Quale il ruolo della digital transformation sulla tracciabilità e la sicurezza alimentare? Carmelo Troccoli, Segretario Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, sostiene che “attualmente l‘impatto della trasformazione digitale in agricoltura è minimo. Potenzialmente, invece, potrebbe avere un ruolo di primo piano in termini di maggiore sicurezza dell’impresa rispetto a quelle che sono le dinamiche con cui ci si deve confrontare. Mi riferisco, per esempio a cambiamenti climatici, gestione del suolo, gestione e utilizzo sostenibile delle acque. Rispetto a quest’ultimo argomento, gli strumenti digitali potrebbero aiutare le imprese ad avere una precisa percezione del bisogno di acqua rispetto a quanta se ne utilizza realmente. Sarebbe auspicabile per ridurne gli sprechi.”
Delineare una mappatura completa dei processi di distribuzione, produzione e consumo di ogni singola filiera (latte, carne, ortofrutta, ecc.), delle interazioni reciproche ed dei rapporti cross-filiera, ovvero quei processi non direttamente coinvolti nella produzione, ma che ne determinano il corretto svolgimento (logistica, sicurezza, tracciabilità, controlli pubblici, management e gestione dell’impresa, impatto ambientale, importazioni ed esportazioni) è stato uno degli obiettivi della ricerca Gli impatti della Digital Transformation sulla filiera Agrifood, condotta dal Digital Transformation Institute in collaborazione con CISCO. Carmelo Trocco una delle persone che ha contribuito a far emergere difficoltà e opportunità del digitale nel settore agricolo.
Avere dati a disposizione per gestire al meglio il settore sarebbe utile e auspicabile?
“Sarebbe utile nella gestione dell’impresa su più fronti: in termini di riduzione dei costi, per una gestione più sostenibile dell’impresa e in termini di capacità di far fronte ad eventi che spesso mettono l’impresa in difficoltà. Faccio un esempio: riuscire ad avere degli strumenti che prevedono con largo anticipo una grandinata nel pieno di una vendemmia sarebbe utile per avere a disposizione un più ampio ventaglio di soluzioni.”
Cos’è che frena il processo di digitalizzazione all’interno del settore?
Esiste un problema di competenze digitali che è evidente. Il fatto che ci sia una consapevolezza della necessità di competenze digitali però è altrettanto evidente. Di recente abbiamo fatto una indagine dalla quale è emerso che oltre l’80% dei giovani agricoltori intervistati (tutti under 35) hanno risposto che, per i prossimi dieci anni, i loro investimenti saranno nel digitale. È evidente, quindi, che esiste la consapevolezza che andare in questa direzione è la cosa giusta da fare.
Qual è il ruolo degli attori pubblici e come la Digital Transformation potrebbe favorire il rapporto tra Regioni ed Enti locali?
Il ruolo è triplice: finanziamenti alle imprese; indirizzo normativo (che potrebbe essere più snello); controllo. La Digital Transformation potrebbe migliorare i rapporti con gli Enti in relazione alla fase dei controlli. In media, infatti, un’azienda agricola riceve dai 6 ai 10 controlli l’anno. Si potrebbe, invece, creare un sistema che possa mettere in condivisione i risultati dei controlli con gli Enti preposti in modo che questi vengano effettuati una sola volta. Questo nell’ottica di rendere anche i controlli più sostenibili per le aziende.
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