Tour guidati verso la Digital Transformation

La percezione da parte delle imprese ICT che il livello di competenze digitali delle aziende clienti non sia adeguato al fine di poter intraprendere azioni efficaci di trasformazione digitale deve far riflettere su come il sistema dell’offerta deve approcciare la domanda. Spesso si tratta di aziende che non hanno ancora acquisito quel livello minimo di consapevolezza che, senza un ripensamento dei modelli di business imposto dalla rivoluzione 4.0, rischiano di soccombere a vantaggio di quelle imprese che invece hanno colto per tempo il senso della trasformazione digitale.

In tal senso le imprese ICT devono rivedere il modo in cui propongono progetti digitali ai clienti, passando dalla logica tradizionale di offerta pilotata dal prodotto e/o dalla tecnologia ad una proposta guidata dalla trasformazione dei modelli di business del cliente. Si tratta certamente di un cambio di approccio che non tutti sono in grado di supportare, ma è indispensabile per poter colmare il gap di competenze, e ancor prima come già detto spesso di consapevolezza, dei clienti.

Un catalogo di esempi per la trasformazione digitale?

Un approccio utile può essere quello che possiamo definire “proposal by example” e cioè un’offerta che propone un catalogo di esempi auto-consistenti, mediante i quali l’impresa può comprendere in modo chiaro quali aspetti del proprio business possono essere trasformati valutandone l’impatto. Allo stesso tempo l’impresa può confrontarsi con il fabbisogno di competenze digitali necessarie per poter adottare lo scenario proposto, tarando altresì in modo sostenibile l’introduzione delle tecnologie digitali proposte.

Se su tecnologie quali Social Media, Big Data e IoT sembra esserci un maggiore interesse da parte delle aziende, ciò è dovuto ad un grado di maggiore consapevolezza maturato grazie alla presenza di numerosi esempi applicativi. Le imprese ICT che per prime saranno in grado di proporre proposal by example sostenibili, basati su tecnologie quali Intelligenza Artificiale, Realtà virtuale/aumentata e Blockchain, avranno l’opportunità di guadagnare un vantaggio competitivo nel sistema dell’offerta, contribuendo in modo importante a qualificare la domanda di trasformazione digitale del sistema produttivo.

Affermando, dunque, che poter disporre di un catalogo applicativo by example che incroci le diverse dimensioni cioè, settore di attività, processi di business, tecnologie abilitanti e competenze digitali necessarie, dovrebbe essere un obiettivo Paese, una sorta di enciclopedia che superi il talvolta inconsistente e spesso evanescente approccio basato esclusivamente sulla redazione di piani strategici e di piani attuativi pluriennali per la trasformazione digitale.

Un catalogo che consenta di far emergere soprattutto la domanda implicita di innovazione delle aziende, divenendo esso stesso un asset tecnologico che, mediante l’utilizzo di alcune delle tecnologie oggetto del presente report e in particolare social media, Big Data, Intelligenza Artificiale e, perché no, sforzandoci di trovare impiego anche per Blockchain, IoT, realtà virtuale e aumentata, abiliti l’adozione di investimenti innovativi facendo incontrare l’offerta più adeguata.

A domanda di innovazione, si risponde

In altre parole, l’utilizzo delle tecnologie abilitanti per attivare il matching tra domanda e offerta di innovazione, può rappresentare un approccio efficace al fine di promuovere gli investimenti di trasformazione digitale.

I Social Media consentono di creare il contesto di condivisione delle informazioni volto a far crescere la sensibilità e la consapevolezza delle imprese.

Un approccio data-driven può consentire l’analisi di correlazioni tra informazioni appartenenti a contesti e a domini differenti, individuando cluster omogenei di imprese potenziali target di determinati scenari applicativi. La base informativa Big Data può anche essere alimentata da dati che il sistema delle imprese può decidere di mettere a disposizione anche mediante la condivisione di informazioni provenienti da database aziendali o di settore e addirittura da dispositivi IoT.

Mediante applicazioni di Realtà Virtuale e/o Aumentata può essere possibile ricostruire alcuni scenari applicativi al fine di farli comprendere maggiormente alle imprese con esperienze immersive simulate e/o aumentate.

Infine, l’Intelligenza Artificiale, anche beneficiando dei risultati ottenuti mediante l’adozione delle altre tecnologie, potrebbe consentire l’implementazione di applicazioni induttive/deduttive finalizzate a suggerire ad esempio quali possono essere le soluzioni a catalogo più opportune affinché una certa impresa possa raggiungere gli obiettivi desiderati in una determinata area del proprio business.

Il catalogo stesso diverrebbe così un marketplace che mediante l’utilizzo delle tecnologie 4.0 ne diverrebbe il primo promotore, generando consapevolezza nella domanda e orientando l’offerta nella proposizione di scenari concreti e sostenibili. Lo stesso marketplace consentirebbe altresì di monitorare il grado di interesse e di adozione delle tecnologie abilitanti da parte del sistema produttivo, come pure la quantità e la qualità dell’offerta mappata su casi d’uso process-driven che tengano conto dell’impatto desiderato e allo stesso tempo della necessità da parte delle aziende di dotarsi di adeguate competenze digitali.

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