Per gli automobilisti la mobilità elettrica è il prossimo confine da raggiungere, ma resta troppo cara

Il Mobility Insights Report, realizzato da LeasePlan in collaborazione con la società di ricerche Ipsos, mette in evidenza le opinioni, aspettative e attitudini positive sulla guida di veicoli elettrici. Restano però ancora parecchi ostacoli da superare

La mobilità elettrica in molti Paesi del mondo, e innanzitutto in Europa, da qui al futuro pare che abbia davanti a sé una strada spianata e tutta in discesa.

Crescono le opinioni, aspettative e attitudini positive sulla guida di veicoli elettrici, con i due terzi (65%) degli automobilisti che indicano di considerare favorevolmente la guida elettrica a emissioni zero. E circa la metà (44%) afferma che la propria opinione verso la guida elettrica è migliorata ed è più positiva nel corso degli ultimi tre anni. Inoltre, più di un quarto degli automobilisti censiti afferma che il loro prossimo veicolo sarà elettrico.

Sono alcuni dei principali risultati e tendenze che emergono dal Mobility Insights Report, realizzato da LeasePlan in collaborazione con la società di ricerche Ipsos, e svolto analizzando opinioni e intenzioni degli automobilisti in 22 Paesi, dall’Italia alla Nuova Zelanda, dagli Usa alla Turchia.

I più giovani (34%) e gli automobilisti che vivono in una grande città (37%) indicano con maggiore probabilità la propria intenzione di passare alla guida elettrica. Mentre i motivi principali che inducono all’acquisto o al noleggio di un veicolo elettrico sono i bassi costi operativi e le minori emissioni di CO2.

I vantaggi della guida elettrica diventano sempre più chiari

Più nel dettaglio, i vantaggi della guida elettrica diventano sempre più chiari e condivisi: i veicoli elettrici contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico mondiale, con le loro minori emissioni di CO2 – naturalmente è molto rilevante anche ‘come’ viene prodotta tutta l’energia elettrica necessaria a farli funzionare –; aiutano a migliorare la qualità dell’aria nelle città e nelle metropoli, con le loro minori emissioni di ossidi di azoto (per il 31% degli automobilisti censiti); e hanno un costo operativo complessivo inferiore (47%) rispetto ai veicoli tradizionali, alimentati a combustibili fossili e meno Green.

In sostanza, i bassi costi operativi (e complessivi) rappresentano il motivo più diffuso per cui gli automobilisti che vivono in una grande città desiderano passare alla guida elettrica (51%), mentre le minori emissioni di CO2 sono il motivo più diffuso per cui le donne (48%), e i giovani (51%) desiderano passare alla guida elettrica.

I principali ostacoli che frenano la mobilità elettrica

Per quanto riguarda invece i principali ostacoli che ancora frenano una maggiore diffusione della mobilità elettrica, al primo posto c’è il prezzo e costo d’acquisto per veicoli e automobili di questo tipo; altre preoccupazioni diffuse riguardano la ancora limitata diffusione delle infrastrutture pubbliche di ricarica, e l’autonomia dei veicoli e delle loro batterie elettriche: due fattori che messi insieme generano ancora diffuse resistenze all’adozione di questa mobilità zero o low carbon.

In particolare, la maggior parte (57%) degli automobilisti che dichiarano di non voler passare ai veicoli elettrici, sottolineano che un prezzo di vendita troppo alto è ciò che gli impedisce di passare a una guida a emissioni zero. Con percentuali ancora più elevate per gli automobilisti della Nuova Zelanda (70%), del Belgio (68%) e della Grecia (65%).

In Norvegia, invece, “un Paese in cui ormai da diversi anni sono presenti forti incentivi ai veicoli elettrici, dagli automobilisti vengono raramente indicati problemi relativi al prezzo di acquisto, con solo il 20% del totale che indica i costi alti come ostacolo al passaggio alla guida elettrica”, fa notare il Mobility Insights Report: “ciò dimostra chiaramente l’efficacia che gli incentivi per i veicoli elettrici possono esercitare su un’intera popolazione”.

Devono crescere le infrastrutture pubbliche di ricarica

Poi, tra gli altri ostacoli, il 35% di coloro che prevedono di acquistare un veicolo nei prossimi 5 anni indica la carenza di infrastrutture di ricarica come un ostacolo che impedisce la scelta di un veicolo elettrico, mentre l’autonomia di percorrenza limitata, o la cosiddetta “ansia relativa all’autonomia”, è il motivo per cui un ulteriore 34% del totale ritiene di non voler passare alla guida elettrica. Per esempio, in Portogallo e in Germania più di 5 automobilisti su 10 – tra coloro che prevedono di acquistare o noleggiare un veicolo nei prossimi 5 anni – spiegano che l’ansia relativa all’autonomia potrebbe impedirgli di effettuare il passaggio alla guida elettrica.

Insomma, segnali positivi ci sono, un po’ ovunque, ma resta tanta strada ancora da fare per arrivare a una Smart e Future Mobility diffusa.

Il Report, per fare un altro esempio, indica: “una quantità crescente di automobilisti dichiara di avere intenzione di noleggiare un veicolo elettrico: tra coloro che prevedono di noleggiare un veicolo nei prossimi 5 anni, la grande maggioranza (61%) afferma che prenderà in considerazione un veicolo elettrico”.

La grande maggioranza degli intervistati afferma che gli incentivi governativi li convincerebbero a passare alla guida elettrica: forti incentivi pubblici, in grado di abbassare i prezzi dei veicoli elettrici, renderebbero molti più propensi ad acquistare o noleggiare un’auto elettrica.

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