#DigitalTransformation e supply chain: quali ostacoli e quale mentalità adottare per superarli?

Supply chain e digital transformation: in che modo le dinamiche evolutive del digitale possono rimodulare le catene del valore delle aziende? E quali aspettative hanno queste ultime per i prossimi anni? Sono le domande che si è posta Capgemini che, in collaborazione con GT Nexus, ha elaborato la ricerca “The Current and Future State of Digital Supply Chain Transformation” che prende in esame aziende e società in tutto il mondo, in particolare quelle sul suolo americano ed europeo.

La ricerca conferma che la digital transformation è una delle più importanti tendenze di business del nostro tempo e una gran parte delle divisioni di ricerca e sviluppo, infatti, è attualmente impegnata per sperimentare nuove soluzioni, specialmente per quanto riguarda la supply chain: nei mercati odierni, che spesso inglobano meccanismi di outsourcing, il successo di un’organizzazione non dipende più solo dai propri sforzi, ma anche da come riesce ad orchestrare una vasta rete globale di partner che incide sulla catena del valore e che tenta di soddisfare i bisogni dei singoli consumatori.

La Digital Transformation non è più solo una “buzz word”

I dirigenti delle aziende raggiunte da Capgemini prevedono grossi cambiamenti per i prossimi cinque anni, in particolare in termini di risultati e di ottimizzazione della catena del valore, con (finalmente) una reale presa di coscienza: oltre il 75% degli intervistati ha dichiarato, infatti, che l’ottimizzazione della supply chain attraverso processi digitali è importante, con oltre il 50% che sostiene addirittura che sia fondamentale. Questo risultato dimostra che la trasformazione digitale comincia ad essere realmente accettata e compresa dalle organizzazioni. Il risultato più sorprendente, tuttavia, è che il 70% degli intervistati ha dichiarato che le loro organizzazioni hanno già avviato diversi sforzi per “digitalizzare” la propria supply chain, facendo emergere che la digital transformation non è più considerata una “buzz word”, ma è ormai innovazione tangibile.

Il 33% dei dirigenti ha affermato di non essere soddisfatto degli sforzi compiuti; tuttavia non bisogna pensare che si tratti di un risultato positivo per lo stato attuale, anche perché complessivamente solo il 5% si è detto davvero soddisfatto degli sforzi realizzati finora e (soprattutto) dai risultati raggiunti. In sintesi, c’è davvero consapevolezza dell’importanza che il mondo digitale ricopre nelle organizzazioni e in particolare sulla rimodulazione della catena del valore, tuttavia non ci sono segnali che ne evidenziano una piena soddisfazione da parte delle aziende che stanno provando a innovare in questa direzione.

Nonostante il 33% dei dirigenti affermi di essere soddisfatto degli sforzi compiuti per la trasformazione digitale, quali sono gli ostacoli? Il 44% dei dirigenti ha constatato una generale mancanza di consapevolezza nelle diverse aree interne; il 39% ha anche notato un sostanziale deficit di competenze in tutte le risorse impiegate. Ma non è solo una questione interna, dato che i dirigenti vedono gli stessi problemi anche nei partner esterni: il 50% ha dichiarato infatti che le altre organizzazioni coinvolte nella propria supply chain non possiedono la consapevolezza necessaria, mentre il 42% ritiene che non abbiano le competenze necessarie.

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Le azioni per superare gli ostacoli

Secondo Capgemini, questi problemi di mancanza di consapevolezza e questi ostacoli al soddisfacimento dei processi di digital transformation della supply chain possono essere superati agevolmente con un giusto approccio, i cui punti possono essere riassunti in questo modo:

  • Focalizzare il Business Value: concentrarsi sul valore di business è di vitale importanza per ottimizzare gli investimenti e valorizzare bene il capitale umano. Tutte le decisioni prese devono essere basate su un ROI ben calcolato e ben collegato con benefici diretti, come ad esempio l’impatto sulle prestazioni generali della catena e, in generale, sulla crescita di tutti i comparti.
  • Fallire velocemente per provare altro: quando è in gioco l’innovazione, le aziende devono abbracciare la mentalità del “fail fast, succeed faster”. In sintesi, non tutto può essere calcolato e non tutte le operazioni portano al successo immediato: una buona organizzazione deve essere in grado di capire quando fermarsi per poi virare verso direzioni diverse. Questo “assioma” è valido in generale, ma anche nel caso in cui si stia cercando di apportare modifiche e miglioramenti alla supply chain attraverso nuove dinamiche.
  • Riadattare il modello di governance: per favorire lo slancio della digital transformation all’interno dell’organizzazione è fondamentale che le decisioni vengano prese rapidamente e con una chiara comprensione dei loro impatti aziendali. In alcuni casi, specialmente quelli in cui le aziende tendono ad essere particolarmente “conservatrici” e tradizionali, il rimodellamento dei processi di governance diventa uno step necessario per garantire una buona comunicazione tra i reparti e per scardinare i silos interni.
  • Gestire talenti e competenze: la mancanza di consapevolezza e competenze richieste può rappresentare un grave ostacolo alla trasformazione digitale della catena del valore. Per risolvere questo problema si deve innanzitutto ricorrere ad una “gap analysis” per comprendere cosa manca, in modo da progettare una corretta crescita in termini di know how.
  • Sviluppare un ecosistema di partnership: per una digital transformation della supply chain, sviluppare una buona rete di partner è fondamentale. Le organizzazioni dovrebbero attivamente identificare quali possono essere le aziende in grado di fornire supporto o effettuare correttamente una parte del lavoro; non è scontato riuscire a trovare una serie di partner in linea con l’idea di trasformazione digitale dei processi, ben che meno trovare quelle che condividono le stesse idee sulla gestione della supply chain. Si tratta di un lavoro che richiede tempo, ma è un tassello inevitabile per il successo.
  • Non dimenticare di gestire il rischio: oggi le aziende operano in un mondo sempre più connesso e la sicurezza informatica deve essere presa seriamente in considerazione per assicurare la protezione di tutti i dati interni, sia ai clienti, sia ai partner.

In conclusione, secondo Capgemini, le organizzazioni hanno iniziato la loro gara per la trasformazione digitale delle loro supply chain: molti hanno cominciato a lavorare duramente, ma non tutti sono pienamente soddisfatti dei risultati e anzi alcuni sono convinti che un cambio di passo sia necessario.

(foto di Gerd Leohnard Flickr, CC-BY-SA 2.0)

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