Impresa 4.0: gli incentivi che verranno

Dopo un lungo iter che, nel 2018, ha visto protagonista la Legge di Bilancio entrata in vigore il 1 gennaio 2019, molte misure previste dal Piano Impresa 4.0 sono state confermate, alcune interamente, altre con alcuni ritocchi, altre introdotte per la prima volta.

Proviamo ad analizzarle una per una, verificando contestualmente l’apertura degli sportelli per la presentazione delle domande.

Iper ammortamento e Super ammortamento

Se il super ammortamento (deduzione extracontabile del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi, impianti e macchinari effettuati da tutti i titolari di reddito d’impresa, lavoratori autonomi compresi) non è stato prorogato, l’Iper ammortamento è stato investito da proroga e rimodulazione: la disposizione, infatti, ripropone la misura, seppur con alcune modifiche, delle agevolazioni riguardanti gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0. Viene introdotta una modulazione delle agevolazioni in misura decrescente, che va favorire le PMI; la disposizione prevede che la maggiorazione del costo si applichi:

  • nella misura del 170 % per investimenti fino a 2,5 mln di euro;
  • nella misura del 100 % per investimenti compresi tra 2,5 e 10 mln di euro;
  • nella misura del 50% per investimenti compresi tra 10 e 20 mln di euro (quindi, di fatto, viene posto anche un limite massimo agli investimenti agevolabili, non essendo prevista alcuna maggiorazione per gli investimenti eccedenti i 20 milioni).

Si allungano, inoltre, i tempi: gli investimenti agevolabili devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2019, ovvero entro il 31 dicembre 2020 a condizione che entro la data del 31 dicembre 2019 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Mini IRES

A parziale compensazione del Super ammortamento compare la mini IRES per le imprese che investono in nuovi impianti o in beni strumentali e per quelle che assumono personale. L’aliquota scende dal 24% al 15% sugli utili accantonati a riserve diverse da quelle di utili non disponibili e destinati a nuovi impianti nel territorio dello Stato, completamento di opere sospese, ampliamento, riattivazione, ammodernamento di impianti esistenti, acquisto di beni strumentali materiali nuovi, anche mediante contratti di locazione finanziaria, destinati a strutture situate nel territorio dello Stato.

Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo

Riduzioni anche del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo: si riduce, a partire dal 2019, l’aliquota di agevolazione dal 50% al 25%, prevedendo che, per alcune tipologie di spese, tale aliquota sia maggiorata al 50%. Inoltre, a partire dal 2019, viene ridotto anche il beneficio massimo concedibile per singola impresa da 20 a 10 milioni di euro.

Ridimensionamento anche per il bonus ricerca e sviluppo: la Legge di Bilancio 2019 riduce l’aliquota di agevolazione dal 50% al 25% per alcune tipologie di spese e il beneficio massimo concedibile per singola impresa da 20 a 10 milioni di euro.

Accesso al credito delle PMI: la Nuova Sabatini

Rifinanziata, invece, la Nuova Sabatini, il regime di aiuto per agevolare l’accesso al credito delle PMI per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. La Legge di bilancio dispone il rifinanziamento con uno stanziamento di 48 milioni di euro per l’anno 2019, di 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e di 48 milioni di euro per l’anno 2024. Prevede, inoltre, potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy, l’istituzione di un Fondo finalizzato all’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla microelettronica (a disposizione, 460 milioni di euro: 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, 60 milioni per il 2021 e 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024), la creazione di un Fondo per il sostegno al Venture Capital da 110 milioni di euro e per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things (dotazione di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021 e successivo regolamento di attuazione e organismo competente).

Formazione 4.0

Sul fronte formazione e competenze, la Legge di Bilancio rinnova il credito d’imposta per la formazione 4.0, che esclude i liberi professionisti e ha soglie e aliquote differenziate in relazione alla dimensione dell’impresa beneficiaria:

  • per le piccole imprese, il credito d’imposta viene attribuito nella misura del 50% delle spese ammissibili, fermo restando il limite massimo annuale di 300.000 euro;
  • per le medie imprese, il credito d’imposta spetta in misura pari al 40% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 euro;
  • per le grandi imprese, il credito d’imposta è attribuito nel limite massimo annuale di 200.000 euro e nella misura del 30%.

Per l’attuazione della misura si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del decreto attuativo del Ministro dello sviluppo economico del 4 maggio 2018 ed è autorizzata la spesa di 250 milioni di euro per l’anno 2020.

Contributo a fondo perduto per Innovation Manager

Infine, la Legge di Bilancio introduce un contributo a fondo perduto per agevolare l’inserimento nelle PMI dei l’Innovation manager. In particolare, la misura introduce un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher per l’acquisizione di competenze professionali di supporto alle imprese che intendono investire in innovazione e tecnologie digitali. L’agevolazione è corrisposta alle piccole e medie imprese, nonché alle reti di imprese che hanno assunto risorse manageriali per favorire processi di digitalizzazione e riorganizzazione aziendale. L’ammontare del voucher è definito nella misura massima di 40.000 euro su base annua, e comunque non superiore al 50% dei costi sostenuti a decorrere dal periodo d’imposta 2019, incrementata a 80.000 euro per le reti di impresa. I contributi sono concessi nel limite di 25 milioni di euro per ciascuno degli anni compresi nel periodo 2019-2021 a seguito della sottoscrizione di un apposito contratto di servizio di consulenza tra i soggetti beneficiari e le società o i manager in possesso di adeguati requisiti di qualificazione e iscritti in un apposito elenco. Entro 90 giorni dalla entrata in vigore della Legge 145 del 30 dicembre 2018, il Ministero dello sviluppo economico emanerà un decreto per la determinazione dei requisiti soggettivi, dei criteri e delle modalità per la concessione dei contributi nonché per l’istituzione dell’elenco degli Innovation Manager. 

La legge di Bilancio 2019: queste le misure modificate e/o introdotte dalla Legge di Bilancio, mentre chiudiamo la rassegna con un elenco degli incentivi disponibili in questo momento e/o in apertura. 

Misure a cui accedere

Voucher digitali per l’acquisto di servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0 

Voucher digitale 4.0 Camera di Commercio di Ferrara – scadenza 28/01/2019

Voucher digitale 4.0 Camera di Commercio di Perugia – scadenza 07/03/2019 

Voucher digitale 4.0 Camera di Commercio di Roma – scadenza 31/05/2019 

 

Voucher digitale 4.0 Camera di Commercio di Treviso e Belluno – scadenza 10/09/2019 

 

Camera di Commercio di Verona – scadenza 15/10/2019 

 

Macchinari Innovativi  Impresa 4.0 al Sud– a sportello dal 09/01/2019 

Nuova Sabatini – a sportello dal 07/0272019 

Bando a sostegno della R&S nei settori “Fabbrica intelligente” e “Agrifood” al Suda sportello dal 22 gennaio (sospeso per alto numero di domande in fase di verifica)

Le altre misure del Piano Impresa 4.0

 

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