Earth Overshoot Day 2020: 20 giorni in più “grazie” al COVID

Oggi, sabato 22 agosto, è il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, l’Earth Overshoot Day.

Che significa? Significa che tutte le risorse naturali – aria, acqua, materie prime, e via dicendo – che l’Umanità ha sfruttato e consumato dall’inizio dell’anno ad oggi la Terra è in grado di rigenerarle in un anno. Ma da oggi in poi, e fino alla fine dell’anno, invece, inizia appunto il “sovrasfruttamento” del Pianeta. tutte le risorse che bruciamo d’ora in poi e fino al 31 dicembre la Terra non riesce a ricrearle. Detto in un altro modo: consumiamo troppe risorse naturali: per la precisione continuiamo a usarle come se vivessimo su una Terra più grande di 1,6 volte.

Ma stavolta c’è una novità

Nel 2019 questo punto di svolta, questo Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, in cui iniziamo ad andare in deficit di risorse naturali, cadeva all’inizio di agosto. Quest’anno le conseguenze portate dal Covid 19 in termini di Lockdown, e quindi minori consumi, meno inquinamento, minore uso di risorse terrestri, hanno ‘ritardato’ l’arrivo sul calendario di questo Earth Overshoot Day di tre settimane, circa 20 giorni, rispetto all’anno scorso. Il Lockdown e il blocco di molte attività sul Pianeta hanno avuto l’effetto di consumare meno risorse: è vero che è la conseguenza diretta di una pandemia disastrosa e senza precedenti, ma è anche la dimostrazione che consumare e bruciare meno risorse terrestri si può. Ad esempio, spostandosi di meno, cambiando un po’ stili di vita e di lavoro e di produzione, ripensando a come fare meglio, e in modo meno ‘impattante’, ciò che prima sembrava immutabile e irreversibile forse solo per convenzione e abitudine. Il punto è ottenere questi risultati virtuosi non come conseguenza di una pandemia devastante, ma come risultato di scelte e azioni di Sviluppo Sostenibile. E in questo quadro le tecnologie possono abilitare un’efficace riduzione dei consumi ed essere strumenti abilitanti del cambiamento.

Il sovraconsumo globale è iniziato nei primi Anni ’70

Ora, il debito ecologico accumulato è pari alla produzione di 18 anni della Terra: in pratica, ‘fermando tutto’ (e già questa è un’ipotesi irrealizzabile), il Pianeta utilizzando tutta la sua capacità rigenerativa, impiegherebbe 18 anni per ripianare i danni causati da un uso eccessivo delle risorse naturali, ammesso che quei danni siano completamente reversibili. Cosa si dovrebbe fare, allora, per avere un Pianeta basato su un modello di sviluppo sostenibile? Bisognerebbe fare in modo che questo Giorno del Sovrasfruttamento della Terra, l’Earth Overshoot Day, fosse sempre più vicino possibile al 31 dicembre dell’anno: il che vorrebbe dire che ciò che consumiamo del Pianeta la Terra stessa riesce a rigenerarlo e ricrearlo.

Il blocco mondiale indotto dal Coronavirus ha causato una diminuzione del 10% dell’Impronta Ecologica

Cioé bruciamo il 10% di risorse naturali in meno rispetto all’epoca pre-Covid. E il Global Footprint Network, organizzazione internazionale per lo Sviluppo Sostenibile che aiuta il mondo a gestire meglio le proprie risorse naturali e a rispondere ai cambiamenti climatici, rimarca: “la recente pandemia di Covid 19 ha causato una contrazione dell’Impronta Ecologica dell’umanità, spingendo indietro di tre settimane rispetto all’anno precedente la data del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra. Il ritardo quest’anno del Earth Overshoot Day ci segnala l’opportunità di costruire un futuro in armonia con i limiti ecologici del nostro Pianeta. Si può fare”. 

Come si può fare a ritardare ancora di più l’arrivo sul calendario del Giorno del Sovrasfruttamento della Terra? 

La resilienza delle aziende, ma anche dei Paesi e delle città, dipende dalla corretta e ponderata gestione delle risorse ecologiche. Ecco qualche esempio concreto: ridurre – con un approccio orientato alla decarbonizzazione –  l’Impronta (cioè il consumo) di carbonio del 50% sposterebbe la data di 93 giorni. Ragionare in una logica Zero Carbon “regalerebbe” alla terra ben tre mesi. 

Ma non solo: poiché i sistemi alimentari attualmente utilizzano il 50% della biocapacità del nostro pianeta, ciò che mangiamo è importante. Ridurre della metà gli sprechi alimentari significherebbe ritardare il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra di 13 giorni.

Se riuscissimo a promuovere un #MoveTheDate di 5 giorni ogni anno, l’umanità potrebbe vivere entro la capacità del nostro pianeta prima del 2050

Poiché dobbiamo prepararci a un mondo sempre più soggetto ai cambiamenti climatici e alla limitazione delle risorse, il sito overshootday.org propone i cambiamenti di stili di vita che le persone possono fare, mentre il calcolatore dell’impronta può aiutarle a misurare i progressi. Inoltre, le iniziative attive e in esecuzione da parte di aziende, governi, comunità e individui per promuovere efficacemente la sostenibilità sono enfatizzate nella mappa interattiva di crowdsourcing #MoveTheDate.

Per sviluppare e realizzare questo cambiamento e questi risultati un ruolo centrale – oltre alle politiche di Paesi e governi e alle Policy aziendali – è quello delle tecnologie. Strumenti sempre più sofisticati e innovativi possono permettere di razionalizzare e ridurre i consumi di risorse naturali. Le tecnologie digitali, come ad esempio gli strumenti Mobile, il Cloud computing, i Big data permettono la disponibilità di informazioni precise sullo stato, i modelli di utilizzo e l’ubicazione delle risorse naturali – come appunto aria, acqua e materie prime – che vengono impiegate e sfruttate. È un passo cruciale per ottimizzare l’efficienza di un intero sistema.

Tra i vari esempi che si possono fare di uso ‘virtuoso’ degli Open data c’è CopenhagenConnecting, un’iniziativa del Comune di Copenaghen per la condivisione di un’ampia gamma di dati su elementi variegati della vita cittadina come l’acqua, l’aria, i rifiuti, l’energia, gli spostamenti, le emissioni, il traffico e l’ubicazione di determinati beni. Tutti questi dati possono costituire la base di un’ondata di innovazione ‘verde’ che comprenda lo sviluppo di nuovi modi per ottimizzare l’impiego delle risorse.

Un’altra mano importante, in questa direzione, ad esempio può venire dalle tecnologie di riciclo avanzato, che comprendono una serie di strumenti e soluzioni che consentono alle aziende di recuperare e riciclare materiali da fonti complesse, come gli articoli elettronici e altri prodotti di scarto, da cui si possono recuperare materie prime preziose e importanti. Inoltre le tecnologie di riciclo avanzato permettono di recuperare materiali che prima erano difficilmente riciclabili, comprese varie sostanze chimiche. Queste tecnologie di riciclo avanzato rivestono una particolare importanza per i modelli di business basati sul recupero, sul riciclo e la filiera circolare.

Con l’augurio che nel 2021 il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra possa arrivare ancora più tardi sul calendario, ma non come conseguenza di un’emergenza sanitaria, bensì come risultato di azioni di Sviluppo Sostenibile anche grazie all’uso di nuove tecnologie abilitanti in un’ottica di sostenibilità digitale.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here