Gli “Stati Generali della Sostenibilità Digitale”: il resoconto dell’iniziativa lanciata dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale

Il 25 e il 26 Novembre, a Bologna, si sono svolti gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale: la prima piattaforma di discussione, confronto e progettazione partecipata per fare della Sostenibilità Digitale la strada per un mondo migliore. Il racconto della due giorni attraverso le parole dei membri del Comitato Organizzatore

La Fondazione per la Sostenibilità Digitale – la prima Fondazione di ricerca riconosciuta in Italia dedicata ad approfondire i temi della sostenibilità digitale – ha realizzato i suoi primi Stati Generali della Sostenibilità Digitale. L’evento, che si è svolto a Bologna nell’arco di due giornate, ha rappresentato un primo momento d’incontro e di confronto tra chi detiene le leve dello sviluppo del digitale delle più grandi aziende ed organizzazioni pubbliche italiane per condividere punti di vista e sviluppare traiettorie di crescita basate sul paradigma della sostenibilità digitale. Ha rappresentato, inoltre, l’inizio di un percorso progettuale condiviso che porterà alla realizzazione di interventi concreti basati sulle tecnologie digitali a supporto di persone, società e ambiente.

Il primo incontro si è tenuto nella cornice del Palazzo di Varignana, alle porte di Bologna, e ha visto riuniti per due giorni 100 top manager delle più importanti società italiane e delle principali amministrazioni pubbliche del Paese.

Con gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale abbiamo voluto fare il punto su un tema tanto importante quanto spesso, purtroppo, frainteso: quello della relazione tra digitalizzazione e sostenibilità nelle strategie delle aziende e delle istituzioni. Lo abbiamo fatto con quelle aziende e quelle istituzioni più sensibili a questo argomento, fondamentale per tutti, con il duplice intento di sviluppare un position paper rivolto al Governo e di lanciare una iniziativa collettiva – Digital4Aid – che vede la nostra Fondazione attiva, assieme ai suoi partner ed ai partecipanti al progetto, nell’identificare, finanziare e realizzare progetti che utilizzando il digitale si propongano di affrontare temi di impatto sociale, economico ed ambientale. Ci poniamo Agenda2030 come obiettivo, ed il digitale come strumento per mettere a terra iniziative concrete che dimostrino, nei fatti, che la sostenibilità non può fare a meno della trasformazione digitale”. Lo ha affermato Stefano Epifani, Presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale e Professore di Sostenibilità Digitale all’Università di Pavia.

“Digitale e sostenibilità rappresentano ormai un binomio vincente e irrinunciabile”, conferma Giovanni Casto, Amministratore Delegato di Softlab, main partner dell’iniziativa. “È su queste basi che Softlab ha scelto di aderire con convinzione agli Stati Generali della Sostenibilità Digitale. Siamo pronti a mettere in campo un supporto professionale e altamente specializzato per diventare parte integrante di un ecosistema capace di sfruttare la tecnologia per apportare vantaggi concreti all’intera società, in tutte le sue declinazioni”.

 Una visione, questa, fortemente condivisa da tutti i partecipanti all’iniziativa. “A Bologna è emersa a gran voce la volontà di usare questa trasformazione digitale in atto, come leva per uno sviluppo più sostenibile, dal punto di vista sociale, economico ed ambientale”, spiega Walter Ruffinoni, CEO di NTT Data Italia, main partner del progetto. “È stato un momento di confronto in cui abbiamo capito che facciamo parte di una rete di partner che può diventare strumento, abilitatore ed acceleratore di un movimento che avrà l’obiettivo di rispondere concretamente alle sfide poste nell’Agenda 2030”.

 “Il Field Service Management ricopre un ruolo cruciale nell’applicazione efficace delle tecnologie emergenti agli obiettivi dell’Agenda 2030 (SDGs). Machine Learning, Artificial Intelligence, IoT possono rivelarsi moltiplicatori di efficienza quando vengono applicati a infrastrutture estese, rendendo città e insediamenti umani più sostenibili e resilienti. La vision di OverIT consiste nel liberare questo potenziale”, evidenzia Paolo Bergamo, Chief Executive Officer di OverIT, main partner dell’evento.

