Uno smartphone come portafoglio: il mobile wallet

Consultare il conto on line o ricevere notifiche di pagamenti di bollette o altro sullo smartphone è diventata una pratica abituale così come confermato da un recente sondaggio di Cisco, secondo il quale il 72% degli intervistati utilizzerebbe volentieri un sistema di mobile payment bancario e il 15% aprirebbe un nuovo conto appositamente per poterlo utilizzare. Quasi la metà di tutti gli intervistati (47%) dichiara interesse per applicazioni per smartwatch e attività da poter effettuare in mobilità come controllare il saldo del proprio conto (28%), trasferire denaro tra  conti diversi (23%) o pagare per un oggetto in un negozio o luogo fisico (22%).
Secondo dati Nielsen in Italia a fruire dei servizi bancari tramite smartphone o tablet sono stati 2,9 milioni di persone, l’80% in più rispetto a giugno 2014 e quasi un terzo dei 9,9 milioni di accessi totali nel 2015.

Mobile wallet come portafoglio?

I mobile wallet, letteralmente portafogli digitali, trasformano lo smartphone in uno strumento versatile con cui fare pagamenti contactless, sfruttando diverse tecnologie di cui la NFC è una delle più diffuse: il semplice avvicinare lo smartphone al POS abilitato permette di pagare. Nel Wallet sono presenti anche funzioni tradizionalmente associate al mobile banking, come ad esempio la visualizzazione delle entrate e delle uscite delle carte, il saldo attuale, la possibilità di effettuare bonifici o pagamenti dal conto corrente. I portafogli digitali, che in origine, facilitavano “soltanto” i pagamenti di bollette e servizi evitando all’utente di inserire i dati della carta a ogni transazione sono diventati molto di più.

I numeri del mobile wallet

Secondo il Global Payment Report di Worldpay, il mobile wallet nel 2019 supererà per utilizzo e transazioni le carte che dimezzeranno le proprie operazioni: nel 2019 saranno 647 i miliardi di dollari spesi tramite i portafogli virtuali, rispetto ai 577 miliardi di dollari delle carte di credito (prepagate e non) e i 412 dei bancomat. Solo in India il business stimato, entro il 2020, è pari a 6,6 miliardi di dollari.

L’evoluzione

Data la velocità con cui sta crescendo, il mobile wallet presto dovrebbe superare tutte le altre modalità di transazione: che si tratti di contanti, carte o intermediazione. La partita è allettante e lo è non solo per le banche, che restano chiaramente le organizzazioni più direttamente chiamate in causa, ma anche da attori OTT che sfruttano hardware e software proprietari su cui basare lo sviluppo dei loro wallet.  Apple, Google e Samsung hanno lanciato le rispettive soluzioni e hanno iniziato a testare da tempo le reazioni dei consumatori contribuendo, specie nel caso di Apple con il sistema Apple Pay, allo scatto in avanti del mobile payment globale.

Il caso

Il Mediolanum Wallet, lanciato a dicembre da Banca Mediolanum, offre servizi integrati che uniscono immediatezza e facilità d’uso, caratteristiche apprezzate dai clienti, alle più innovative tecnologie hardware dei device mobili. Con il Wallet, nello specifico, si possono pagare i bollettini tramite fotocamera (link), è possibile inviare denaro a persone di cui si conosce solo il numero di telefono – stile “what’s app”. Si tratta di Jiffy un servizio di Peer To Peer – promosso da SIA – e adottato da circa 20 banche con un potenziale di utenti di circa 80% dei correntisti privati italiani. E, ancora, grazie agli smartphone di ultima generazione che integrano servizi biometrici (link), con il wallet di Mediolanum è possibile anche effettuare operazioni di autenticazione e di disposizione solo tramite il ricorso alla impronta digitale. Senza dimenticare la possibilità di pagare NFC avvicinando semplicemente il telefono al POS.

Una particolarità: la possibilità nel mobile wallet Mediolanum di richiedere una carta di credito prepagata direttamente dall’app inserendo una foto, già presente nella memoria dello smartphone, oppure scattandosi un “selfie”.

“La nuova release del Mediolanum Wallet, annunciata lo scorso novembre, è oggi una soluzione “best in class” sul mercato, per completezza di servizio, innovazione e facilità d’uso” – afferma Roberto De Agostini, Project Manager Mobile Payments & Special Projects di Banca Mediolanum – “Si pensi ad esempio all’utilizzo dell’impronta digitale per l’autenticazione da parte dell’utente e per la conferma delle operazioni. Non a caso i primi numeri di impiego da parte dei nostri clienti ci danno ragione. Siamo comunque già al lavoro per evolvere il nostro Mediolanum Wallet. In particolare, abbiamo la volontà di aggiungere a breve un secondo servizio NFC, questa volta cloud-based, su carte VISA e Mastercard”.

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