Una gestione zootecnica contro il cambiamento climatico: ci aiuta SEBASTIEN e ce lo racconta Paola Nassisi del CMCC

Il progetto SEBASTIEN va ad implementare servizi ICT su larga scala per supportare l’allevamento e la gestione intelligente del bestiame

SEBASTIEN, progetto interessante, a partire dal suo acronimo: Smarter livEstock Breeding through Advanced Services Tailoring Innovative and multi-sourcE data to users’ Needs. Ovvero allevamenti di bestiame più intelligenti mediante servizi avanzati e la produzione di dati innovativi e multi-sorgente, su misura delle esigenze degli utenti.

Siamo sotto il cappello del CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, nato nel 2005 con il supporto finanziario del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio (MATT); con lo stato attuale di fondazione, promuove attività scientifiche nell’ambito del cambiamento climatico globale, avvalendosi della vasta esperienza nel campo della ricerca dei prestigiosi soci: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Università degli Studi del Salento, Università Ca’ Foscari Venezia, Università di Sassari, Università della Tuscia, Politecnico di Milano, Resources for the Future, Università di Bologna.

Il settore zootecnico sta attirando attenzione nel contesto della mitigazione dei mutamenti climatici, a causa delle sue elevate emissioni di gas serra (GHGs), compreso l’adattamento dei sistemi di allevamento a nuovi regimi climatici, tra cui la variabilità e gli eventi estremi.

SEBASTIEN, nello specifico, va ad implementare servizi ICT su larga scala per supportare l’allevamento e la gestione intelligente del bestiame, riducendo i rischi e cogliendo le opportunità poste dal cambiamento climatico, nonché da altri fattori di stress ambientale e pressioni antropiche concomitanti, ovvero l’attività umana.

L’obiettivo principale del progetto è fornire un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) per una gestione più efficiente e sostenibile (in termini economici ed ambientali) e una conseguente valorizzazione del settore zootecnico in Italia, in particolare dell’allevamento di bovini, ovini e caprini. Il DSS si rivolgerà ai sistemi di allevamento estensivo e intensivo, focalizzando le priorità di allevatori, operatori del settore, ricercatori, governi, operatori di mercato, imprenditori e PMI, e segnalerà condizioni di disagio per gli animali che possano ripercuotersi su produttività, riproduzione, mortalità e disponibilità di mangime.

La base di lavoro comprenderà informazioni ambientali, settoriali e altri dati geospaziali; sensori in situ consentiranno di misurare i parametri relativi alle condizioni fisiche degli animali e simulazioni climatiche storiche e future con dettagli spaziali senza precedenti sull’Italia saranno combinate in indicatori relativi alle condizioni di benessere. Immagini satellitari, inoltre, saranno integrate per analisi multidimensionali della disponibilità di mangime.

Questi big data saranno integrati e trasmessi su misura all’utente finale attraverso diverse tecniche, da indicatori empirici/statistici ad algoritmi di machine learning. Le informazioni saranno accessibili e sfruttate attraverso una piattaforma di strumenti e servizi personalizzati; SEBASTIEN fornirà infatti un portale web per l’utilizzo di nozioni e servizi aperti a tutti, a costituire un unico riferimento. La piattaforma dei servizi contribuirà così a rendere il settore zootecnico più sostenibile dal punto di vista ambientale (in particolare climatico) e socioeconomico, bilanciando le esigenze dei diversi stakeholders.

Tempistiche? Trenta mesi, scattati il primo gennaio 2022 e a scadere il 30 giugno 2024, sotto la guida di Paola Nassisi, leader del comitato scientifico CMCC, e di Laura Conte, project manager.

«SEBASTIEN – approfondisce Nassisifa affidamento su una serie di tecnologie come sensori in situ per misurare parametri relativi alle condizioni fisiche degli animali, immagini satellitari per analisi sulla disponibilità di mangime e simulazioni climatiche per estrarre indicatori relativi a condizioni di benessere del bestiame. Il progetto è da poco entrato nella sua seconda fase. Per gestire la grande ed eterogenea mole di dati da raccogliere per finalità di analisi e valutazione, è necessario implementare un’architettura informatica di gestione ed elaborazione dati, avanzata e flessibile. La definizione di tale architettura è ultimata ed è iniziata la fase implementativa.

Il progetto prevede inoltre lo sviluppo di sensori avanzati e customizzati ad hoc per monitorare in tempo reale la posizione, il movimento e lo stato di salute degli animali, allo scopo di agire tempestivamente e velocizzare il processo decisionale in caso di anomalie nel comportamento degli animali dovute a fattori ambientali, stress o patologie in atto. I sensori sono attualmente in fase di test sul campo.

Dal punto di vista scientifico, sono stati definiti i modelli di analisi e di predizione per i servizi previsti nel progetto (https://www.sebastien-project.eu/informazioni/). I modelli sono basati su tecniche di Intelligenza Artificiale, che sfruttano meccanismi di Machine Learning su architetture di High Performance Computing».

Le attività di progetto sono in linea con le tempistiche previste in fase di sottomissione della proposta e la prima versione operativa e disponibile online del portale di progetto e dei relativi servizi è prevista entro fine 2023.

SEBASTIEN è stato presentato recentemente ad una delle conferenze di settore più importanti a livello europeo, la European Geoscience Union, riscuotendo molto successo ed interesse, a tal punto da essere selezionato, tra altri 17.000, per la partecipazione ad una delle press conferences tenutesi ad EGU.

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