Obiettivi degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale: Il Digital Sustainability Paper, per sostenere l’azione di Governo

Nel corso dell’evento, la riflessione si è concentrata su come il digitale possa e debba essere uno strumento al servizio del Paese per la sostenibilità. “Nel quadro di riferimento del Manifesto per la Sostenibilità Digitale, elemento guida dell’azione istituzionale della Fondazione, ciascuna organizzazione presente è stata chiamata tanto ad individuare cosa può offrire al Paese come organizzazione singola e come sistema imprenditoriale quanto ad una riflessione congiunta su quale strada proporre alle Istituzioni perché supportino lo sviluppo di una strategia di crescita basata sui principi della sostenibilità digitale”, ha spiegato Simone Pastorelli, Direttore della Comunicazione della Fondazione.

Il Digital Sustainability Paper, frutto della riflessione congiunta dei manager intervenuti e dei docenti universitari membri del Comitato Scientifico della Fondazione, ha evidenziato le principali aree d’azione sulle quali focalizzare le linee di intervento delle Istituzioni, anche in relazione alla sfida del PNRR. Nelle prossime settimane sarà consolidato il documento finale, che vede tra gli elementi principali la necessità di:

  • Introdurre criteri di premialità per Enti pubblici e privati che implementino concretamente la sostenibilità digitale nei propri progetti e che ne misurino gli impatti;
  • Istituire il Testo Unico della Sostenibilità Digitale che semplifichi e raccolga tutte le norme relative ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale collegati alla digitalizzazione (ad esempio impatto carbonico del digitale, accessibilità, apertura dei dati, pari opportunità) e che funga da articolatore sistemico a livello nazionale ed europeo;
  • Creare strumenti funzionali alla misurazione della sostenibilità digitale nei progetti complessi sviluppati dalle grandi organizzazioni per favorire la quale la Fondazione è già al lavoro ad una Prassi di Riferimento UNI sulla Sostenibilità Digitale;
  • Rendere coerenti le politiche nazionali di sviluppo del digitale con gli obiettivi di Horizon 2030;
  • Sviluppare una forte azione di sensibilizzazione e formazione verso cittadini, aziende ed istituzioni sui temi inerenti al ruolo del digitale a supporto della sostenibilità.

Le priorità che sono emerse in questi giorni di confronto hanno messo in evidenza come sia necessario sviluppare politiche che superino l’attuale approccio al digitale, anche negli strumenti “ufficiali” di misurazione (ad esempio il DNSH utilizzato per il PNRR), troppo spesso basati su un modello secondo il quale la tecnologia è vista come qualcosa che, quando adottata, “non deve danneggiare” (l’ambiente, così come la società o l’economia), piuttosto che uno strumento che – correttamente implementato – non solo non rappresenta un danno potenziale, ma costituisce una fortissima e preziosa leva di sviluppo sostenibile”, evidenzia Marco Barra Caracciolo, membro del Comitato organizzatore degli Stati Generali.

Questo documento rappresenta il culmine dell’importante lavoro di Advocacy che la Fondazione svolge dalla sua nascita, e che ha già portato, ad esempio, alla definizione di una nuova prassi di riferimento UNI sulla Sostenibilità Digitale che sarà varata a Gennaio 2023”, ha affermato Luciano Guglielmi, Direttore del Comitato di Indirizzo della Fondazione.

Obiettivi degli Stati Generali della Sostenibilità: il progetto Digital4Aid

Gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale sono stati anche l’occasione per lanciare il programma che da avvio all’area “charity” della Fondazione: Digital4Aid, per sviluppare il quale la Fondazione nei mesi scorsi ha acquisito lo status giuridico di Ente del Terzo Settore (ETS), aderendo al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). L’obiettivo di Digital4Aid è dimostrare, in concreto, che il digitale può essere un grande alleato della sostenibilità. Per farlo, svilupperà assieme ai suoi partner, al network dei top manager presenti a Bologna ed alle realtà istituzionali che verranno coinvolte, un percorso annuale orientato a identificare, finanziare e realizzare progetti concreti che contribuiscano a risolvere un problema identificato da Agenda 2030.

 

Il Comitato Organizzatore degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale

Evidenzia Francesco Castanò, membro del Comitato di Indirizzo della Fondazione e Vice direttore generale di ACI Informatica: “A Bologna si è lavorato per iniziare a costruire un maccanismo nel quale la Fondazione per la Sostenibilità Digitale, grazie al supporto dei propri partner, ogni anno svilupperà progetti che, grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, affronteranno temi come inclusione, pari opportunità,  salvaguardia dell’ambiente, formazione ai giovani, risparmio energetico, tutela della salute di anziani e categorie deboli. Argomenti sui quali Fondazione ed i suoi partner sperimenteranno ed implementeranno soluzioni che abbiano come comune denominatore il fatto di portare un vantaggio concreto ad una categoria di persone, alla società, all’ambiente”.

