10 regole per usare meglio e in modo più sicuro Tik Tok

Sono 236 i video pubblicati in media ogni minuto su TikTok, social network lanciato nel 2018 e nato dall’acquisizione di Musical.ly. Conosciuto in 150 Paesi e tradotto in 75 lingue, secondo i dati diffusi dalla stessa piattaforma per un anno di Tilk Tok in Italia, sono state 280 le challenge lanciate nel nostro Paese per circa 3 milioni di utenti, con 62 milioni di visualizzazioni per l’hashtag più popolare #wasabisong, 45 milioni per #backtoschool e 44 milioni per #greenscreen.

A utilizzare il social del momento in particolare adolescenti e, in modo sempre più precoce prima dei 13 anni necessari per iscriversi, anche i bambini. Motivo che ha portato, nel marzo di questo anno, la Federal Trade Commission a multare Tik Tok per 5,7 milioni di dollari per aver raccolto i dati dei minori di 13 anni senza il consenso dei genitori.

Quali i consigli utili a utilizzare in modo più consapevole e sicuro Tik Tok?

Il Digital Transformation Institute, insieme a Tech Economy 2030, ha elaborato un decalogo con alcuni consigli utili per ragazzi e genitori per fare un uso positivo e sicuro del social network di video sharing.

Puoi usare TikTok in modo originale e creativo, anche senza riprenderti in viso o senza riprendere in viso i tuoi amici (specialmente, se sono minorenni, se non hai il consenso dei genitori). Prova a inventare un modo nuovo, divertente, originale e interessante di usare TikTok”. Con questo invito vengono presentate le dieci regole che i piccoli utenti di Tik Tok possono discutere insieme ai loro genitori, aprendo un confronto sul modo corretto di usare un’applicazione di grande potenza comunicativa, non certo priva di rischi.

Il decalogo, partendo dal dare suggerimenti per la fase di registrazione per la quale occorre avere 13 anni e che va comunque concordata con i genitori, arriva a fornire qualche consiglio su come scegliere il nome utente e la password oltre che sulla necessità di conoscere i termini di servizio, spesso sconosciuti anche agli adulti.

“Una volta caricati i video su TikTok, devi ricordarti che la piattaforma può farci quello che vuole, anche pubblicarli altrove, per esempio su YouTube”, si legge tra i punti del decalogo che intendono mettere in guardia rispetto alla possibilità di perdere il controllo di ciò che si pubblica. Concetto rafforzato nella parte finale in cui viene riportata la regola aurea: “Non pubblicare mai nulla che possa mettere in imbarazzo te o gli altri, nemmeno in una chat privata! Una cosa condivisa resterà in rete per sempre. Rifletti bene prima di farlo”.

Perché preoccuparsi di usare in modo corretto Tik Tok?

Molte delle regole di questo decalogo – commenta Stefano Epifani, Presidente del Digital Transformation Institute – sono perfettamente applicabili anche ad altri social media. Tuttavia, è importante declinarle nello specifico per questo strumento. La sua diffusione tra i ragazzi più giovani fa sì che servano linguaggi specifici ed attenzioni nuove. In pratica dobbiamo imparare a insegnare come utilizzare correttamente strumenti che sono in grado di catturare l’interesse dei più giovani con una forza enorme. Per indurre comportamenti corretti non basta scrivere regole o proporre decaloghi, servono modalità nuove per farli ‘digerire’ ai ragazzi, che sono coloro i quali è fondamentale che comprendano non soltanto cosa fare o non fare, ma perché farlo o non farlo. Per questo motivo il decalogo è affiancato ad un laboratorio, che abbiamo sperimentato per la prima volta a Todi, nella suggestiva cornice del Museo Civico, e che, visti i risultati, vogliamo riproporre in altri contesti. Ma soprattutto, a breve condivideremo la metodologia, così che ognuno possa rendersi autonomo nello spiegare ai propri figli, ai propri alunni, ai propri ragazzi le caratteristiche di uno strumento che non dobbiamo demonizzare, ma conoscere bene”. 

 

Foto di copertina: Flickr, di Christoph Scholz

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