2022. Un anno con Future Mobility

Anche quest’anno, il nostro canale Future Mobility non si è fermato guardando alle diverse tecnologie e ai nuovi trend che stanno delineando la mobilità del futuro, per comprenderne gli impatti verso il raggiungimento di un domani migliore

Immagine distribuita da Flickr con licenza CCO

Se quello della mobilità rappresenta uno dei settori chiave per lo sviluppo sostenibile, appare evidente come dai suoi sviluppi dipenda molto del nostro futuro. In tal senso, per far sì che la sua trasformazione incontri le sempre più urgenti sfide della sostenibilità – non soltanto ambientali, ma anche economiche e sociali – è oggi quantomai fondamentale interrogarsi su come indirizzare il potenziale della tecnologia verso il raggiungimento di questo obiettivo.

Per questo motivo, anche quest’anno, il nostro canale Future Mobility non si è fermato, mantenendo invariato il proprio obiettivo: quello di guardare alle diverse tecnologie – dall’Intelligenza artificiale fino alla blockchain, passando per l’IoT – e ai nuovi trend che stanno delineando la mobilità del futuro, per comprenderne gli impatti verso il raggiungimento di un domani migliore. In questo articolo, tra i diversi contributi, ne abbiamo selezionati dodici – uno per mese – tra i più significativi del nostro 2022.

Gennaio: la sostenibilità dei trasporti come fattore abilitante per lo sviluppo sostenibile

Ambiente, società ed economia sono facce della stessa medaglia dello sviluppo sostenibile, e i trasporti e ciò che implicano sono in grado di toccarle tutte contemporaneamente. Per questo occorre accelerare la trasformazione di questo settore nell’ottica della sostenibilità, sfruttando, come evidenziato dal rapporto “Sustainable transport, sustainable development”, il contributo offerto dalle nuove tecnologie: nell’articolo di Lorenzo Papale, il resoconto del rapporto con i contributi di Luigi Mundula, Professore all’Università di Cagliari e membro del Comitato Scientifico della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.

Febbraio: gli elementi per il futuro sostenibile delle case automobilistiche

Per il contrasto al cambiamento climatico, le case automobilistiche dovranno non soltanto trovare soluzioni sempre più sostenibili, ma anche adattarsi ai continui mutamenti di un mondo in costante evoluzione. Lo scrive Andrea Bertaglio nel suo approfondimento sul report 2035 Global Powertrain Forecast Report Flexing for the Future, che ha individuato i tre punti cardine per la sostenibilità: flessibilità, digitalizzazione e automazione.

Marzo: D come Dati per la mobilità sostenibile

Per la rubrica ABC Future Mobility – finalizzata a fare chiarezza sui principali temi connessi alla mobilità sostenibile e al ruolo delle tecnologie, scelti in base alla propria lettera iniziale – la lettera “D” è dedicata ai Dati: il cosiddetto nuovo “oro nero” del ventunesimo secolo. Una panoramica sul loro ruolo guida per la mobilità sostenibile nel futuro nell’articolo a firma di Stefano Casini.

Aprile: il ruolo di Startup, app e servizi per promuovere la mobilità attiva

La mobilità attiva consiste negli spostamenti compiuti senza l’utilizzo di mezzi motorizzati – come a piedi, o in bicicletta – e consente, da una parte, di promuovere l’esercizio fisico, e dall’altra di affrontare tematiche come quelle dell’inquinamento. Promuovere questa soluzione di mobilità può avere dunque un ruolo fondamentale nell’ottica della sostenibilità, e diversi progetti, app e startup innovative si pongono proprio questo obiettivo: nel suo articolo, Mirella Castigli ne ha riportate alcune tra le più interessanti.

Maggio: le tecnologie digitali per la sicurezza stradale

Ogni anno, circa 1.3 milioni di persone perdono la vita a causa di un incidente stradale, mentre tra i 20 e i 50 milioni di persone restano gravemente ferite e/o con danni semi-permanenti. Se ribadire l’importanza del rispetto delle regole stradali è basilare, Giovanni Carpinelli ha approfondito il potenziale ruolo delle tecnologie digitali – dall’Intelligenza artificiale ai Big Data, passando per l’IoT – per il miglioramento della sicurezza in strada.

