende è che la maggiore esposizione dei dati possa portare diversi problemi: la security, quindi, giocherà un ruolo sempre più centrale. Tuttavia, molte aziende si stanno muovendo, con il 39% di loro che ha avviato progetti IoT in fase di esecuzione e un altro 10% che è in fase di pianificazione.
Ma, come accade spesso quando si tratta di implementare nuove tecnologie, ci sono molte aziende che sono rimaste indietro: il 42% delle imprese ha dichiarato, infatti, di star considerando solo ora l’ipotesi di utilizzare l’IoT e di essere ancora in fase di valutazione. La buona notizia però, in questo contesto, è che in qualche modo l’Internet delle cose comincia ad essere considerato dalla stragrande maggioranza delle imprese, anche se solo per valutarne l’utilizzo: sicuramente un passo in avanti.
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