Il futuro della mobilità all’IAA Mobility 2021: innovativo, circolare e sostenibile

Un servizio di taxi robot a guida autonoma, un’automobile progettata secondo i princìpi dell’economia circolare, fino alle tendenze del monitoraggio della salute in auto e della biometria: il futuro della mobilità sostenibile all’IAA Mobility 2021

Immagine distribuita da Pixabay

Le interconnessioni tra mobilità e sostenibilità sono fortissime, ed ormai chiare. Non soltanto per gli effetti sull’ambiente che questo settore determina, ma anche per quelli – altrettanto importanti – a livello sociale: il raggiungimento di una mobilità più green, efficiente e sicura, rappresenta quindi una priorità fondamentale per lo sviluppo sostenibile.

Un obiettivo verso il quale l’innovazione può giocare un ruolo decisivo, come raccontano e testimoniano chiaramente le nuove tendenze e gli sviluppi tecnologici emersi nel corso dell’IAA Mobility 2021: manifestazione appena conclusa a Monaco di Baviera che ha visto la partecipazione di oltre 400mila visitatori, nella quale si è messa in mostra la mobilità del futuro, con importanti spunti anche nella direzione della sostenibilità.

I progressi della guida autonoma

Quando si parla della mobilità del futuro, uno degli ambiti più discussi e al centro del dibattito è senz’altro quello della guida autonoma. Un campo in grande fermento, che richiede test e analisi approfonditi prima che i veicoli possano circolare in sicurezza, e pone non indifferenti problemi assicurativi, per il quale sono già diversi gli studi che ne evidenziano i potenziali vantaggi, tanto a livello ambientale, quanto a livello sociale ed individuale.

Per questo motivo, quella prodotta dalla collaborazione tra Sixt e Intel Mobileye, e presentata nel corso dell’IAA Mobility, è una grande novità: il primo servizio di taxi robot per la Germania, che vedrà i primi taxi elettrici al 100% percorrere le strade di Monaco con i propri clienti già dal 2022, una volta superati gli ostacoli normativi. I veicoli saranno equipaggiati con undici telecamere, sistemi radar e sensori lidar, ossia sensori che utilizzano un laser per determinare la distanza degli ostacoli: questi dovrebbero essere in grado di guidare in maniera autonoma in quasi tutte le situazioni, ed avere a bordo un autista umano con un ruolo di controllo.

Un progetto, quindi, che evidenzia come dall’incrocio tra tecnologia e mobilità del futuro, la sostenibilità possa guadagnarci: soluzioni innovative di questo tipo, infatti, possono contribuire a disincentivare l’utilizzo dell’auto privata, consentendo di ripensare, attraverso l’uso delle tecnologie, il trasporto pubblico urbano.

L’economia circolare nella mobilità del futuro

In una visione della mobilità che si adegui maggiormente ai princìpi della sostenibilità, oltre che un’accelerazione sul fronte dell’elettrico, è necessario anche prendere in considerazione una riduzione nell’uso delle materie prime nella produzione dei veicoli stessi, in un’ottica, quindi, di economia circolare.

Un tema, questo, che non è mancato nel corso della manifestazione, evidenziato dal Gruppo BMW in particolare con la presentazione di una nuova automobile elettrica prevista per il 2040, la BMW i Vision Circular, progettata per l’appunto nel rispetto dei principi dell’economia circolare. Il veicolo, infatti, è ottimizzato per cicli chiusi dei materiali, e si pone come obiettivo quello di raggiungere il 100% di materiali riciclati ed il 100% di riciclabilità: per fare questo, oltre a materie prime certificate a base biologica, utilizza il più possibile materie prime seconde. Stesso discorso per quanto riguarda la batteria a stato solido della vettura, anch’essa riciclabile al 100% e realizzata quasi totalmente attraverso materiali riciclati.

Non solo elettrico, quindi: la mobilità sostenibile del futuro passa anche da una scelta dei materiali più rispettosa dell’ambiente, per muoversi su un mezzo che sia in grado, a fine vita, di “chiudere il cerchio”.

Le tendenze della future mobility, dal monitoraggio della salute alla biometria

E se l’automobile del futuro, oltre che di spostarsi in maniera autonoma, fosse anche in grado di fornire “assistenza medica”? Una tendenza, questa rilevata dall’IAA Mobility, che sembra appartenere ad uno scenario futuristico, ma alla quale diversi produttori e fornitori del settore stanno già lavorando.

Se il contesto pandemico ha reso l’incrocio tra il digitale e la salute individuale non proprio una novità, nello spazio di un’automobile questo connubio assume una forma assolutamente innovativa: avvisi in caso di pressione alta, frenata autonoma in situazioni di emergenza alla guida e chiamata ai servizi di emergenza sono alcune delle possibili soluzioni di una nuova mobilità più intelligente e connessa. Un’innovazione che, ovviamente, vedrà nei dati – raccolti dall’auto o attraverso servizi connessi – e nell’Intelligenza artificiale due elementi fondamentali e che, nei prossimi anni, potrà aggiungersi al quadro di una mobilità futura più sostenibile e sicura, nel suo complesso.

Sempre nell’ambito della sicurezza automobilistica, un ulteriore tendenza tecnologica evidenziata dall’IAA Mobility è quella dell’utilizzo della biometria. In questo senso gli occhi, la retina, le impronte digitali ma anche il tono della voce possono diventare “strumenti” in grado di identificare univocamente gli utenti: l’apertura, così come l’accensione dei veicoli, dipenderà quindi, ad esempio, dall’identificazione o meno della corretta impronta digitale del proprietario dell’auto.

Ma se la possibilità di limitare le probabilità di subire un furto d’auto è già di per sé un lato positivo, quelle offerte dalla biometria in questo contesto vanno ancora oltre. Infatti, questa può risultare utile anche nel miglioramento del livello di benessere e di sicurezza dei guidatori: un esempio è quello di Jaguar Land Rover, che sta testando un sistema volto a monitorare l’umore degli occupanti tramite una telecamera sul volante e sensori biometrici che ne controllano l’espressione facciale. Attraverso l’interpretazione delle espressioni il sistema regola automaticamente le funzioni dell’abitacolo, andando ad esempio a modificare l’illuminazione con colori più rilassanti se rileva che il conducente è sotto stress, o a diminuire la temperatura nel veicolo in caso di rilevamento di segni di stanchezza.

Insomma, questi sono solo alcuni dei progetti e delle tendenze evidenziati dall’IAA Mobility che caratterizzeranno la mobilità del futuro: un futuro dell’automotive orientato alla sostenibilità che potrebbe essere più vicino di quanto non si pensi.

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