Settore assicurativo: rincorsa al digitale?

Un settore quello assicurativo per molti anni restio al cambiamento tecnologico, costretto ora a fare i conti con un mercato in enorme trasformazione. Così viene tratteggiata la “rincorsa al digitale” che le aziende del comparto assicurazioni stanno intraprendendo.

Secondo una recente survey IDC condotta su un campione di 87 assicurazioni continentali, a livello europeo la maggior parte delle imprese di settore dichiara di voler incrementare del 5-10% la spesa IT nel 2017. Un 40% ha adottato almeno tre dei quattro pillar della Terza Piattaforma alla base dei progetti di digital transformation (cloud, big data e analytics, mobility e social media) e il 35% almeno due. L’11% degli attori del comparto europeo ha già adottato tutti e quattro i pillar della Terza Piattaforma e per contro solo il 2% non ha al momento in uso alcuna di queste tecnologie.

Il 49% delle aziende del campione europeo sta già impiegando soluzioni e servizi di cloud pubblico e un altro 10% si aggiungerà nel 2017; un trend simile lo si rivela anche per le soluzioni big data e analytics, già in uso presso il 46% delle assicurazioni europee e in pianificazione quest’anno presso un ulteriore 10%.

Se si parla di Internet of Things, IDC ritiene che questa tecnologia abbia già iniziato a stravolgere il settore a livello globale, forzando le aziende a formulare nuovi modelli assicurativi per venire incontro alla crescente domanda da parte dei clienti di servizi, prodotti ed esperienze altamente personalizzate. Entro il 2019 le nuove polizze assicurative a consumo basate su tecnologie IoT rappresenteranno il 15% del mercato assicurativo auto e il 10% del mercato assicurativo casa.

Il prossimo 15 giugno se ne parlerà a Milano nel corso dell‘IDC Insurance Day 2017, che avrà come sottotitolo “Tecnologia e IoT: quale business model”. Con Fabio Rizzotto, Senior Research and Consulting Director di IDC Italia, abbiamo approfondito alcuni aspetti della ricerca.

Digital transformation e settore assicurativo: relazione complicata? Ci sono Paesi piu virtuosi di altri? Quale la situazione italiana?

L’onda digitale ha messo in risalto luci e ombre di un settore, quello assicurativo, che è parso muoversi con minore slancio verso il cambiamento e al tempo stesso ha mostrato capacità di resistenza alle sollecitazioni socio-economiche e tecnologiche globali. In realtà le opportunità di trasformazione organizzativa, dei modelli di business, dei sistemi IT erano già elevate negli ultimi anni e sono diventate ancora più urgenti oggi con le regole della digital economy. Per l’Insurance, parte insieme alle banche del più grande mondo dei Financial Services, IDC vede un’accelerazione nella Digital Transformation che impatta l’intero ecosistema globale (più che il settore), naturalmente con percorsi e implicazioni articolate, frutto non solo di regole ma anche di logiche di funzionamento e influencer diversi a seconda delle aree geografiche e dei Paesi. Il mercato US appare molto dinamico così come l’innovazione che arriva dai paesi asiatici. Tutti si confrontano con innovazione dei servizi digitali e del front-end rispetto a stratificazioni di processi e sistemi “legacy”, una situazione da cui non è immune il nostro Paese.

Quali le priorità d’investimento? Quali quelle che non emergono ma che impatteranno?

In linea con le dinamiche europee, anche il settore in Italia presta massima attenzione alla sfera della Customer Experience e del front-end in generale: il miglioramento della soddisfazione dei clienti è la principale priorità nel 2017 per le assicurazioni in Italia. Le survey IDC in Italia evidenziano investimenti su iniziative che hanno a che fare con lo “sviluppo di nuovi prodotti e servizi”, dove senza dubbio il ruolo delle tecnologie digitali sarà cruciale. Dal punto di vista IT, non mancano ovviamente criticità rispetto a esigenze di efficienza e controllo dei costi, core system modernization, sicurezza e compliance. Tuttavia la trasformazione strategica si traduce anche in maggiore consapevolezza del valore delle tecnologie abilitanti: la percentuale di aziende del settore assicurativo che vede le tecnologie IT come un driver per sostenere l’innovazione aziendale appare mediamente più alta rispetto agli altri settori.

L’IoT come impatta sul settore assicurativo? Quanto impatterà in futuro?

Il paradigma IoT è considerato tra i più “potenti” per la capacità di rivoluzionare il modello di business del settore. Non stiamo parlando ovviamente solo di connected cars ma di una trasformazione epocale di modelli economici e di consumo. Dall’applicazione di logiche “usage-based insurance” a servizi telematici integrati che sfruttano livelli crescenti di automation e di digitalizzazione dei processi aziendali e degli stili di vita, il potenziale è immenso. Gli impatti futuri saranno tanto più forti a nostro avviso quanto più attori esistenti e nuovi (si pensi al fenomeno InsurTech) sapranno cooperare con nuove logiche nel mondo B2B e B2C per creare nuovi ecosistemi di relazione e “connected services”.

La big data analysis è una nuova opportunità? Quanto è usata adesso?

Il dato diventa “capitale digitale” anche per il settore assicurativo. La sfera della “information management” è secondo IDC una delle più significative nell’ambito della Digital Transformation a livello cross-sector, lo è almeno in egual misura anche per il comparto Insurance considerando anche il potenziale ancora inespresso che si nasconde nell’oceano di dati e informazioni già a disposizione. Anche qui, tuttavia, è necessario costruire una strategia chiara, guardare a use case e business case per identificare la traiettoria giusta per ciascuna azienda. Guardando avanti, con la crescita dei “connected services” e di processi real-time, l’asse del valore vedrà non più solo al centro il cliente e i processi di engagement digitali ma un più ampio ecosistema di relazioni “data-driven” che alimenterà servizi e opportunità a vari livelli (servizi finanziari, car manufacturers, home product manufacturers, provider di servizi di sicurezza, utilities, retailers etc.).

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