Benefici, vantaggi e criticità delle auto a guida autonoma per la Sostenibilità

La Future mobility e i veicoli guidati da Intelligenza artificiale, telecamere e sensori promettono di generare grandi benefici in termini di sicurezza stradale e abbattimento dell’inquinamento causato dal traffico

Immagine distribuita da Flickr

veicoli a guida autonoma, nei prossimi anni e decenni, saranno uno degli ingredienti del grande mix che compone la Smart mobility e la Future mobility.

Mentre oggi si moltiplicano le sperimentazioni, il loro debutto su più vasta scala è previsto attorno al 2030, quando saranno pienamente operativi autoveicoli automatizzati di livello 5 (il massimo dell’automazione che è classificata da 1 a 5), ovvero veicoli in grado di circolare in qualsiasi tipo di strada, in qualunque condizione meteo e in cui i passeggeri a bordo possono disinteressarsi completamente della guida durante il percorso: ci pensano computer, sensori, telecamere e intelligenza artificiale.

In pratica, e in prospettiva, questi AGV (Automated guided vehicle) promettono di portare diversi vantaggi e benefici in termini di sostenibilità, ma anche qualche preoccupazione e nodo da sciogliere.

Le tecnologie a bordo delle auto a guida autonoma

Le auto a guida autonoma sono un concentrato di tecnologie e innovazione. Un veicolo così Smart prende continuamente, e in modo automatico, decisioni in merito al proprio comportamento e, pertanto, è necessario che le macchine catturino ogni minimo dettaglio: pedoni, ciclisti, camion, animali e, in generale, ogni minimo ostacolo circostante, sia fermo che in movimento, fondamentale per determinare se frenare, svoltare, rallentare o proseguire.

Per ‘vedere’ l’ambiente e tutto ciò che li circonda, gli AGV sono dotati e utilizzano radar, reti Gps, sensori e telecamere di bordo, che interagiscono col software dedicato, il quale prenderà la decisione migliore senza che l’uomo possa intervenire in merito.

Attraverso questi sensori e meccanismi, il veicolo dialoga con l’infrastruttura stradale – è il caso delle Smart road – diventando anche un utile strumento di informazioni in merito a traffico e sicurezza. Tutta questa automazione è governata dal software centrale, che permette di capire come reagire davanti agli eventi e ostacoli che possono presentarsi.

Benefici, vantaggi e criticità delle auto autonome

Per quanto riguarda le prospettive di sostenibilità – ambientale, economica e sociale – dei veicoli a guida autonoma, si può ad esempio considerare che porteranno una maggiore sicurezza negli spostamenti e nei trasporti, e quindi la riduzione degli incidenti stradali, considerato che il sistema di guida computerizzato non è soggetto a stanchezza, errori o distrazioni, e rispetto ai guidatori in carne e ossa è anche meno soggetto ai rischi legati alle condizioni ambientali, come scarsa luce, nebbia, pioggia, poca visibilità.

Basti pensare al trasporto aereo: già da decenni i sistemi di pilotaggio degli aerei sono ampiamente automatizzati e computerizzati – non solo per le fasi di volo, ma anche per quelle di decollo e atterraggio, innanzitutto quando c’è scarsa visibilità –, e nello spazio di decenni sono stati rarissimi gli errori commessi dai software – in questo caso quasi sempre dovuti a difetti di programmazione –, mentre gli errori umani sono di gran lunga la causa principale di incidenti e disastri.

Con la Smart mobility e la Future mobility, meno incidenti stradali significa meno vittime e feriti sulle strade, quindi un importante vantaggio per le vite umane, ma anche meno costi sanitari per le cure mediche, e meno costi collegati alle assicurazioni che devono coprire e rimborsare i danni provocati dagli incidenti.

Smart mobility e Smart car ridurranno l’inquinamento

La Smart mobility e la guida autonoma promettono anche di consentire una riduzione del traffico e dell’inquinamento. Con le Smart road, infatti, e con la possibilità di incrociare informazioni sulla viabilità e mappe Gps in tempo reale, trovando vie alternative per arrivare a destinazione, il traffico dovrebbe essere più fluido e meno congestionato, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti e di CO2.

Un altro beneficio previsto riguarda la riduzione di fatica e stress per i guidatori, che grazie ai sistemi AGV diventano dei passeggeri: se sulle strade si trovassero solo auto a guida autonoma, utilizzare un’auto intelligente per i propri spostamenti ridurrebbe o eliminerebbe lo stress alla guida, garantendo un traffico più fluido e scorrevole perché sarebbe il risultato non di decine di migliaia di individui che si muovono senza la minima coordinazione, ma una rete di spostamenti che attraverso sensori e computer tende a ottimizzare i flussi di mezzi sulle strade.

