Un futuro a tutto gas (e innovazione tecnologica)?

Nonostante l’utilizzo globale di gas, secondo il Global Gas Report 2020, risulti in calo del 4% nel 2020 dopo una crescita del 2% nel 2019, le prospettive per il futuro sono ottime e il calo è solo da attribuirsi alle conseguenze della pandemia Covid-19 che, causa lockdown, ha abbassato i consumi energetici. I prezzi del gas, inoltre, hanno registrato minimi storici grazie all’abbondante offerta, a sostegno della competitività.

Il gas – secondo quanto riportato dal report – è destinato a una pronta ripresa anche grazie alla sostituzione di fonti più inquinanti come carbone e petrolio in linea con le politiche climatiche e di qualità dell’aria”. Tanto che al momento attuale risulta essere la seconda fonte in più rapida crescita della domanda di energia primaria, dietro alle rinnovabili.

Cosa può contribuire allo sviluppo del mercato del gas?

Decisivi secondo il report due elementi: le politiche per la sostenibilità che i diversi Paesi decideranno di mettere in campo per definire il futuro dell’industria del gas, e l’innovazione tecnologica, in grado di accelerare la transizione verso Zero Carbon.

Le politiche a sostegno della sostenibilità ambientale hanno fornito un impulso al consumo di gas nei principali mercati come la Cina. Allo stesso modo, in Europa e negli Stati Uniti, la scelta di utilizzo di gas sta portando a risultati migliori per la qualità dell’aria e le emissioni di carbonio.

Le tecnologie, secondo il report, possono svolgere un ruolo importante nella transizione a basse emissioni di carbonio: biometano, idrogeno e CCUS contribuiranno in modo determinante a decarbonizzare i settori dell’economia che sono attualmente visti come “difficili”’ e fornire opportunità di crescita a lungo termine per l’industria del gas. Tuttavia, sono necessari investimenti e sostegno politico per ampliare queste soluzioni oltre, ovviamente, alle infrastrutture: l’India, ad esempio, prevede quasi di raddoppiare la lunghezza della propria rete di trasporto gas e la Cina di estenderla di circa il 60% entro il 2025.

Quale il ruolo dell’idrogeno?

Secondo le stime di BNEF, grazie all’idrogeno sarà possibile abbattere fino al 37% le emissioni di gas serra legate al settore energetico a livello globale. Per fare in modo che questo sia possibile è però necessario che vengano fatti progressi nelle infrastrutture e negli impianti in prospettiva “hydrogen-ready”.

Secondo il Global Gas Report, esistono Paesi come la Germania che stanno lavorando molto sulla competitività dell’idrogeno in termini di costi che potrebbero raggiungere il dollaro al Kg nel 2050, aprendo scenari interessanti in diversi settori come per esempio quello dell’aviazione e dei trasporti pesanti o della produzione di acciaio, cemento e prodotti chimici. “Saranno necessarie – si legge nel report – reti di trasporto dell’idrogeno indispensabili a collegare gli utenti con le risorse di produzione e stoccaggio per ridurre i costi di approvvigionamento, aumentare la sicurezza, abilitare mercati competitivi e facilitare il commercio internazionale”.

Quali sono gli esempi che mostrano in concreto una amicizia tra gas e ambiente?

Il Global Gas Report riporta diversi esempi virtuosi, tra i quali quello della città di Morbi, in India, che ha visto una drastica riduzione dell’inquinamento atmosferico grazie al passaggio da carbone a gas naturale della sua industria ceramica nel marzo 2019, con dati, ad agosto 2019, che vedevano una diminuzione di concentrazione di PM2.5, PM10 e S02 del 75%, 72% e 85% rispetto al 2017. Altro esempio quello della capitale Urumqu, nel nord-est della Cina, che ha avviato un’importante trasformazione del suo settore energetico nel 2012 sostituendo il riscaldamento a carbone con il gas, riportando diminuzioni di concentrazioni mensili di PM2,5 del 75% e di SO2 del 50% e una riduzione del 73% del cancro ai polmoni correlato all’inquinamento.

Quale il ruolo dell’innovazione tecnologica?

Nel rapporto i risultati mostrano come l’introduzione di innovazione tecnologica legata alla produzione e distribuzione di idrogeno e alla cattura di carbonio CCUS potrebbero ridurre fino a 12 gigatonnellate (pari al 30%) le emissioni di gas serra legate all’energia entro il 2040.

Guardando agli obiettivi di Agenda 2030, importante notare come, secondo quanto scritto nel Global Gas Report, “il passaggio di combustibile a breve termine da carbone e petrolio a gas ridurrebbe immediatamente emissioni di gas serra e inquinanti atmosferici locali, migliorando allo stesso tempo l’accesso all’energia in tutto il mondo”.

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