L’intelligenza artificiale è fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. Lo sostiene l’87% dei decisori mondiali del clima

Il rapporto How AI Can Be a Powerful Tool in the Fight Against Climate Change di AI for the Planet rivela un forte interesse nell’utilizzo dell’IA per affrontare i cambiamenti climatici, però chi è impegnato nella transizione riscontra ostacoli che portano ad un impatto su vasta scala

Immagine distribuita da Emeritus con licenza CCO

Il cambiamento climatico già oggi ha un impatto significativo sui sistemi ambientali, sociali, politici ed economici di tutto il mondo, e in futuro lo avrà ancora di più. Le azioni per limitare il riscaldamento globale e i suoi effetti correlati, insieme all’adattamento e alla resilienza di cittadini e imprese, sono quindi fondamentali.

Saranno essenziali gli sforzi di tutti per raggiungere l’obiettivo dell’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050, così come l’impegno per prepararsi alle conseguenze del cambiamento climatico stesso e per ridurre al minimo i danni che ne derivano. L’applicazione di analisi avanzate e di sistemi di intelligenza artificiale (AI) alle sfide climatiche fornisce un supporto importante, addirittura vitale, per apportare i cambiamenti essenziali necessari in questo momento critico.

Secondo il rapporto How AI Can Be a Powerful Tool in the Fight Against Climate Change, realizzato da AI for the Planet Alliance in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG) e BCG GAMMA, l’87% dei vertici di realtà pubbliche e private che si occupano di tematiche relative al clima e all’intelligenza artificiale pensano che quest’ultima sia una risorsa preziosa nella lotta ai cambiamenti climatici.

Sulla base dei risultati di uno studio effettuato intervistando oltre 1.000 dirigenti con potere decisionale sull’IA o sulle iniziative in merito al riscaldamento globale, il report evidenzia che circa il 40% delle organizzazioni può immaginare di utilizzare l’intelligenza artificiale per sostenere i propri sforzi a favore dell’ambiente. Tuttavia, anche tra questi esperti c’è chi sostiene che ci siano ancora significativi ostacoli per un’adozione su larga scala dell’IA.

Il report How AI Can Be a Powerful Tool in the Fight Against Climate Change offre un’ampia carrellata di applicazioni dell’intelligenza artificiale contro i cambiamenti climatici. Non solo, suggerisce ai leader mondiali come utilizzare l’IA per raggiungere i propri obiettivi per l’ambiente.

Mitigazione. Uno degli usi più critici dell’intelligenza artificiale è nella misurazione, riduzione e rimozione delle emissioni e degli effetti dei gas serra (GHG). Oltre il 60% dei leader di realtà pubbliche e private vede nella riduzione e nella misurazione delle emissioni il maggior valore di business per le proprie organizzazioni. Secondo BCG, un utilizzo diffuso, a livello globale, dell’IA può portare a riduzioni dal 5% al 10% delle emissioni di GHG o da 2,6 a 5,3 gigatonnellate di CO2.

Adattamento e resilienza. L’adattamento ai cambiamenti climatici è una delle sfide più grandi per la politica e le aziende impegnate nella transizione. Questo perché l’adattamento aumenta la resilienza agli effetti delle tendenze climatiche a lungo termine, ma anche agli eventi meteorologici estremi. In questo contesto l’intelligenza artificiale viene utilizzata per aiutare a simulare e rappresentare i rischi legati al clima, migliorando le proiezioni a lungo termine di eventi localizzati come l’innalzamento del livello del mare o potenziando i sistemi di allerta precoce per fenomeni estremi come uragani o siccità.

Fondamenti. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per supportare gli sforzi di ricerca e istruzione sui cambiamenti climatici, aiutando tutte le parti interessate – politica, mondo economico, scienza e anche cittadini – a comprendere i rischi e le implicazioni coinvolte. Può anche incoraggiare i ricercatori a condividere ciò che hanno appreso e i risultati che hanno raggiunto. Questi sforzi supportano e amplificano il lavoro di mitigazione, adattamento e resilienza che si sta facendo, e che si farà sempre più.

All’interno di ciascuno di questi ambiti, l’intelligenza artificiale può essere impiegata in cinque modi principali:

  • Per raccogliere e completare set di dati complessi su emissioni, effetti climatici e altro ancora;
  • Per rafforzare la pianificazione e il processo decisionale;
  • Per ottimizzare i processi;
  • Per supportare gli ecosistemi collaborativi;
  • Incoraggiare comportamenti favorevoli al clima.

