I vantaggi del GNL

Il GNL offre evidenti vantaggi in termini di sicurezza e flessibilità, garantendo più alte possibilità di commercializzazione: continua il percorso di approfondimento sul Gas Naturale Liquefatto, nel secondo articolo della miniserie firmata da Luca Longo

I primi investimenti nelle tecnologie per il Gas Naturale Liquefatto (GNL) risalgono agli anni ’70, ma solo nell’ultimo decennio è stato innescato un vero e proprio processo di globalizzazione del mercato del gas grazie alla possibilità di trasporto via mare a prezzi accessibili. In Asia, i grandi paesi consumatori (Giappone e Corea) hanno investito pesantemente e sono stati precursori nello sviluppo di nuove tecnologie creando una rete per il proprio rifornimento a partire dai paesi produttori in Indonesia ed in Malesia. Anche la Cina sta compiendo grossi investimenti in infrastrutture: deve alimentare il fabbisogno energetico del 20% della popolazione mondiale ma dispone solo del 1,5% delle risorse globali di olio, il 3% di gas, e – nonostante disponga del 13% delle riserve mondiali di carbone – sta cercando di affrancarsene, compatibilmente con il proprio tasso di sviluppo.

Il GNL offre evidenti vantaggi in termini di sicurezza e flessibilità: il mercato del gas non è più legato alla continuità ed al funzionamento di reti di condotte e stazioni di ricompressione fisse, che spesso attraversano paesi e regioni, con potenziali complessità sia geografiche che politiche. Inoltre, i costi per il trasporto si fanno relativamente più convenienti con la distanza invece di crescere velocemente con la lunghezza del percorso necessario, offrendo più alte possibilità di commercializzazione per i Paesi produttori e di approvvigionamento per i Paesi consumatori.

I vantaggi del GNL

La tecnologia della liquefazione del gas naturale permette di ridurre il volume specifico del gas di circa 600 volte rispetto alle condizioni standard, consentendo di ottenere costi competitivi per lo stoccaggio ed il trasporto di notevoli quantità di energia in spazi considerevolmente ridotti. Il trasporto del GNL a grande distanza dal luogo di produzione avviene via mare per mezzo di navi metaniere, in cui il GNL rimane in fase liquida a pressione prossima a quella atmosferica ma a temperature criogeniche.

Il percorso di liquefazione del gas naturale

La flessibilità offerta dal trasporto via nave permette di innescare una dinamica commerciale analoga a quella già esistente per il petrolio: consente, infatti, di raggiungere aree remote e di cogliere repentine variazioni di prezzo tra i diversi mercati.

Negli ultimi anni, la produzione di GNL è cresciuta esponenzialmente, passando da circa 50 mtpa (milioni di tonnellate all’anno) del 1990 a oltre 236 mtpa nel 2013, 371 nel 2020 e 394 nel 2021 (secondo gli ultimi dati McKinsey Energy), ma la richiesta continua ad aumentare.

Nel rapporto relativo al terzo trimestre 2022, l’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) prevede che la richiesta di gas liquefatto continuerà a crescere anche nei prossimi anni. Il consumo di GNL aumenterà di 140 miliardi di metri cubi fra il 2022 ed il 2025.

Secondo la IEA, in Asia in particolare, la domanda prosegue il forte aumento iniziato nel 2011 a causa dell’arresto di molte centrali nucleari in Giappone e nei Paesi vicini in seguito all’incidente di Fukushima. Ora il mercato del GNL rappresenta il 30% del commercio e circa il 10% della domanda mondiale di gas. Il gas – al momento il dodicesimo prodotto più scambiato al mondo – continuerà quindi a giocare un ruolo di rilievo nel soddisfare il bisogno energetico mondiale.

GNL: energia sulle lunghe distanze

Sempre sulla base degli ultimi dati IEA, i primi cinque Paesi importatori sono tutti asiatici: nel 2020 Giappone (con importazioni pari a 26.8 miliardi di dollari), Cina ($20.4B), Corea del Sud ($14.2B), India ($7.26B), e Taiwan ($4.74B) pari al 72% del commercio mondiale. Per tutti, soprattutto Cina e India, si prevede un ulteriore aumento della domanda. Negli Stati Uniti la rivoluzione dello shale gas ha rilanciato la produzione interna ed ha fatto crollare le importazioni di GNL, fino a invertire la tendenza, rendendo gli USA un esportatore di gas.

I maggiori paesi produttori di Gas che si sono dotati di tecnologie GNL sono stati, sempre nel 2020, l’Australia (con esportazioni pari a 25.7 miliardi di dollari), Qatar ($18.2B), USA ($13.2B), Malaysia ($7.3B), e Russia ($6.8B). Mozambico, Tanzania e Canada hanno ambiziosi piani di sviluppo con l’obiettivo di diventare esportatori di GNL. In Australia ora si registra il maggior numero di impianti GNL in costruzione.

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