Gli fa eco Carlo Bozzoli, membro del Comitato Organizzatore degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale e Global Head of Innovation in ENEL: “Il valore aggiunto del modello va ben al di là delle risorse economiche che metteremo a disposizione, e risiede nella capacità – emersa con forza a Bologna – di mettere in campo un network di competenze, quelle dei top manager coinvolti e delle loro aziende, delle università che fanno parte della nostra rete e delle istituzioni che prendono parte all’iniziativa, che faccia da volano di sviluppo, consentendoci di costruire un sistema virtuoso che valorizzi gli apporti di ognuno”.

Tra i rappresentanti delle organizzazioni che hanno partecipato ai lavori, Enti ed Istituzioni come Senato della Repubblica, Agenzia delle Entrate, Consob, Autorità Nazionale Anticorruzione, ISTAT, Invitalia, RAI, Consap, CDP Group, ENAV, INAIL, ISPRA, ENEA; public utility come Gruppo CAP, Acquedotto Pugliese, e Metropolitana Milanese, Attori del settore energia come ENEL, ENI, Edison e SNAM;  gruppi bancari come Intesa Sanpaolo, Unipol, Banca Popolare di Sondrio; operatori della mobilità come SEA, Aeroporti di Roma, Roma Mobilità; organizzazioni come Lepida ed ACI Informatica; aziende come Cisco, Marelli, Leroy Merlin, R1 Group, Softlab, NTT Data, OverIT, DXC Technology.

Quello che abbiamo sviluppato a Bologna è stato il primo passo di un percorso che oggi si apre per accompagnarci nei prossimi mesi. L’entusiasmo visto nella due giorni appena trascorsa mostra chiaramente quanto siano forti le energie positive di questo Paese quando sollecitate in maniera adeguata”, sottolinea Mauro Minenna, membro del Comitato organizzatore degli Stati Generali per la Sostenibilità Digitale.

Un punto, infatti, è apparso particolarmente chiaro al termine dell’iniziativa. Gli Stati Generali hanno rappresentato il principio di un percorso all’insegna della sostenibilità digitale che si concretizzerà nei mesi a venire, e che vedrà nella collaborazione la propria leva fondamentale. “Siamo particolarmente entusiasti e orgogliosi di essere parte di un progetto fondamentale per il futuro del Paese come quello degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale, che rappresenta il punto di partenza di un percorso virtuoso che mette a fattor comune le esigenze e gli obiettivi di tutti”, dichiara Eugenio Maria Bonomi, Amministratore Delegato di DXC Technology, main partner dell’iniziativa.

“La tecnologia ci permette di innovare e velocizzare la risposta alle esigenze delle aziende pubbliche e private del nostro Paese. Lavoriamo per aiutare concretamente, grazie al digitale, chi quotidianamente lavora nel mercato dell’ICT. Per questo, partecipiamo con convinzione ed entusiasmo a Gli Stati Generali della Sostenibilità Digitale. Siamo certi che è un percorso che ci porterà nei prossimi mesi a definire come sistema imprenditoriale obiettivi chiari e misurabili e a introdurre azioni atte a ridurre il nostro impatto ambientale”, rimarca Giancarlo Stoppaccioli, President & Founder di R1 Group, main partner dell’evento.

Così conclude Stefano Epifani: “Con gli Stati Generali abbiamo visto come sia possibile – ed anzi sia doveroso – promuovere e sviluppare processi di collaborazione che mettano in contatto pubblico e privato, aziende ed università. A Bologna abbiamo visto professionisti competenti con tantissima voglia non solo di interrogarsi sulle strade da prendere per sviluppare percorsi di sostenibilità digitale nelle proprie organizzazioni, ma anche persone intenzionate ad andar ben oltre il proprio ruolo e di propri ‘obblighi aziendali’ per impegnarsi in iniziative di ‘give back’ nelle quali creare valore sociale. In questo processo, particolarmente importante è stata la presenza delle Università parte del Comitato Scientifico della Fondazione”.

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