Giugno: l’impatto delle Smart Roads sulla mobilità urbana, intervista a Gianfranco Fancello

Tra gli elementi più interessanti della mobilità del futuro, ci sono senz’altro le Smart Roads: le cosiddette “strade intelligenti”, che hanno il potenziale per fornire un rilevante contributo anche nella direzione della sostenibilità. Nonostante ciò, non bisogna commettere l’errore di pensare che queste possano da sole risolvere le problematiche sulla mobilità urbana, perché rappresentano solo una delle componenti che costituiscono un sistema di trasporti: lo sostiene Gianfranco Fancello, professore associato all’Università degli Studi di Cagliari, nell’intervista di Salvo Stuto.

Luglio: la Mobilità come servizio (Mobility as a Service)

La Mobility as a Service rappresenta un nuovo modo di spostarsi, che al concetto di proprietà personale del mezzo di trasporto sostituisce la mobilità condivisa, intesa, per l’appunto, come un servizio di cui usufruire a seconda delle necessità: una soluzione, questa, che può garantire vantaggi per il cittadino, per l’ambiente e per la società nel suo complesso. Come funzionano questi servizi, qual è il ruolo della tecnologia, e le risposte ad altre domande rilevanti su questo modello di mobilità nell’articolo a cura di Stefano Casini.

Agosto: mobilità, le tecnologie che ci accompagneranno al 2035

Ci stiamo avvicinando velocemente verso una rivoluzione epocale della mobilità, dettata, anche, dalle esigenze di noi cittadini: sentiamo infatti sempre di più la necessità di una mobilità più sostenibile e intelligente, e questo modificherà non solo i mezzi di trasporto, ma anche strade, città e il modo in cui le vivremo. I ricercatori del Centro di Technology Foresight del Politecnico di Milano, in questo senso, hanno identificato alcune tecnologie e innovazioni legate alla mobilità che avranno un ruolo centrale nei prossimi anni, riportate in questo articolo di Duilio Colonna.

Settembre: benefici e nodi da sciogliere delle auto a guida autonoma

I veicoli a guida autonoma sembrano essere destinati ad essere una delle componenti del grande quadro della mobilità del futuro. Stando alle previsioni, questa tipologia di veicoli porterà importanti benefici dal punto di vista della sostenibilità, in termini, tra gli altri, di sicurezza negli spostamenti e di riduzione del traffico e dell’inquinamento. Tuttavia, allo stesso tempo, non mancano alcuni importanti nodi da sciogliere: un approfondimento sul tema ad opera di Stefano Casini.

Ottobre: i veicoli ibridi tra vantaggi e punti critici

Il primo veicolo ibrido risale al 1900, ma non ebbe successo a causa della mancanza di domanda: oggi, poco più di cento anni dopo, tutte le maggiori case automobilistiche hanno introdotto questa tipologia di auto nella propria produzione. In questo articolo, un’analisi dei principali vantaggi, ma anche delle criticità, connesse alle vetture hybrid.

Novembre: Mobilità Aerea Avanzata, come il Piano Strategico Nazionale di ENAC intercetta i temi della sostenibilità

La digitalizzazione sta modificando sempre più velocemente il mercato della mobilità aerea, soprattutto quella che viene definita Mobilità Aerea Avanzata: quei servizi di trasporto innovativi in grado di migliorare l’accessibilità e la mobilità delle città, delle aree metropolitane e dei territori, la qualità dell’ambiente, della vita e della sicurezza dei cittadini. Su questi temi l’ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile – ha individuato la necessità di promuovere una strategia per la creazione dell’ecosistema nazionale per la Mobilità Aerea Avanzata, dando luogo al Piano Strategico Nazionale Advanced Air Mobility – AAM (2021-2030). Nel suo articolo, Duilio Colonna analizza come il piano intercetti le tematiche della sostenibilità.

Dicembre: Blockchain e automotive

Tra i diversi settori in cui la blockchain sta trovando la propria applicazione, anche quello automobilistico sembra guardare con ambizione al suo potenziale. Un report pubblicato da EU Blockchain Observatory and Forum, approfondito da Salvo Stuto, spiega in che modo la tecnologia basata su un registro elettronico distribuito possa essere utile nell’industria automobilistica: dalla supply chain delle autovetture fino alla gestione dei parcheggi nell’ambito della smart city.

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