6 cose da sapere sul Gas Naturale Liquefatto

Il gas naturale liquefatto rappresenta una fonte energetica dalle importanti prospettive future, ed è il risultato del processo di trasformazione del gas naturale, che a temperatura ambiente si trova per l’appunto allo stato gassoso, in liquido

Immagine distribuita da http://eni.com/

Il gas naturale rappresenta un elemento fondamentale tanto per la salvaguardia dell’ambiente quanto per rafforzare la sicurezza nell’approvvigionamento di energia. Tuttavia, per sfruttarne appieno il reale potenziale, un ruolo centrale lo avranno gli investimenti tecnologici. Fra questi ultimi rientrano senza dubbio quei progetti – attualmente in corso – che, dal gas naturale, consentono di ottenere il gas naturale liquefatto: una fonte energetica dalle importanti prospettive future.

Cos’è il GNL?

Il Gas Naturale Liquefatto è il risultato del processo di trasformazione del gas naturale – che a temperatura ambiente si trova per l’appunto allo stato gassoso – in liquido, portandolo a temperature inferiori ai -160º C. Grazie alla liquefazione, il volume del liquido è seicento volte minore rispetto a quello del gas corrispondente.

Come viene prodotto?

Una volta compiuta l’estrazione del gas naturale dai giacimenti profondi, questo subisce un primo trattamento volto ad eliminare acqua, azoto, anidride carbonica e altre impurità. Successivamente, viene pompato attraverso i gasdotti, sotterranei o sottomarini, verso i terminali di liquefazione, nei quali avviene il processo centrale: il gas viene portato a temperature inferiori ai -160º C, grazie alle quali subisce un cambiamento di stato passando in forma liquida. A processo di liquefazione terminato, avviene lo stoccaggio del GNL in grossi serbatoi, che è fondamentale dispongano di un efficiente sistema di isolamento termico al fine di mantenere il gas immagazzinato al di sotto della sua temperatura di evaporazione.

Vi è, tuttavia, anche la possibilità di usufruire di impianti galleggianti di liquefazione, con a bordo tutte le infrastrutture necessarie al trattamento e allo stoccaggio. Un esempio che vale senz’altro la pena citare in tal senso è il progetto di Eni Coral Sul FLNG (Floating Liquid Natural Gas) in Mozambico: il primo FLNG realizzato per operare in acque profonde e il primo costruito appositamente per l’Africa. Questo progetto, inoltre, contribuisce a garantire l’approvvigionamento di fonti energetiche in questa difficile congiuntura; esso, infatti, mette a disposizione una nuova grande fonte di gas naturale, in quanto il solo giacimento Coral – che alimenta la Coral Sul FLNG – ha una riserva stimata di circa 500 miliardi di metri cubi di gas naturale.

Come avviene il trasporto?

Il trasporto del GNL a lunghe distanze dal luogo in cui viene prodotto avviene via mare: esso, infatti, viene pompato su delle navi metaniere dotate di serbatoi analoghi a quelli impiegati per lo stoccaggio, e di impianti criogenici che consentono di mantenerlo a bassa temperatura per tutta la durata dl viaggio.

E una volta giunto a destinazione?

Quando la nave metaniera arriva a destinazione, il gas – che ha dunque mantenuto la sua forma liquida – viene trasferito ad un serbatoio di stoccaggio all’interno del rigassificatore: un impianto industriale che consente di riportare il fluido trasportato al suo stato gassoso iniziale.

Quali sono i vantaggi del GNL?

Sulla base di quanto visto sino ad ora, appare evidente come uno dei principali vantaggi del GNL sia di natura economica, e connesso in particolare ai costi di trasporto. Infatti, guardando al gas naturale, la sua bassa densità – pari alla metà di quella dell’aria – rende economicamente non conveniente trasportarlo al suo stato naturale all’interno di navi o autocisterne, in quanto le dimensioni dei serbatoi, rapportate al peso del gas contenuto, rendono il costo per il trasporto eccessivo rispetto a quello del carbone, del petrolio e derivati. La possibilità di cambiarne lo stato grazie alla tecnologia di liquefazione, e dunque di ridurne il volume specifico, consente di ottenere costi competitivi per lo stoccaggio e il trasporto di importanti quantità di energia in spazi di gran lunga ridotti.

Qual è lo stato dell’arte del GNL?

La produzione del GNL è aumentata moltissimo negli ultimi anni: è infatti passata dai circa 50 mtpa (milioni di tonnellate l’anno) del 1990 ai 236 mtpa nel 2013, fino ai 394 del 2021, e si stima che la sua richiesta continuerà ad aumentare negli anni a venire. È, attualmente, il dodicesimo prodotto più scambiato al mondo, e si prevede che continuerà ad avere un ruolo centrale nel soddisfare il bisogno energetico mondiale.

Insomma, il Gas Naturale Liquefatto è una fonte energetica con un enorme potenziale, e in grado di intercettare la sostenibilità sotto diversi aspetti. Per questo motivo, dopo aver toccato i punti principali, consideriamo fondamentale approfondire ulteriormente l’argomento: un obiettivo, questo, che seguiremo nelle prossime settimane con una miniserie di articoli sul tema curata da Luca Longo, Referrer for Scientific Communication di Eni, sul canale Zero Carbon di Tech Economy 2030.

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