Il carbon farming è una grande opportunità per mitigare l’impronta di carbonio in agricoltura e allevamento e arrivare agli obbiettivi della transizione ecologica e della neutralità climatica. Poter sequestrare il carbonio nei terreni e nella biomassa vegetale sfruttando la naturale capacità del suolo di immagazzinare anidride carbonica e usarla come sostanza organica è un’arma potentissima per combattere i cambiamenti climatici e rendere allo stesso tempo anche i terreni più fertili. A tal proposito l’aiuto della tecnologia è imprescindibile, offrendo soluzioni digitali per implementare il carbon farming in azienda.
Tra queste troviamo ad esempio Project Carbonview, una nuova app sviluppata da Bayer assieme a Bushel e Amazon, che consente ad agricoltori e allevatori di misurare alla perfezione la propria impronta di carbonio al fine di potersi inserire nel mercato dei crediti di carbonio. Grazie al sistema dei carbon credit certificati infatti, le aziende possono compensare le proprie emissioni di anidride carbonica che non riescono a ridurre, convertendole in crediti di carbonio attraverso altre iniziative di sostenibilità ambientale.
Misurare in modo preciso le emissioni è il primo passo necessario per poter inserire l’azienda in questa catena di valore ambientale ed economico, ed è qui che la tecnologia entra in soccorso degli agricoltori. Vista infatti la complessità del processo produttivo, il modo più attendibile per rilevare dati e registrare informazioni è proprio attraverso l’utilizzo del digitale.
Grazie a questa app è possibile la gestione e la connessione di dati per valutare e monitorare le emissioni di carbonio lungo l’intera filiera e garantire un riconoscimento economico al ruolo degli agricoltori, con l’obiettivo di ridurre al minimo il proprio impatto ambientale. Raccogliendo i dati delle reali emissioni in azienda, così da valutare l’impatto del carbonio delle diverse pratiche agronomiche della produzione, gli agricoltori saranno in grado di poter apportare di conseguenza miglioramenti alla sostenibilità. Agricoltori ed allevatori potranno così ottenere anche un reddito in base al loro impegno verso la neutralità climatica, attraverso l’attuazione di pratiche agricole sostenibili una volta inseriti a pieno diritto nel mercato dei crediti di carbonio.
Tutto questo è reso possibile grazie al posizionamento di sensori in certi settori del campo o sulle macchine da lavoro, così da raccogliere tutti gli input e le informazioni provenienti da varie fonti, fornendo un sistema completo di supporto. L’agricoltore oggi è sempre più lontano dalla figura di agricoltore tradizionale, proiettato verso una dimensione digitale che consente di acquisire tutti i dati e le informazioni per gestire, monitorare e seguire i lavori nei campi senza più dover essere necessariamente sul posto.
Gli agricoltori e gli allevatori del futuro dovranno dunque possedere il giusto mix tra apertura all’innovazione e competenza tecnica nell’utilizzo delle nuove tecnologie, perché solamente intraprendendo un percorso di digitalizzazione sarà possibile garantirsi competitività nel mercato, possibilità di guadagno e realizzazione di tutti gli obbiettivi di sostenibilità che la gestione di un allevamento o di un’azienda agricola impongono.
Per maggiori informazioni sul carbon farming, consigliamo la visione di questo video.
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