Connected car: sicurezza e diagnostica le funzionalità più attese dagli utenti

Il mondo delle connected car, pilastro fondamentale dell’Internet of Everything ovvero automobili sempre più intelligenti grazie alla connessione alla rete, suscita sempre più l’interesse dei consumatori. A rivelarlo è una nuova indagine commissionata da Telefonica e realizzata da YouGov condotta su 5.000 consumatori di cinque paese: USA, Regno Unito, Brasile, Germania e Spagna.

Secondo la ricerca la domanda di auto connesse è in crescita, con oltre il 70% degli intervistati che si dichiara interessato a utilizzare le smart car del futuro. E le attese dei consumatori rispetto alle funzionalità delle automobili intelligenti non sono basse: l’80% ha dichiarato che si aspetta di poter trovare nelle auto la stessa “esperienza di connettività” che sperimenta con la banda larga domestica e su mobile, ovvero modem e wifi non possono mancare nelle auto del futuro.

Ciò non vuol dire però che i guidatori faranno in macchina ciò che fanno con la rete quando sono in contesti domestici: quello che si aspettano, in termini di funzionalità, è poter contare su una vettura sicura e con strumenti di diagnostica, con il 73% degli intervistati che dichiara di aspettarsi di poter controllare lo stato di “salute” delle macchine sui device mobili soprattutto prima e durante viaggi lunghi. Gli utenti sono anche interessati a come le auto possano permettere di sottoscrivere assicurazioni ad hoc basate sull’utilizzo e, naturalmente, sono attenti alla qualità della navigazione offerta alle informazioni sul traffico in tempo reale.

Molti oggi pensano ai servizi di connected car in termini di infotainment e wifi, ma l’opinione cambia quando mano a mano che si diventa consapevoli della varietà di opzioni che la tecnologia può offrire”, spiega Pavan Mathew, Global Head di Connected Car in Telefónica. “Sicurezza e diagnostica sembrano essere le caratteristiche più interessanti per i conducenti, dimostrando quanto fattori importanti quali la sicurezza stradale e la manutenzione dei veicoli, siano determinanti per le decisioni di acquisto dei consumatori.”

Ci aspettiamo di vedere crescere gradualmente le opzioni di connettività nei veicoli nei prossimi anni, ma non ci sarà un’esplosione nei prossimi 12 mesi” spiega. La ragione di ciò risiederebbe nella complessità delle sfide che chi è impegnato a realizzare la connettività nelle automobili sta cercando di risolvere. Innanzitutto la questione degli OEM – original equipment manufacturer che, secondo la ricerca, hanno ancora molta strada da fare prima di uscire dal loro tradizionale ruolo come produttori di componentistica per diventare  invece, fornitori di servizi veri e propri.

Sta di fatto che il mercato delle auto connesse sta rapidamente accelerando e si sta dimostrando centrale nel processo di realizzazione dell’internet of everything. Lo dimostra la crescente attenzione che sta ricevendo da colossi mondiali di settore come BMW o General Motors, ma anche da Nokia o da Google. E non mancano promettenti scenari di connected city proprio a partire dalle connected car.

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