L’olivicoltura in Italia ha un’impostazione prevalentemente tradizionale. Molte aziende, infatti, sono familiari e producono per autoconsumo. Nel 2016 il Piano di settore olivicolo-oleario, edito dal Mipaaft, classificava le tipologie di aziende olivicole in 6 cluster, in base alla dimensione aziendale, al livello di specializzazione e ad altri fattori.
I cluster 2, 1 e 4 sono ritenuti “marginali”: hanno bassa probabilità di futura sopravvivenza, ma coprono il 17% della superficie olivicola totale e sono rappresentate soprattutto in Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. In questo scenario l’olivicoltura sembra uno dei mondi più distanti dall’innovazione: al contrario, ci sono diverse tecnologie a disposizione che possono essere installate anche con investimenti minimi e che si adattano facilmente ad aziende piccole o a realtà poco più che familiari.
Tecnologia in azienda olivicola 4.0
La FAO definisce lo Smart Farming come un sistema di gestione aziendale che utilizza le moderne tecnologie per incrementare la quantità e qualità dei prodotti agricoli. Di fatto, lo smart farming non prevede solo la mera applicazione della tecnologia in azienda, ma è un vero e proprio cambiamento della filosofia aziendale.
Esempio: la mosca dell’olivo è uno degli insetti più temuti dagli olivicoltori, in quanto gli adulti depongono le uova all’interno delle olive e le larve, sviluppandosi, ne mangiano la polpa, causando un peggioramento della qualità dell’olio, oltre che una riduzione della resa. La mosca dell’olivo può essere combattuta con trattamenti adulticidi, impedendo agli adulti di deporre le uova, oppure larvicidi, uccidendo le larve e riducendo i danni causati.
Nell’olivicoltura tradizionale i trattamenti sono applicati sulla base dell’esperienza: l’agricoltore conosce il suo oliveto e i fattori predisponenti lo sviluppo della mosca. Ciò causa incertezze sia nell’efficacia del trattamento (sarà stato fatto al momento più opportuno?), sia nella reale necessità di essere eseguito (in alcuni casi la mosca, sebbene presente, potrebbe risultare sterile a causa delle temperature troppo elevate).
Lo smart farming mette a disposizione dell’agricoltore strumenti di diversa complessità per combattere questo insetto e, più in generale, per gestire consapevolmente l’oliveto:
SMART SCOUTING
Persino nelle aziende familiari l’agricoltore va spesso in campo per verificare lo stato di salute delle piante e contare quante olive sono state danneggiate dalla mosca. Perché non registrare il dato tramite un’app? In questo modo tutti, in azienda, potranno sapere quante olive sono state danneggiate in un determinato punto del campo. Inoltre, l’agricoltore stesso, a distanza di tempo, potrà consultare i dati raccolti. La condivisione smart delle informazioni è già una forma – seppure semplice – di smart farming.
CENTRALINA METEO
I dati meteo sono fondamentali per qualsiasi decisione in ambito agricolo: se domani piove, oggi è inutile irrigare o eseguire un trattamento che verrà dilavato. Con una centralina installata in azienda, l’agricoltore potrà visualizzare sempre dati meteo estremamente precisi e affidabili.
MODELLI PREVISIONALI
I modelli previsionali, in base ai dati meteo, calcolano ad esempio la composizione della popolazione della mosca dell’olivo: ogni giorno il modello calcola se la popolazione della mosca si trova tutta sottoforma di adulti o di larve. Ciò è fondamentale per sapere esattamente quando trattare: se si intende eseguire un trattamento adulticida, si farà attenzione a trattare quando la maggior parte della popolazione di mosca si trova allo stadio di adulto, massimizzando l’efficacia del trattamento.
I modelli calcolano anche altre variabili interessanti, come la mortalità della mosca: se la mosca sta morendo a causa delle temperature molto alte, che senso ha eseguire un trattamento?
Ad oggi è possibile controllare i propri campi ovunque ci si trova: esistono anche modelli che stimano lo stadio fenologico della pianta, o che stimano il fabbisogno irriguo e nutrizionale.
DATI DA SATELLITE O DRONE
Gli agricoltori possono verificare se ci sono problemi in aree specifiche dell’azienda mediante i dati satellitari. La riflettanza della vegetazione in diverse lunghezze d’onda permette di descrivere lo stato di salute delle piante nelle diverse aree dell’azienda, a intervalli regolari di uno o più giorni. Questo è un grande aiuto per identificare le aree problematiche dell’azienda, verificarne le cause e intervenire tempestivamente.
DECISION SUPPORT SYSTEM
L’applicazione delle tecnologie dello smart farming porta gli agricoltori a dover prendere decisioni basandosi su un numero elevato di dati, che possono generare confusione se non adeguatamente organizzati. I Decision Support Systems servono proprio a questo: organizzare i dati in modo semplice e funzionale per gli operatori agricoli.
ALTRI STRUMENTI
Lo sviluppo tecnologico in questo settore è molto veloce, e ogni giorno vengono creati nuovi strumenti e opportunità: in commercio sono disponibili diversi tipi di sensori IoT che permettono di monitorare l’umidità del suolo, o persino la velocità di accrescimento dei frutti o dei tronchi. Inoltre, vi sono anche numerosi strumenti per l’automazione.
Un’opportunità per tutti
Al contrario di quanto si pensa, quindi, lo smart farming non si concretizza in strumenti rigidi, pensati esclusivamente per le grandi aziende. Il grande numero di strumenti a disposizione fa in modo che la conversione delle aziende da “tradizionale” a “smart” possa avvenire in tutte le realtà aziendali, in modo flessibile e personalizzato, ed è quindi a disposizione di tutti.
Lo smart farming permette all’agricoltore di produrre di più e meglio, riducendo impatto ambientale e costi di produzione. L’investimento iniziale può essere anche molto limitato, mentre ottenere un olio di elevata qualità, che sia per autoconsumo o vendita, vale molto di più.
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