Assintel: cresce il mercato IT 2017 che traina l’Italia digitale verso la ripresa

La Digital Transformation permea positivamente le imprese italiane e favorisce il mercato dell’IT con una crescita del 3,9% nel primo trimestre 2017, secondo i dati dell’Assintel Report+ presentati oggi a Milano.

L’outlook della spesa IT in Italia presentato da Assintel mostra un trend positivo per il 2017, grazie all’implementazione dei progetti di Digital Transformation messi a budget nel 2016 dalle imprese italiane. Un risultato incoraggiante che pone l’attenzione sui Digital Enabler che trainano gli investimenti in tecnologie innovative.

A guidare la crescita della spesa IT è il Cloud Computing, con un + 18,9% nel primo trimestre 2017 pari a 852 milioni di euro, ormai percepito non più come early adopter ma come scelta primaria per le aziende.

Negli ultimi 3 anni il cloud è cresciuto a doppia cifra anno dopo anno, divenendo la “nuova normalità” delle imprese italiane, favorendo la digital transformation in senso non solo tecnologico ma anche strategico e culturale.

In questo allargamento della spesa rientrano i programmi per la razionalizzazione dei data center nella Pubblica Amministrazione e la crescita dell’utilizzo di servizi cloud anche nel grande bacino potenziale costituito dalle Piccole e Medie aziende che costituiscono il panorama italiano.

Il mercato dei Digital Enabler (Big Data – Advanced Analytics, IoT, Cybersecurity, Customer Journey) ha una portata più ampia rispetto alla sola connotazione componentistica della spesa IT, permeando la vita dei consumatori in senso più pervasivo. Dalle messaging app all’automotive, dalla casa al lavoro, ogni ambito della vita viene sempre più automatizzato dalle nuove tecnologie trainate dall’IoT, cambiando radicalmente l’ecosistema di riferimento.

Tale cambiamento non sarebbe possibile senza l’IT, poiché come sosteneva Alfredo Gatti, fondatore di Netconsulting prematuramente scomparso pochi mesi fa, “i Digital Enabler sono un regalo che di tanto in tanto l’IT ci fa.

Leggere i dati trimestrali della spesa IT ci permette di valutare cosa accadrà nel mercato italiano prima che le cose avvengano; è fondamentale analizzare l’andamento di un settore che cambia così velocemente” sostiene Stefano Epifani, moderatore della tavola rotonda della mattinata.

Molti gli spunti emersi dagli speakers, con un focus comune sulla necessità ormai impellente di lavorare sinergicamente alla formazione delle risorse professionali destinate a guidare e sostenere la digital transformation tanto in senso tecnologico quanto progettuale e strategico.

Dal Data Scientist al Project Manager, le competenze specifiche sono elemento cardine ed abilitante della trasformazione digitale, senza le quali l’Italia rischia di rallentare il passo nei confronti degli altri Paesi Europei, già più avanti.

Rino Cannizzaro, AD di Adfor, sottolinea che “al di fuori del settore IT le aziende italiane ancora faticano a riconoscere l’IT come abilitatore del business, qualunque esso sia, e pertanto non spingono come dovrebbero nella richiesta formativa di figure professionali in questo ambito.” Ma il trend in crescita della spesa IT mostra sempre più l’esigenza di competenze abilitanti che permettano alle imprese di attuare la digital transformation.

Altro ambito in forte crescita è il rapporto con il cliente, valorizzato attraverso la Customer Journey, che cresce del 11,2% con una spesa di quasi 4 miliardi di euro.

Il turismo è un settore altamente digitalizzato. Nel nostro Customer Journey il mobile è presente in ogni tappa, accompagnando il viaggiatore dalla scelta del viaggio alla sua realizzazione”, racconta Geronimo Pirro di Amadeus Italia. Il 55% delle prenotazioni viene fatta online e buoni margini di crescita ci sono anche per i viaggi aziendali, notoriamente più lenti nella scelta di soluzioni online.

Il viaggiatore sembra quindi essere più digitalizzato dell’host che lo accoglie, spingendo il settore ad un salto concreto e contingente verso la trasformazione digitale a 360°.

Muta radicalmente l’esperienza utente grazie all’IoT che cambia luoghi e oggetti”, sottolinea Stefano Epifani, evidenziando come la crescita dell’Internet of Things rappresenti una leva imprescindibile verso la trasformazione digitale non solo delle aziende ma anche e primariamente degli utenti.

L’esperienza diventa centrale nella progettazione di trasformazioni digitali in ogni settore industriale.

Manlio Romanelli, CEO di MCube, ribadisce come “la Customer Experience guida gli investimenti dei Retailer, perché online e offline sono una realtà contigua per il consumatore. Il prodotto deve parlare al consumatore, creando un’emozione che spinga ad un acquisto soddisfacente.” Il proximity e il mobile sono due frontiere molto interessanti per i retailer, perché il punto vendita diviene luogo interattivo per l’esperienza cliente.

Ma l’Italia è pronta alla Digital Transformation, da Nord a Sud?

Emanuele Spampinato, Presidente di Etna Hitech, ricorda come “in Italia l’innovazione nell’IT non si sviluppa in egual misura in tutte le Regioni. Necessitiamo di risorse messe a disposizione in modo strategico. Il Piano Industria 4.0 è una rivoluzione non solo industriale ma anche sociale e culturale e prevede molte iniziative per innovare il Paese.  È fondamentale che le PMI ne colgano le opportunità per non rimanere escluse dal cambiamento”. Servono Enabler culturali, insomma, soprattutto per le PMI.

Fare sistema per offrire agli utenti la miglior esperienza possibile in ogni ambito è cruciale. I territori devono lavorare in modo sinergico per far sì che la Customer Experience sia fluida e congruente lungo tutto il percorso, senza idiosincrasie”, secondo Giorgio Rapari, Presidente Assintel.

La tecnologia deve uscire dalla tecnologia: servono contenuti, competenze, storytelling. Oggi tutta l’economia si basa su strumenti digitali”, chiude Stefano Epifani.

Il trend positivo dimostrato dai dati dell’Assintel Report+ rappresenta quindi la conferma di un cambiamento in atto, il cui passo dipende in gran parte da un cambiamento non tanto tecnologico, quanto culturale.

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