Un altro vantaggio sociale, per i motivi già evidenziati, consiste poi nel fatto che la mobilità autonoma renderebbe più facile e agevole muoversi e spostarsi anche per anziani e disabili.

Tutto ciò significa importanti vantaggi di tipo ambientale, economico e sociale, e per la Sostenibilità complessiva della Future mobility, destinata a generare grandi benefici in termini di sicurezza stradale ed abbattimento dell’inquinamento.

Incognite e nodi da sciogliere sul futuro delle Smart car

Il futuro delle Smart car e delle auto a guida autonoma non è solo roseo e luminoso, ma presenta anche alcune incognite, controindicazioni e nodi da sciogliere, ad esempio sul fronte della gestione dei dati personali, Privacy, etica del sistema e costi delle infrastrutture.

Innanzitutto, come ogni dispositivo connesso in rete, allo stesso modo anche la vettura a guida autonoma è attaccabile da hacker e pirati informatici, che potrebbero compiere sabotaggi o ‘impossessarsi’ del veicolo e alterare le normali funzioni di guida.

Gli stessi software che governano e guidano i veicoli autonomi non possono essere immuni da errori e malfunzionamenti, anche se con ogni probabilità si ridurranno a mano a mano che questi sistemi diventeranno sempre più sofisticati, e imparando dagli errori precedenti. Ma gli esempi di Bias e lacune nei software non mancano: alcuni sistemi di guida autonoma fanno fatica a ‘riconoscere’ motorini e motociclette che possono essere presenti sulle strade, sembra per la limitata superficie metallica di questi mezzi a due ruote; ed è già capitato che qualche veicolo a guida autonoma si sia schiantato contro un camion o un rimorchio bianco confondendo il colore del mezzo con quello di un orizzonte molto luminoso.

Future mobility, dati personali, Privacy e nuove regole

Ci sono anche implicazioni che riguardano la protezione dei dati personali dei conducenti, dei passeggeri e dei vari attori coinvolti nella Future mobility. Le Smart car registrano, trattano e conservano numerosi dati personali, a cominciare dalle destinazioni, percorsi effettuati, tragitti preferiti, stile di guida, infrazioni al codice della strada. Tutti dati che potrebbero essere utilizzati in vario modo, dalle attività di marketing ad altre che violano la Privacy, e anche in questo ambito bisogna quindi garantire un’adeguata sicurezza ed evitare danneggiamenti o manipolazioni.

Occorre applicare, dunque, alla costruzione dei veicoli autonomi i principi di Privacy by design e by default, ovvero unire alla progettazione meccanica e tecnica quella sulla protezione dei dati personali, garantendo soluzioni che tutelino la Privacy e la sicurezza degli utenti, limitando il trattamento dei dati personali solamente a quelli strettamente necessari.

Ci sono poi da chiarire e risolvere delle incognite dal punto di vista delle infrastrutture necessarie, che impattano sulla sostenibilità economica dell’intero sistema. Mentre far viaggiare una accanto all’altra solo auto a guida autonoma potrebbe essere relativamente più semplice e accessibile, la complessità aumenta di molto se si tratta di unire e mischiare veicoli autonomi e veicoli a guida tradizionale, cioè umana, proprio perché sistemi computerizzati e digitali possono interagire e ‘dialogare’ tra loro, ma non possono interagire con in guidatori e con le loro manovre.

Veicoli a guida autonoma che funzionano come treni

Per questo, qualcuno sta già pensando alla possibilità di creare corsie e strade riservate ai veicoli autonomi, mentre qualcun altro fa già notare che tutto ciò avrebbe costi di realizzazione e utilizzo molto alti, e che in questo modo le auto autonome funzionerebbero più come dei treni che viaggiano su ‘rotaie riservate’, perdendo la flessibilità e la fluidità che caratterizzano i trasporti su strada.

Un’altra obiezione dal punto di vista della sostenibilità economica e sociale – anche se ancora molto in prospettiva – riguarda la possibile riduzione dei posti di lavoro collegati al mondo dei trasporti e della mobilità, in quanto i veicoli senza pilota saranno i principali concorrenti di tassisti e autotrasportatori.

Per tutti questi motivi, sono ancora molte le incognite da chiarire nell’ambito della Smart mobility e delle sue prospettive e potenzialità, e allo stesso tempo servono urgenti interventi normativi, soprattutto a livello europeo, in grado di dare certezze al settore e al futuro della mobilità guidata dalle nuove tecnologie.

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