Big data e satelliti: la fattoria digitale di Andrea Ronca

Innovazione e sostenibilità sono due concetti fondamentali in un'azienda agricola. Lo sa bene Andrea Ronca, un giovane agricoltore mantovano, che ha recentemente ricevuto l’Oscar Green di Coldiretti Lombardia per il suo progetto “La fattoria digitale, tra Big data e satelliti”

Il futuro sta nel digitale. Non può esserci sostenibilità senza innovazione. Lo sa bene Andrea Ronca, un giovane agricoltore mantovano, che ha recentemente ricevuto l’Oscar Green di Coldiretti Lombardia a Palazzo Ducale. Un premio per il suo progetto “La fattoria digitale, tra Big data e satelliti”. Attento all’innovazione e alla sostenibilità nel settore agricolo, l’imprenditore trentaquattrenne ha già le idee molto chiare su qual è la direzione da seguire per l’azienda agricola di famiglia a Marmirolo, in provincia di Mantova, in cui lavora da otto anni, rappresentando la terza generazione.

L’attività principale è l’allevamento di bovini da carne e suini, che porta alla gestione di 700 ettari di proprietà, coltivate per l’alimentazione dei loro animali e dell’impianto di biogas. L’innovazione è importantissima per un’azienda agricola, e Andrea Ronca ha completamente rivoluzionato il modo di coltivare il suolo, con ingenti investimenti in attrezzature, macchinari e software a supporto, per impattare il meno possibile sull’ambiente, dotati di telemetria e guida satellitare. “Negli ultimi due anni siamo passati da tecniche agronomiche tradizionali a quelle più moderne e avanzate, con minima lavorazione del terreno”, spiega con orgoglio Andrea: “Così da risparmiare gasolio e ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera”.

In particolare, il fiore all’occhiello è un nuovo macchinario che consente di interrare il digestato prodotto dall’impianto di biogas. Si tratta di un macchinario semovente che lavora semplicemente la fila e l’interfila, in modo da poter andare a seminare esattamente nel taglio che è stato fatto. È dotato di un monitor e un software satellitare in modo che tutte le tracce che andrà a fare con le lavorazioni in campo, potranno essere utilizzate dalla seminatrice per seminare esattamente dove è stato concimato. Insomma, un vero esempio di agricoltura di precisione.

“Si risparmiano tempo e denaro, si aumentano le rese e si impatta di meno sull’ambiente”, sottolinea il giovane agricoltore: “L’azienda si sta digitalizzando sempre di più. Utilizziamo varie piattaforme digitali per raccogliere dati dal satellite, così da mappare i terreni. Questo permette di monitorare in tempo reale tutte le fasi della coltura. Possiamo vedere lo stadio fenologico della coltura e i suoi fabbisogni idrici, così da utilizzare solo l’acqua necessaria, senza sprechi”.

Come progetti futuri, Andrea spiega che continueranno su questa strada, e ad utilizzare sempre più soluzioni digitali e innovazioni tecnologiche. Sia in campo che in stalla, s’intende. È lì che, infatti, si avrà la maggior digitalizzazione nel futuro.

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