Può quindi fungere da strumento per aiutare le parti interessate, dalle imprese e dai governi alle ONG e agli investitori, ad adottare un approccio più informato e basato sui dati, offrendo loro l’opportunità di creare cambiamenti significativi in questo particolare momento critico. Il report fa comunque notare che l’IA non è la soluzione in sé, ma uno strumento per aiutare i leader e i cittadini a esprimere giudizi informati su come affrontare le sfide climatiche.

Ostacoli al progresso

Sebbene ci siano alcune aree in cui le soluzioni di intelligenza artificiale sono consolidate e pronte per un’ampia applicazione, come la misurazione delle emissioni e il monitoraggio dei pozzi naturali di carbonio, le tecnologie oggi esistenti per contrastare i cambiamenti climatici sono frammentate, non in rete l’una con l’altra, di difficile accesso e prive di risorse che potrebbero consentire una scalabilità.

Inoltre, non tutte le organizzazioni sono ancora attivamente impegnate in progetti relativi al clima, né tantomeno all’IA. Parallelamente, i leader che si sono già mossi in questa direzione devono affrontare molti ostacoli per utilizzare l’intelligenza artificiale a beneficio del clima. Il 78% degli intervistati nello studio da AI for the Planet Alliance cita, come difficoltà, lo scarso accesso alle competenze in tema di IA, sia all’interno che all’esterno della propria organizzazione; il 77% segnala la mancanza di soluzioni di intelligenza artificiale disponibili; e il 67% afferma di dover affrontare una mancanza di fiducia dell’organizzazione stessa nei dati e nelle analisi dell’IA.

La necessità di avere supporti importanti

Nello studio si legge che, se si vuole arrivare ad un’applicazione su larga scala dell’intelligenza artificiale, questa tecnologia deve essere progettata per avere un’alta facilità d’utilizzo, indipendentemente dal fatto che questi sistemi siano sviluppati per aziende private, governi o enti pubblici. Devono essere facilmente accessibili, offrire vantaggi tangibili all’utente e fornire informazioni chiare per guidarne l’azione.

I campi nei quali è necessario agire sono sostanzialmente tre:

Risorse e reti. Se si vuole massimizzare il potenziale dell’IA nell’affrontare i cambiamenti climatici, in particolare nel sud del mondo, è necessario che le soluzioni adottate abbiano risorse e siano in rete. In altre parole, hanno bisogno di accedere a investimenti di capitale, decisori e professionisti formati, che consentano loro di essere implementate su larga scala. Il sostegno finanziario può colmare il divario tra la ricerca accademica e la distribuzione su larga scala, mentre i collegamenti con i responsabili politici e i leader aziendali possono aiutare a rafforzare la consapevolezza e l’applicazione. Inoltre, la condivisione delle conoscenze sulle migliori pratiche e sulle applicazioni più performanti può favorirne un’ampia distribuzione.

Sviluppo delle capacità. Soluzioni di successo richiedono un’ampia capacità di sviluppo. La formazione e la riqualificazione possono garantire che dipendenti, manager, decisori e altri attori interessati utilizzino e interpretino efficacemente le tecnologie di intelligenza artificiale, anche nei contesti più critici. Inoltre, la ricerca sull’IA deve diventare più inclusiva, poiché rischia di trascurare le esigenze del Sud del mondo, dove molti paesi saranno colpiti in modo sproporzionato dal cambiamento climatico.

Fiducia. Data la sua complessità e i rischi di comportamenti non etici, intenzionali o meno, gli utenti dell’IA devono guadagnarsi la fiducia dei leader climatici. In altre parole, l’intelligenza artificiale deve essere utilizzata in modo responsabile, impiegando set di dati affidabili ed enfatizzando i risultati positivi. Non solo, dati e risultati devono essere diffusi in modo da facilitarne l’interpretazione e la comprensione.

Nonostante la sua promessa, nel report How AI Can Be a Powerful Tool in the Fight Against Climate Change emerge che l’intelligenza artificiale da sola non basta per risolvere la crisi climatica. È invece uno dei tanti strumenti che dovrebbero essere impiegati per affrontare questa sfida globale. Le persone, le comunità e le organizzazioni che hanno un compito da svolgere nella lotta alla crisi climatica, indipendentemente dal loro ruolo formale nell’IA o in altre possibili soluzioni, dovrebbero quindi considerare come altre tecnologie emergenti possano aiutare anche l’intelligenza artificiale a rimuovere gli ostacoli alla sua scalabilità.

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